STRUMENTI CULTURALI
del Magazzeno Storico Verbanese
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- Articolisti:
- [Anonimo],
- Titolo Articolo:
- [Corrispondenza da Cannobio: colera, i figli di Amedeo di Savoia ex re di Spagna, il fulmine a Cursolo, amputazione a Cannero - 1884]
- SottoTitolo Articolo:
- Testata ospitante l'articolo:
- Il Bescapè
- Data:
- 1884 lug 25
- Progressivo di Edizione:
- a. 03 (III), n. 30
- Editore:
- Tipografia Vescovile dei Fratelli Miglio
- Luoghi di residenza del Giornale:
- Novara
- Riferimento a Biblioteche:
- Novara, Biblioteca Civica Negroni
- Note Generali:
- Cannobio 22 luglio. Volere o no bisogna discorrere di colèra; è la nota dolorosa del giorno: non già per dirvi che il terribile flagello di minacci nelle nostre fresche arie, ma solo per farvi notare, come il suo spettro nero tenga lontani i villeggianti o bagnanti dal nostro modesto e piacevole borgo e dal delizioso stabilimento della Salute. questa d’altronde attualmente è la condizione comune dei luoghi frequentati l’estate da forestieri, causa sempre e dovunque il timore certo eccessivo di dare del capo in qualche individuo infetto dal morbo, poco calcolando le misure giustissime adottate per tenerlo lontano da noi.
Qui abbiamo col relativo distaccamento militare pel cordone sanitario di confine il luogo di quarantena per le provenienze dalla Svizzera. Il luogo è assai ben scelto pella posizione in vicinanza del lago e l’ampiezza del fabbricato moltissimo arieggiato e provisto dell’occorrente per renderne meno ripugnante il soggiorno.
Sospesa la navigazione a vapore nelle acque svizzere, sarà ognora ristretto il numero dei viaggiatori che sconteranno i cinque giorni di osservazione in Cannobio, e nemmeno occorre rilevare trovarsi sempre costoro in ottime condizioni di salute. Anche nel paese la sanità pubblica è eccellente e perfino migliore dell’ordinaria. Circostanza degna di nota per altro è che, per quanto seppiasi, in Cannobio non dominò mai alcuna specie di contagio.
Ieri col battello delle 2,20 p. approdavano al nostro scalo i tre figli dell’ex Re di Spagna, Don Amedeo di Savoia accompagnati dal loro istitutore P. Denza, il celebre cultore di meteorologia, dall’egregio Prefetto della Provincia di Novara, l’on. Pissavini da altri. I giovinetti fanno una passeggiata alpina. Buona porzione di popolazione ne presenziava lo sbarco e le autorità locali erano a complimentarli. Preso albergo alla Salute, quest’oggi ripresero il viaggio alla volta di Domodossola per le valli Cannobina e Vigezzo. Il Prefetto Pissavini si fermerà alquanti giorni alla Salute.
Fu pure in Cannobio per diporto il Generale Fumel.
Una gravissima disgrazia gettò nella costernazione diverse famiglie di Cursolo e il paese intero. Sabato mattina (19) mentre imperversava un furioso temporale si scaricò un fulmine sopra un alpe dove stvano raccolte molte persone, uccidendone quattro e ferendone sei più o meno gravemente! Tra le prime si annovera certo Pietro Minoletti con una sua figlia di dieci anni, da qualche tempo venuto dall’America con discreta fortuna, di onestissima famiglia di mia conoscenza. Il padre cadde a rovescio d’in sulla panca, su cui sedeva preparando la polenta. La terza vittima si chiama Pozzetti Angela e la quarta Perelli. Ad una giovane, sorella della detta Pozzetti, vennero abbrustolite le gambe.
Perirono eziandio nel disastro 16 bestie bovine e molte capre.
Ancora una disgrazia. Ad una giovinetta sedicenne di poverissima famiglia di Oggiogno si dovette amputare la mano destra stata presa e stritolata tra le ruote di un opificio di Cannero. L’operazione fu eseguita dal valente Dottor Piazzi d’Intra.- A Cura di:
- [Sergio Monferrini]
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