Ringrazia l`Alciato per il suo interessamento al caso di S. Cristina; ubbidirà al Papa che ha negato la dispensa al prete Giorgio Lurago; essendo fuori Milano ancora non rispondere per la Penitenzieria.

Al Card. Alciato
Ill. etcetera
Ho havuto caro l`offico che Vostra Signoria Illustrissima ha fatto, premendo Nostro signore nel negotio di S. Christina come parimente mi piace intendere che Sua Beatitudine mostri intendere la cosa assai bene a favor nostro. Mons. Buonhomo doveva ritornar a Bologna per esser col vicelegato sopra questo negotio quale per me desiderarei sommamente che si terminasse senz`altro strepito, si come esso mons. Buonhomo me ne dà qualche speranza, et ci sta remo aspettando l`esito.
Io aspettavo la dispensa di quel prete Giorgio Lurago, ma poiché a Nostro Signore è parso di rinecarglila essequirò la mente di Sua Beatitudine havendola per buona risolutione.
Trovandomi fuori non posso dir altro a Vostra Signoria Illustrissima in materia del reggentato di Penitentiaria. tornato che io sarò a Milano fra pochi dì, rivederò quel che lei altre volte me n`ha scritto et la avisarò quanto m`occorrerà, che sarà il fine di questa non occorrendomi dir altro alla sua di 15 per esser risposta ad altre mie.



Fonti Archivistiche:
Biblioteca Ambrosiana, Epistolario di San Carlo, Lettera 233 P 5 inf. 238.
http://epistolariosancarlo.ambrosiana.it



Fonti Bibliografiche:
M.L. Tranquillo, Carlo Borromeo-Francesco Alciati, carteggio inedito 1568-1560, tesi di laurea, Milano Università Cattolica del Sacro Cuore, Facoltà di Lettere e Filosofia , A.A. 1986-1987, rel. N. Raponi.