Quasi una stanza d’albergo, se non fosse che per occuparla bisogna esser morti.
Pace e raccoglimento regnano in questo cimitero d’alta valle e accolgono il curioso e commosso visitatore che alle cinque di sera d’un sabato di marzo ne varca la soglia. Il sole cala; uno strano favonio, che si incunea nella Veddasca, fa cigolare sommessamente il cancello del cimitero di Piero: due colonne di cemento e pietra, un cancelletto cui manca un’asta, ma non l’onnipresente Croce, simbolo dell’attaccamento dei nostri vecchi alla Fede, che oggi molti danno per attrezzo retrivo, suppellettile o anticaglia da dimenticare.
Qui, come nel resto dei cimiteri di valle, dormono i Catenazzi, gli Zanini, una Saredi, una Cassina, una Nosetti… Le lapidi dicono le solide virtù domestiche, l’attaccamento al lavoro, alla famiglia… insomma, l’attaccamento alla vita. Aleggia la tristezza, quasi stupore, di chi dovette seppellire qui l’affetto e l’amore assieme alle spoglie dei propri cari, ma quei pochi metri di terra consacrata (dieci in lunghezza, per cinque in larghezza) testimoniano la storia di un piccolo villaggio che le lapidi di serpentino, di ardesia e i marmi bianchi raccontano a chi ha la pietà di accostarvisi, ponendo mente alle vicende semplici sulla pietra impresse. Si coglie ancora viva e immutata la ruvida serenità di questa gente, quale trascorse la propria esistenza tra i boschi di Veddasca; gente ora vegliata da quelle stesse piante che abbracciano e proteggono il cimitero; gente il cui eterno sonno è cullato dal mormorio del Giona, che giù scorre e si inforra nella valle.
- Note Bibliografiche:
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- Autore:
- [Alba Pratalia]
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Magazzeno Storico Verbanese
A tutti gli amici e studiosi
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Biografia Carlo Alessandro Pisoni
Carlo Alessandro Pisoni (Luino, 1962 - Varese, 2021). Seguendo le orme del padre Pier Giacomo,
dal 1991 al 2017 è stato conservatore, per gentile concessione dei principi Borromeo, dell'Archivio
Borromeo dell'Isola Bella. Appassionato studioso e ricercatore, ha sempre voluto mettere a
disposizione degli altri conoscenze e scoperte, togliendo la polvere dai fatti che riguardano Lago
Maggiore e dintorni; insieme a studiosi e amici, ha riportato alla luce tradizioni, eventi e personaggi
passati dal lago, condividendoli con la sua gente.
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