STRUMENTI CULTURALI

del Magazzeno Storico Verbanese

La scheda che stai visualizzando è visibile GRATUITAMENTE.

Denominazione:
Verbania, loc. Pallanza
Breve Abstract:
Esposizione Agricola-Industriale-Artistica Del Lago Maggiore, Sez. 2a, Cl. 15a - Apparecchi di Riscaldamento e d`illuminazione
Abstract:
CLASSE 15.a
APPARECCHI DI RISCALDAMENTO
E D’ILLUMINAZIONE

Potendosi sotto questo titolo comprendere generi moltissimo interessanti in materia d`utilità pubblica e di consumo, determinava il Comitato Direttivo di farne una classe distinta, confidando, che tra le molte individualità di questa zona, che si conoscono attendere ad analoghe industrie, un sufficiente numero sarebbesi messo a presentare apparecchi, o modelli, o disegni di caloriferi e d’apparati d’illuminazione.
Ma l`assenza dal paese di buona parte dei suaccennati industriali, nel breve intervallo tra la promulgazione e il fatto stesso dell`esposizione, fu anche la causa dell’assenza da questa delle opere loro.
Non valse la mancanza della gara, a celare il merito distinto degli apparecchi inventati e costrutti da Antonietti Giuseppe in Intra. D`una sua cucina economica e d`una stufa, ebbe il Giurì a lodare altamente la semplicità della costruzione unita al raggiungimento dello scopo principale del loro uso, cioè risparmio considerevole di combustibile, conservazione facile degli apparecchi e suscettibilità loro ad essere adattati ai grandi stabilimenti.
La stufa a giuoco d`aria, coperta di vernice nero-lucida incombustibile, d`invenzione del Canonico Cavaliere Giuseppe Bayllet d`Arona e tutta fatta colle sue mani, è un vero monumento del suo talento meccanico. Il Giuri ne trovò ingegnosissimo il congegno; vero è, che apparve quella stufa d`una assai complicata struttura, nullameno fu dichiarata utilissima per l`uso domestico, sia a motivo dell`innocuità dello sue emanazioni calorifiche, come per l`economia del combustibile.
L`Enotermo, ossia apparecchio per riscaldare i vini, presentato dal Cavaliere Gaudenzio Magistrini d`Arona ci pare meriti singolare menzione ed un cenno descrittivo sulla sua costruzione; poiché trattasi di tal procedimento che è in istretta relazione, con un principale prodotto agricolo della Zona, del quale è interessante curare, non solo la produzione, ma pur anche la conservazione: tanto più che questa vien resa ognor più difficile dalle malattie cui va soggetta non meno l`uva, che il vino istesso.
Il chimico Pasteur impensierito dall`enorme quantità di vino che va sciupata in Francia, in seguito alle alterazioni organiche, da cui viene affetto, o sollecitato dai più periti enologi e dalle più alte autorità, studiò attentamente le cause di siffatte malattie e queste descrisse e classificò nella sua opera Etudes sur les vins pubblicata a Parigi nel 1866. Dietro accurati e ripetuti esami microscopici ed analitici, giunse a scoprire speciali rudimenti organici, da lui appellati micodermi del vino, la cui presenza e riproduzione nello stesso, danno origine alle malattie, che lo rendono acido, amaro, filante ecc. Sulle traccie dell’italiano Fabroni, ritenuto come il promotore delle idee moderne sulla natura dei fermenti, istituiva e rinnovava Pasteur molti esperimenti, da cui acquistò la convinzione potersi preservare il vino dalle alterazioni, col sottoporlo un istante ad un determinato grado di calore, mercè del quali si uccidono i germi dei micodermi e se ne arresta la rigenerazione. Ma questa operazione richiedendo particolari avvertenze, come il minor possibile contatto dell`aria atmosferica col vino scaldato, ed una limitazione prefissata del grado di calorico, ne avvenne che molti enologi si accingessero alla ricerca e costruzione di apparecchi riscaldatori, rispondenti a codeste esigenze.
Nell`enotermo del Cav. Magistrini si è cercato di imitare e riunire quanto fu trovato di buono negli apparecchi dei Francesi, dai quali però si discosta non poco, sostanzialmente, e per le disposizioni date alla fornacella, che apportano grande economia di combustibile, insieme ad un`azione più pronta e più potente del fuoco. Lo scaldamento del vino si fa a bagno-maria, facendolo passare per un lungo tubo spirale di purissimo stagno, il quale sta immerso nell`acqua d` una caldaia mantenuta alla dovuta temperatura da una fornacella sottoposta e formante corpo colla caldaia stessa. Le due estremità del tubo spirale, attraversano l`una in alto, l`altra in basso, la parete della caldaia e sono munite ciascuna di un rubinetto, al quale si allaccia un tubo di gutta percha per condurre dall`una botte il vino freddo e ricondurlo scaldato nell`altra, senza contatto dell`aria atmosferica.
Con questo apparecchio si ponno scaldare a gradi centigradi da 50 a 60, circa 100 ettolitri di vino in una giornata, colla tenue spesa di centesimi 3 per ettolitro.
Il proprietario Cav. Magistrini ne ha già fatta l`esperienza in grande misura, con ottimo successo.

Medaglia d`argento dorato

Antonietti Giuseppe d`Intra, pel merito delle sue stufe e cucine economiche. Bayllet Cav. Canonico Giuseppe, per la sua stufa a giuoco d’aria con vernice incombustibile, l’una e l’altra di sua invenzione e fattura.
Magistrini ing. Giuseppe di Maggiora, per l’Enotermo considerato come apparato riscaldatore, eseguito sotto suo disegno e direzione.




Accedere qui all`indice sommario della Relazione Sulla Esposizione Agricola-Industriale-Artistica Del Lago Maggiore e suoi Versanti, Intra, Tipografia di Paolo Bertolotti, 1871



Informazioni di Copyright: si segnala che il materiale pubblicato nel presente sito è sottoposto alle vigenti norme per la protezione intellettuale di copyright. Qualsiasi citazione dello stesso dovrà obbligatoriamente fare riferimento alla pubblicazione originale del 1871, nonché alla pubblicazione elettronica del Magazzeno Storico Verbanese in cui la riedizione è ospitata. La mancata osservanza delle norme verrà segnalata alle autorità competenti.
A Cura di:
   [Nicola Menepento]

La scheda che stai visualizzando è visibile GRATUITAMENTE.

Magazzeno Storico Verbanese

Il sito del Magazzeno Storico Verbanese si rinnova. Visita il nuovo sito dell'associazione, scoprirai cosa � e cosa fa il Magazzeno Storico Verbanese. Tante nuove sezioni e novit� ti aspettano per informarti sulla nostra associazione, sulle nostre pubblicazioni, sugli eventi organizzati e sponsorizzati dal Magazzeno e sulle collaborazioni in corso!

Visita il sito del Magazzeno Storico Verbanese!

 

Il Gazzettino

Il Gazzettino si rinnova, e da voce del Magazzeno Storico Verbanese che quotidianamente rende conto delle novit� aggiunte al database sociale e dei lavori in corso, diviene, arricchendosi, esattamente come se fosse una vera testata giornalistica, un "contenitore culturale" di articoli singoli, editoriali, recensioni, commenti su fatti di cultura di lago e immediati dintorni, segnalazioni di particolari eventi, corrispondenze e altro ancora.

Sfoglia il Gazzettino!

 

Pubblicazioni del Magazzeno Storico Verbanese

Il Magazzeno propone una cospicua serie di pubblicazioni (pi� di venticinque, dunque circa due all'anno, a partire dal 2002) che portano quasi sempre il marchio del Magazzeno Storico Verbanese e � dal 2005 � della Compagnia de' Bindoni. Scopri le copertine, contenuti, descrizioni, disponibilit� e riferimenti per conoscere possibilit� di conseguirne copia.

Le pubblicazioni del
Magazzeno Storico Verbanese!

 

Archivio Eventi e Newsletter

Gli eventi e le newsletter sono ora gestite con il nuovo sito "istituzionale" del Magazzeno Storico Verbanese.

Qui puoi trovare l'archivio degli eventi e delle newsletter pubblicati fino all'inizio del 2013

Archivio Eventi fino ad aprile 2013

Archivio Newsletter fino ad aprile 2013

 


  • banner Comune di Cannero Riviera
  • banner Comune Di Maccagno
  • banner Comune di Verbania
  • banner Comunità Montana Valli del Verbano
  • banner Fondazione Cariplo
  • banner Fondazione Comunitaria VCO
  • banner Litografia Stephan
  • banner Navigazione Isole Borromee