Nuove precisazioni sull`abbazia di Santa Cristina, spetta al card. Sforza provare il suo privilegio; per quanto riguarda la questione del seminario non può rispondere perchè l`incaricato è assente.
Al sig. Card. Alciato,
Nel negotio con mons.ill. Sforza per conto della iurisdittione di Santa Christina poichè non s`è possuto ottenere che mons. ill. Caraffa conosca amorevolmente questa causa, in che resto satisfatto della buona voluntà di quel signore er della scusa che ha voluto far seco, dirò a Vostra Signoria Illustrissima che anche a me pareria che questa conditione aspettasse alla congregatione del Concilio almeno in levarsi il pregiudicio della lettera che mi scrisse la detta congregatione la quale (a) se bene da poi con un`altra lettera me la levò in parte, tuttavia, perchè si presupponeva in quello se ben mi ricordo ch`io havessi. da avvisare S. Christina in virtù del Concilio di Trento, non me lo levò in tutto. Se bene di ciò non posso parlar risolutamente non mi trovando appresso la lettera della congregatione dille quali Vostra Signoria Illustrissima vederà di mandarmi copia autentica. In però che il merito della causa mi pare che stia in questo che mons.ill. Sforza pretende che alcune cure vicine a Santa Christina siano membri suoi et che per un privilegio che ha l`abbatia sua di essentione dalla chiesa di Milano, esse cure vengano ad essere essenti dalla giuridittione di Milano, si che l`ordinario possa scrivere solamente l`abbatia per decreto del Concilio et l`abbate habbia da visitare et governare il resto. A che io rispondo admettendoli per buono il privilegio per cure dell`abbate, ma a me non consta che le cure sudette siano ministri di essa abbatia ne habbiano che far seco, perchè non sono nominati sul privilegio et io ho l`intentione mia fondata, perchè essendo in diocesi di Milano, come Sua Signoria Illustrissima non negara, consequentemente vengono ad essere sotto la giurisdittione dell`Ordinario. Che se il Cardinale pretende altrimenti a lui tocca di provarlo et io intanto ho da esser libero a poter essercitare la giurisdittione mia in quei luoghi, sin che non vi sia fatto obstar`altro in qual caso andaressimo poi a vedere quello che io potessi fare in virtù del decreto di Trento.
Ma io credo che difficilmente troverà i fondamenti salvi per lui, havendone io diversi segni in contrario e fra gli altri mi vien significato che la cura medema di Santa Christina è stata ultimamente conferita dall`arcivescovo di Milano se bene non mi sono state date le scritture, il che mi è argomento maggiore che tantomeno le altre cure siano essenti come si pretende. Onde desidero che la congregat.ione mi liberi affatto l`impedimento della lettera prima, sì che io liberamente possa essercitar mia giurisdittione come ordinario, non come delegato in virtù del Concilio di Trento.
Il qual impedimento la Vostra Signoria Illustrissima vederà che mi sia stato levato con la seconda lettera, non farò altra importanza appresso la congregatione perchè io continuerò il mio possesso; et se il sig. card. Sforza si terrà aggravato et dimanderà nissuna cosa, sarò apparrechiato a difender le ragioni di questa chiesa come son tenuto, desiderando che questo negotio si tratti con ogni (b) ... dilla già conosciuto dove si veglia purchè mi si mostri la ragione in mano facendomi dottore di questa causa.
Quanto al capo del seminario non rispondo con questa essendo fuori di Milano uno dei deputati che ha li libri in mano dil seminario et è informato dil negotio, però si farà un`altra volta la risposta. Et per adesso potrà Vostra Signoria Illustrissima trattare di questo particolare col sig. Cardinale a cui rispondo brevemente in credenza di lei, come fo anco al sig. card. di Como, il quale però s`è inteso esser`uscito di Roma, con che a Vostra Signoria Illustrissima mi raccommando. Di Milano a XXII Giugno 1569
(a) La quale è parole d`ordine.
(b) Le parole che seguono non sono chiare.
Fonti Archivistiche:
Biblioteca Ambrosiana, Epistolario di San Carlo, Lettera 202 P 4 inf. 179 v. 180.
http://epistolariosancarlo.ambrosiana.it
Fonti Bibliografiche:
M.L. Tranquillo,
Carlo Borromeo-Francesco Alciati, carteggio inedito 1568-1560, tesi di laurea, Milano Università Cattolica del Sacro Cuore, Facoltà di Lettere e Filosofia , A.A. 1986-1987, rel. N. Raponi.
- A Cura di:
- [Maria Luisa Tranquillo]
- e con modifiche e integrazioni di:
- [Anna Elena Galli]
La scheda che stai visualizzando è visibile GRATUITAMENTE.
Magazzeno Storico Verbanese
A tutti gli amici e studiosi
che nel tempo avete condiviso o vi siete interessati alle attività della Associazione Magazzeno Storico
Verbanese, dobbiamo purtroppo comunicare che in seguito alla prematura scomparsa di Alessandro Pisoni,
la Associazione stessa, di cui Alessandro era fondatore e anima, non è più in grado di proseguire nella
sua missione e pertanto termina la sua attività.
Leggi di più
Biografia Carlo Alessandro Pisoni
Carlo Alessandro Pisoni (Luino, 1962 - Varese, 2021). Seguendo le orme del padre Pier Giacomo,
dal 1991 al 2017 è stato conservatore, per gentile concessione dei principi Borromeo, dell'Archivio
Borromeo dell'Isola Bella. Appassionato studioso e ricercatore, ha sempre voluto mettere a
disposizione degli altri conoscenze e scoperte, togliendo la polvere dai fatti che riguardano Lago
Maggiore e dintorni; insieme a studiosi e amici, ha riportato alla luce tradizioni, eventi e personaggi
passati dal lago, condividendoli con la sua gente.
Leggi la biografia