Le idrografie minerali Italiane non ricordano tutte le numerose e variate acque minerali sgorganti in questa regione, sarà dunque pregio dell`opera lo stenderne un breve cenno. Alcune di queste benefiche sorgenti hanno una rinomanza formata, se ne conoscono le qualità medicamentose, e sono dotate di costruzioni e stabilimenti balnearii; altre appena son note alle popolazioni dei loro dintorni e dagli usi, che queste ne fanno, è approssimativamente rivelata la loro natura.
1. Le sorgenti termali di Craveggia in Valle Vigezzo, che fluiscono in una valle a quattr`ore di cammino dal comune medesimo. In prossimità di esse fu innalzato un comodo stabilimento di bagni, al quale ogni anno concorrono numerosi ammalati. Le sorgenti sono due ed hanno entrambi gli stessi caratteri fisici. L`acqua termale sgorga con un flusso perenne di circa 500 litri all`ora; è chiara, trasparente, inodora, e sgradevole al palato; la sua temperatura è di + 22° R. nella prima sorgente e di + 16° R. nella seconda.
Fu analizzata nel 1870 a Parigi da Vauquelin il quale trovò che un litro d`acqua è mineralizzato da
Il professore Ragazzoni vi ritrovò pure il solfato d`allumina nella proporzione di circa grani 1,334 su 3,074 Kil. di acqua. Il chimico Giovanni Antonio Bianchetti da Domodossola, vi scoperse più tardi la presenza dell`Jodio, cui secondo ogni probabilità debbesi specialmente attribuire la grande e provata azione risolvente di quelle acque.
2.° L`acqua acidulo-ferruginosa di Crodo. Dessa finisce a pochi minuti dall`abitato e lateralmente alla bella e pittoresca strada carrozzabile che s`interna nella Valle Antigorio. Ivi presso fu edificato un elegante stabilimento assai frequentato, in cui si può usare delle acque anche sotto forma di bagni, benché ordinariamente vengano esse amministrate in bevanda. La sorgente zampilla nella perenne ed uniforme quantità di litri 50 al minuto. L`acqua è limpidissima, inodora, ha sapore piccante, ed astringente, arrossa le tinture cerulee, sviluppa bollicine gazose ecc.
Il chimico Giovanni Antonio Bianchetti, che ne fece un primo saggio analitico nel 1835 e lo ripetè quindi con maggiore accuratezza nel 1840, vi constatò la presenza dei seguenti principii mineralizzatori.
Gaz acido carbonico.
Bicarbonato ferrico, magnesiaco, calcico.
Solfato magnesiaco.
Le acque di Crodo, assaissimo efficaci in molte malattie, si possono paragonare alle tanto vantate di Recoaro, S. Bernardino ed altre.
3.° L`acqua acidulo-ferruginosa di Prestino in Valle Bugnanco, che fu analizzata nel 1864 dal signor Brauns chimico di Sion nel Vallese. Egli trovò, che il suo flusso è di grammi 450 al minuto; la sua temperatura alla sorgente di + 13 centigradi cioè di un grado e mezzo inferiore alla temperatura circostante; è limpida, inodora astringente. Dall`analisi qualitativa e quantitativa da lui con ogni diligenza condotta si stabilì, che un litro di detta acqua contiene:
Solfato
|
di potassa |
grammi
|
0,0116 |
Solfato |
di soda |
»
|
0,1634
|
Cloruro |
di sodio
|
» |
0,0276
|
Solfato |
di calce
|
» |
0,0305
|
Bicarbonato |
di calce |
» |
0,2805
|
»
|
di magnesia
|
»
|
0,6642
|
»
|
di protossido di ferro
|
» |
0,0356
|
Silice
|
»
|
» |
0,0280
|
Acido carbonico libero
|
»
|
» |
2,3594
|
Questa sorgente fu scoperta in detto anno 1864 dal Prevosto Tichelli, presso il villaggio di Prestino a due ore e mezzo di cammino pedestre da Domodossola. Venne in allora formata una società, onde porre quelle acque a disposizione del pubblico, mediante uno stabilimento; ma fin ora nulla venne fatto, forse in causa della mancanza d`una commoda via carrozzabile, e forse anco un po` in vista del tenue scolo della sorgente.
4.° L`acqua marziale di S. Carlo presso Pontegrande. Di questa non ci consta sia stata fatta l`analisi, gode tuttavia molta riputazione presso quelle popolazioni; ma v`ha chi opina, che l`uso protratto della medesima possa essere alquanto nocivo, per traccie di sali di rame, che dicesi contenere.
5.° L`acqua magnesiaca del Fontanone presso Macugnaga in Valle Anzasca, che il chimico Rosina qualifica fra le minerali; scaturisce dai ghiacciaj del Monte Rosa e scorre in corpo considerevole presso Macugnaga, per poi confondersi coll`Anza. È dessa di colore lattiginoso, diafana, estremamente fredda. Il Rosina, che la sottopose a qualche esperienza analitica, vi rinvenne una quantità rilevante di carbonato di magnesia ed in minor quantità il carbonato di calce acidulo. Due oncie di quell`acqua bastarono a muovergli il corpo, mezz`ora dopo bevuta. I montanari dei dintorni se ne servono per tutti gli usi domestici, dopo averla per qualche tempo lasciata depositare.
Nel circondario di Pallanza sorge uno stabilimento giovine di vita ma già grande di fama, vogliam dire la Salute presso Cannobio. Le due fonti alcalina e ferruginosa ivi esistenti sono largamente note, né vi spenderemo sopra maggiori parole.
Nelle vicinanze di Suna trovasi una sorgente d`acqua minerale, che dal chimico Righini analizzata risultò contenere:
Bicarbonato di protossido.
Bicarbonato di protossido di ferro.
Cloruro di magnesio - minime proporzioni.
Solfato di protossido di magnesio - idem.
Jodidrato di Ossido di magnesio.
Materie vegetali alterate (forse ac. crenico Berzelius).
Aria più ossigenata della comune in istato di puro assorbimento.
Il citato distinto chimico nella sua relazione su quest`acqua minerale, mentre ne vanta la virtù salutifera specialmente negli indurimenti ed ingorghi viscerali e ghiandolari, consiglia vivamente il proprietario a provvedere al suo interesse e a quello dell`umanità sofferente, col promuovere l`impianto di uno stabilimento salutare nelle sue vicinanze.
Due fonti di natura ferruginosa zampillano l`una presso Baveno, l`altra a poca distanza dall`abitato di Meina. Altre sorgenti leggermente marziali e solforose si trovano, in una valletta sopra Brissago, a Orsellina presso Locarno, a Luino sotto il giardino Crivelli e ad Ispra.
Medaglia d`argento dorato
Compagnia Inglese Unita delle miniere d`oro di Pestarena, per la bellezza degli esemplari presentati all`Esposizione, per il grande impulso dato all`industria mineraria in questa provincia, e per il nuovo metodo d`amalgamazione introdotto.
Medaglia d`argento
Spezia Ing. Giorgio di Piedimulera, per la numerosa ed interessante raccolta di minerali e qualificazione scientifica delle regioni dell`alto Novarese.
Gianoli Giacomo e Piceni Giovanni di Pallanza, per pianelle di pavimento in mosaico fatto a macchina delle cave di marmo del Gargano.
Medaglia di bronzo
Zaccheo Luigi e fratello di Ameno, per la finitezza e sottigliezza dei lavori in pietra Serpentina.
Ditta Arienta, Calvi e Ferrari, a titolo di incoraggiamento per la coltivazione delle miniere di Nichelio di Cevio e della Valle Strona.
Menzione Onorevole
Olioli Dottore Antonio di Maggiora, per la collezione delle diverse argille e sassi calcari del suo paese.
Croppi Bartolomeo di Pallanza, per la perfezione di lavoro di cui ha dimostrato essere suscettibile la pietra schistosa delle sue cave di Gneiss a Beura.
Arnatti Luigi di Pallanza, per la presentazione di un cristallo di rocca faccettato, di straordinaria grossezza, delle cave di Gneiss a Beura.
Falciola Pietro di Baveno, per lavori in granito bianco o rosso.
Calderoni fratelli di Casale Corte Cerro, per l`assortimento di lavori in stagno, ottone e pakfong.
Mazzetti Francesco di Gozzano, per vasi ed altri oggetti di stagno.
Zanoni Giulio di Villa Lesa, per la buona fabbricazione di una scuro d`acciajo.
Binda Luigi di Belgirate, per l`ingegnosa e nuova invenzione di una persiana in ferro, che serve ad un tempo per difendere, elegantemente, dal sole o dai ladri.
- A Cura di:
- [Nicola Menepento]
La scheda che stai visualizzando è visibile GRATUITAMENTE.
Magazzeno Storico Verbanese
Il sito del Magazzeno Storico Verbanese si rinnova. Visita il nuovo sito dell'associazione,
scoprirai cosa � e cosa fa il Magazzeno Storico Verbanese. Tante nuove sezioni e novit� ti aspettano per informarti
sulla nostra associazione, sulle nostre pubblicazioni, sugli eventi organizzati e sponsorizzati dal Magazzeno e sulle collaborazioni in corso!
Visita il sito del Magazzeno Storico Verbanese!
Il Gazzettino
Il Gazzettino si rinnova, e da voce del Magazzeno Storico Verbanese che quotidianamente rende conto delle novit� aggiunte al database sociale e dei lavori in corso, diviene, arricchendosi, esattamente come se fosse una vera testata giornalistica, un "contenitore culturale" di articoli singoli, editoriali, recensioni, commenti su fatti di cultura di lago e immediati dintorni, segnalazioni di particolari eventi, corrispondenze e altro ancora.
Sfoglia il Gazzettino!
Pubblicazioni del Magazzeno Storico Verbanese
Il Magazzeno propone una cospicua serie di pubblicazioni (pi� di venticinque, dunque circa due all'anno, a partire dal 2002) che portano quasi sempre il marchio del Magazzeno Storico Verbanese e � dal 2005 � della Compagnia de' Bindoni. Scopri le copertine, contenuti, descrizioni, disponibilit� e riferimenti per conoscere possibilit� di conseguirne copia.
Le pubblicazioni del
Magazzeno Storico Verbanese!