STRUMENTI CULTURALI

del Magazzeno Storico Verbanese

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Denominazione Archivio:
Milano, Biblioteca Ambrosiana (BAMi)
Fondo - denominazione Livello 1:
Epistolario di san Carlo
Tipo di Documento:
Lettera
Primo estremo cronologico:
1569 lug 27
Tipo di Luogo 1:
Luogo d`invio
Denominazione Luogo 1:
Milano
Secondo estremo cronologico:
1569 lug 27
Personaggio 1:
Mittente - Carlo II (san Carlo) Borromeo
Personaggio 2:
Destinatario - Francesco Alciato
Breve Abstract:
1569 lug 27.Per la revisione del suo Sinodo provinciale vanno bene il card. Sforza o il card. Orsini
Testo Completo:
Milano, 27 luglio 1569

Per la confessione del marchese di Caravaggio si comporterà come deve; è d`accordo sulla persona di mors. Sasso come Datario; per la revisione del suo Sinodo provinciale va bene sia il card. Sforza sia il card. Orsino; si accorge di aver contravvenuto alla Bolla della professione della fede e chiede venga procurata l`assoluzione; è contento che il provinciale dei conventuali di Genova che ha sparlato di lui e del papa si sia giustificato a Roma.

Al card. Alciato,
Il marchese di Caravaggio -non ha poi fatto rispondere mai al libello, nè dette altre di quella malie le quali diceva essergli state fatte per impedire la consurnatione del matrimonio, ma li suoi avvocati però mi ricercano, però che non ostante ch`egli non risponda, io faccio ex officio le diligentie necessarie per trovare la verità della sua impotenza, la quale s`intende di fuora via ch`esso sig. Marchese di nuovo confessa; onde noi attenderemo a procedere inanzi per i termini di giustitia. Si sono viste le alligationi di quali Vostra Signoria Illustrissima ha mandato copia, et sarà notato in un foglio qua a parte, quello che occorre dirci sopra.
Non mando a Vostra Signoria Illustrissima la disputatione sua in penitentiaria, nè la presentatione de gli altri. officiali sin che il Carniglia non mi manda la forma dell`una et dell`altra, si come gli replico che faccia subito.
Per il datariato, poichè mons. Frumento si risolve di non accettarlo e mons. D`Adda è andato a miglior vita, come lei havrà inteso, resta mons. Sasso, quando non ci si offerisca di meglio, se però anch`egli vorrà pigliar gli ordini sacri.
Quanto al canonista mi piace che a loro sia piaciuto dil dottor Navarro, tanto più con la speranza, che Vostra Signoria Illustrissima scrive, che egli ha dato di doversi forse fermare in Roma anche doopo l`istantia della causa toletana.
Io restavo sodisfatto di mons. ill. Sforza per la revisione del mio Sinodo Provinciale ma poichè per nuovi impedimenti sopragiunti a quel signore è parso alla congregatione del Concilio di sur rogare invece sua mons. ill. Orsino, resto parimenti sodisfatto di Sua Signoria Illustrissima, la quale si. è mostrato sempre amorevole nelle cose mie, et anto più spero per la pietà sua si mostrerà in questo con la quale ne va congiunto il servitio di Dio et il beneficio di quella provincia.
Si manderanno forse con questo alcune altre scritture pertinenti al negotio di S. Christina per maggior informatione di mons. ill. S. Clemente a favore di questa chiesa et Vostra Signo ria Illustrissima ne farà tener conto come delle altre che si mandarono con lo spaccio passato.
Il Carniglia si sarà scordato di scrivermi la morte del Minale et quello che lei dice che si è concertato per li conti che si dovevano far seco, perchè nelle sue lettere non me ne tocca parola.
Un vescovo di questa provincia mi ha scritto che si è ravisto di esser incorso nella pena della Bolla della professione della fede, per non haver fatto far detta professione della fede alli suoi maestri di scuola et alli lettori publici, così seculari, come regulari, et mi prega a procurarli l`assolutione dall`interdetto della chiesa et altare censure contenute in detta Bolla, nella quale esso et i suoi ministri fossero incorsi, et così prego Vostra Signoria Illustrissima a parlarne a Sua Beatitudine la quale si degni facto signo crucis d`assolverlo. Questo caso m`ha ammonito d`essere anch`io incorso in simil errore, perchè non essendo questa città terra di studio, non feci da principio molta consideratione alla essecutione dì questa Bolla, massimamente trovandomi in Roma quando fu fatta, nè particolarment io avvertii che si toccasse all`ordinario l`essecutione di quel capo delli lettori di regulari, et quando tre anni sono pensai d`esseguirla con li maestri di scuola, havendo trovato certo intoppo col presidente nostro, il quale pretendeva ch`io non potessi chiamare detti ministri inanzi a me, ma che a lui toccasse di mandarli a far la professione in man mia, in questa contentione di giurisdittione, mi risolsi per far passare la cosa senza strepito, di rimettere questa essecutione per quando facessi la visita delle parochie, sì come ho fatto, havendo alla maggior parte di questi maestri fatto far la professione della fede; è ben vero che non l`ho ricevuta per rogito del notaio come vuole la Bolla, ma nel resto da gli altri maestri et da quattro o cinque publici esseguirò intieramente la Bolla di Nostro Signore et se bene quanto a me in virtù della facultà concessami da Nostro Signore di potermi far assolvere da simili censure da chi mi piace, sono stato assoluto dal mio confessore, nondimeno desidero che Vostra Signoria Illustrissima ottenghi la medema assolutione per li miei ministri qui per quella parte che potessero haver in questa negligentia. Quelli che per la qualità de beneficii hanno da far la professione della fede nella provisione del beneficio suo l`hanno fatta tutti; se non alcuno che per inavertenza non l`tiavesse fatta all`hora quando fu provisto, ma l`havea fatto o prima, o doppo, nel Sinod.o Diocesano passato, dove io feci fare la professione a tutto il clero, et quelli che non si trovavano al Sinodo, ordinai che facessero in mano di vicarii foranei.
Ho visto quel che Vostra Signoria Illustrissima mi scrive del provinciale di Genova, di minori conventuali, il quale mi ha mandato la sua lettera et scritto che in breve sarà qui da me. Et sono pochi giorni che il generale suo mi diede aviso così in genere della causa, perchè questo prevosto era stato chiamato in Roma, cioè per haver sparlato di Nostro Signore et di me in occasione delle riforme di questa religione, mi piace che si sia poi giustificato, come mi scrive Vostra Signoria Illustrissima alla quale non havendo altro che dir fo fine, et humilmente mi le raccommando pregandole ogni contento. Di Milano a 27 di Luglio 1569.



Fonti Archivistiche:
Biblioteca Ambrosiana, Epistolario di San Carlo, Lettera 207 P 4 inf. 239. 240.
http://epistolariosancarlo.ambrosiana.it



Fonti Bibliografiche:
M.L. Tranquillo, Carlo Borromeo-Francesco Alciati, carteggio inedito 1568-1560, tesi di laurea, Milano Università Cattolica del Sacro Cuore, Facoltà di Lettere e Filosofia , A.A. 1986-1987, rel. N. Raponi.
A Cura di:
   [Maria Luisa Tranquillo]
e con modifiche e integrazioni di:
   [Anna Elena Galli]

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Biografia Carlo Alessandro Pisoni

Carlo Alessandro Pisoni (Luino, 1962 - Varese, 2021). Seguendo le orme del padre Pier Giacomo, dal 1991 al 2017 è stato conservatore, per gentile concessione dei principi Borromeo, dell'Archivio Borromeo dell'Isola Bella. Appassionato studioso e ricercatore, ha sempre voluto mettere a disposizione degli altri conoscenze e scoperte, togliendo la polvere dai fatti che riguardano Lago Maggiore e dintorni; insieme a studiosi e amici, ha riportato alla luce tradizioni, eventi e personaggi passati dal lago, condividendoli con la sua gente.

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