Ringrazia per l`interessamento all`attentato, ma desidera rimettere tutto a Dio, al contrario dell`offesa pubblica subita nella chiesa di S. Maria della Scala; chiede di sospendere la richiesta di introduzione dei Gesuiti in Svizzera; per l`assoluzione del Pecchio ha scritto a mons. Ormaneto.
Card. Alciato
22 novembre 1569
Ill. etecetera
Ringrazio molto Vostra Signoria Illustrissima di quanto mi scrive con lettere di sua mano intorno all`accidente mio delli giorni passati, così quanto all`offitio suo particolare del quale ero certissimo senz`altro testimonio, come quanto alle dimostrationi fatte da Nostro Signore alla presentia di Cardinali in dar loro conto di questo fatto. Et dicendo Vostra Signoria Illustrissima che Sua Beatitudine haveva detto in quel proposito che per la privata ingiuria mia hanno scritto che non si facesse altra dimostratione, ma per la publica, fatta come a pastore, si considerasse quello era conveniente risentimento, non lasciasse di dire che invece nelle mie parti io volsi intendere dilla publica offesa della autorità episcopale (a) ... dil affronto della visita dilla Scala che fu publica ingiuria fatta all`officio pastorale dell` (b) ... per impedire il ministerio mio, di questo dell`archibusata la quale reputo più particolar offesa mia, perchè non fu in occasione dell`esercitio dill`officio mio episcopale et però desidero sia tutto rimesso a Dio come mi pare che si deva similiar gagliardamente a quelli altri.
Ho visto quel che l`altra sua mi avisa della giunta di quelli ambasciatori di Svizzari et dilla buona intentione che haveva riportato da Nostro Signore per la confirmatione di quella abbatia, ma che havendoli Vostra Signoria Illustrissima parlato d`introdurre un collegio di padri Gesuiti in quei posti Sua Santità non li havea dato risposta risoluta. Sopra di che non intndo che Vostra Signoria Illustrissima faccia altra instantia con Nostro Signore per parte mia, ma lascio seguire la cosa come meglio parerà a Sua Beatitudine.
Io intesi per lettera di mons. Buonhomo la risposta che fece fare a Vostra Signoria Illustrissima l`ambasciatore di Spagna nel restituirle quelle scritture delle Scala et vi sono fatte sopra alcune advertenze le quali mando in mano di esso Monsignore che ne faccia quel tanto che Vostra Signoria Illustrissima giudicherà espediente.
Postscritto: non ho però caro che delle soprascritte avvertenze sopra la risposta dell`ambasciatore di Spagna se ne dia fuori copia, ma solo che mons. Buonhomo se ne serva in quel modo che parerà a Vostra Signoria Illustrissima.
Dil fiscale Pecchio io ho scritto in più mani poche settimane sono a mons. Ormanetto quello che m`occorre circa l`assolutione, ma ci lascierò che Vostra Signoria Illustrissima se ne faccia informare da lui copiosamente.
(a) Seguono delle parole poco comprensibili
(b) Segue una parte poco chiara.
Fonti Archivistiche:
Biblioteca Ambrosiana, Epistolario di San Carlo, Lettera 221 P 4 inf. 488.
http://epistolariosancarlo.ambrosiana.it
Fonti Bibliografiche:
M.L. Tranquillo,
Carlo Borromeo-Francesco Alciati, carteggio inedito 1568-1560, tesi di laurea, Milano Università Cattolica del Sacro Cuore, Facoltà di Lettere e Filosofia , A.A. 1986-1987, rel. N. Raponi.
- A Cura di:
- [Maria Luisa Tranquillo]
- e con modifiche e integrazioni di:
- [Anna Elena Galli]
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Carlo Alessandro Pisoni (Luino, 1962 - Varese, 2021). Seguendo le orme del padre Pier Giacomo,
dal 1991 al 2017 è stato conservatore, per gentile concessione dei principi Borromeo, dell'Archivio
Borromeo dell'Isola Bella. Appassionato studioso e ricercatore, ha sempre voluto mettere a
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Maggiore e dintorni; insieme a studiosi e amici, ha riportato alla luce tradizioni, eventi e personaggi
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