STRUMENTI CULTURALI
del Magazzeno Storico Verbanese
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- Articolisti:
- [Anonimo],
- Titolo Articolo:
- Necrologia del Clero [La morte di don Leopoldo Borzone parroco di Meina - 1886]
- SottoTitolo Articolo:
- Testata ospitante l'articolo:
- Il Bescapè
- Data:
- 1886 gen 21
- Progressivo di Edizione:
- a. 05 (V), n. 03
- Editore:
- Tipografia Pietro Reina
- Luoghi di residenza del Giornale:
- Novara
- Riferimento a Biblioteche:
- Novara, Biblioteca Civica Negroni
- Note Generali:
- Necrologia del Clero
Ci scrivono:
Meina, 9 gennaio
La sera dell’Epifania, dopo otto mesi di patimenti, spirava nel bacio del Signore il Parroco D. Leopoldo Borzone di Castellazzo, nella verde età di 35 anni. La funebre funzione, che ha avuto luogo questa mattina, è stata una di quelle che vanno al cuore, lo rendono migliore, e ben difficilmente si possono dimenticare.
Dire che è intervenuta tutta la popolazione, e che generale era il compianto, non è una frase a sensazione, non una convenzionale iperbole; è la pura verità. E ben sel meritava quel carissimo. Lo zelo da lui mostrato a Campello e Comnago ove fece le prime prove; la rettitudine di mente, la bontà di cuore, la purezza del costume, la soda pietà, come avevano indotto l’eccell. Monsignor Vescovo a farne un bel dono al buon popolo di Meina, privo di Pastore, così a lui in soli cinque anni di ministero avevano guadagnato la stima e l’affetto di tutti.
E questa virtù dell’ottimo Parroco espose, nella messa celebrata dal Vicario foraneo Arciprete di Arona, con unzione di sacro oratore e con cuore di amorevole fratello l’arciprete di Ghemme D. Ferdinando Callerio, condiscepolo del defunto, e amico indivisibile il quale si ci lasciò un desiderio, è quello di vedere stampato il patetico e forbito elogio.
Oh! Quanto era consolante vedere quell’onda di popolo circondare la salma del venerato Pastore, e pregargli devoto la pace dei giusti; e qull’egregio Sindaco e l’onorevole Municipio assistere dignitosi e mesti a tutta la funzione durata circa tre ore; e quella lunga schiera di Sacerdoti colleghi e amici; e la rappresentanza del Seminario di S. Carlo, ove egli era stato esemplare alunno, poi eccellente prefetto; ed il giovane Viceparroco, che nella pallidezza del volto mostrava anche troppo l’interno affanno; e numerosissime le pie Signore, e le Figlie dell’Immacolata, e quelle del S. Cuore da lui istituite, e i Confratelli, e le Scuole e l’Asilo; e i bravi filarmonici meinesi, che nella processione al Camposanto colle loro flebili note accrescevano la commozione, eccitavano al pianto.
Né è da passare sotto silenzio il lodevole pensiero del beneficiato locale D. Angelo Borroni, il quale pel Parroco amico offerse il suo privato sepolcro. Tutto insomma faceca dire che doveva essere ben virtuoso ed amato il parroco Borzone, e ben colta e gentile la popolazione di Meina. Cose verissime amendue, espresse nella seguente epigrafe di un amico (1):
PIANGI PURE
O GENTIL POPOLO DI MEINA
IL TUO SACERDOTE LEOPOLDO BORZONE
NON È PIÙ
IL 2 GENNAIO 1881
ESULTANTE L’ACCOGLIEVI PASTORE
IL 6 GENNAIO 1886
DESOLATO LO MIRI CADAVERE
PIO OPEROSO BENEFICO INTEMERATO
FU LA TUA DELIZIA
DA LUNGO PENOSO MORBO
PURIFICATO COME L’ORO AL FUOCO
DI SOLI 35 ANNI
ERA GIÀ MATURO AL CIELO
OR DI LÀ TI GUARDA AMOROSO
E DAL PADRE DELLE MISERICORDIE
UN PASTORE T’IMPETRA
EMULO DELLE SUE VIRTÙ
O GENTIL POPOLO DI MEINA
PIANGI PREGA E SPERA
Valga intanto il pietoso ricordo a spargere una goccia di balsamo nel cuore dei genitori desolatissimi, e dei due venerando zii materni, il Vicario di Sillavengo e il Rettore del Seminario di Miasino. Valga a confortare i molti amici allora presenti, e i moltissimi che sarebbero accorsi, se la circostanza del giorno, sabbato, non li avesse trattenuti nelle loro Parrocchie. Valga a provare anche una volta che la vera virtù si impone; che il popolo sa vederla e ammirarla; che, quando essa è reciproca, l’accordo delle due autorità è possibile, e profittevole, e non sai a quale torni più di onore; e che la memoria del giusto è sempre in benedizione.
(1) Non fu esposta perché il Parroco morente aveva mostrato desiderio, che non fossero iscrizioni, né funebri apparati, né Banda musicale. Per questa sola è stata fatta eccezione, affine di soddisfare alle istanze dei parrochiani.- A Cura di:
- [Sergio Monferrini]
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