Ha ricevuto le lettere da Venezia, ma non le altre, ed è contento del ragguaglio dell`Alciato sulla visita al card. Altaemps; ha già accennato all`Ormaneto del ritardo dell`Alciato nel tornare a Roma.

Al Card. Alciato.
Ho ricevuto la lettera che Vostra Signoria Illustrissima mi ha scritto di Venezia et quella ch`ella accusa havermi scritto da Torricella et da Guastalla non mi son capitate alle mani, mi è stato grattissimo il raguaglio me ne ha dato della visita col sig. card. Altaemps col quale andarò pensando di fare quel offitio che mi si conviente. Scrivendo a mons. Ormanetto gli ho (a) una parola della dimora di Vostra Signoria Illustrissima in giungere a Roma, non dubitando che Nostro Signore non sia per riceverla in buona parte massimamente per l`officio di charità et castigo s`attenderà a venire al fine della causa sua et poi gli darò quella penitenza che parerà conveniente. Et alla attentione di questi punti me la raccommando.
Di Milano alli 22 di Novembre 1568.
(a) La parola che segue, non facilmente comprensibile, potrebbe essere teso



Fonti Archivistiche:
Biblioteca Ambrosiana, Epistolario di San Carlo, Lettera 191 P 3 inf. 292 v. 293.
http://epistolariosancarlo.ambrosiana.it



Fonti Bibliografiche:
M.L. Tranquillo, Carlo Borromeo-Francesco Alciati, carteggio inedito 1568-1560, tesi di laurea, Milano Università Cattolica del Sacro Cuore, Facoltà di Lettere e Filosofia , A.A. 1986-1987, rel. N. Raponi.