Chiede che l`Amalteo sia raccomandato perchè possa trovar posto alle dipendenze del Papa, dato che a questo signore preme soprattutto di stare a Roma e farsi conoscere.
Al Card. Alciato, a` 12 di Luglio 1568
Illustrissimo et Reverendissimo Signor mio Ossequiatissimo, L`Amaltheo ha deliberato in questa sua partita dal servitio mio servirsene a star a Roma, et desidera così per nonstar otioso, come per poter spendere il suo talento conformi alle qualità et buona mente sua, esser impiegato nel servitio di Nostro Signore et però vorrebbe che si facesse offitio con Sua Santità, acciò si degnasse accettarlo fra`l numero di suoi camerieri, et aspettare qua la risolutione della voluntà di Sua Beatitudine innanzi che si partisse. Per il che ho giudicato che per compiacerlo non ci sia mezo più a proposito di Vostra Signoria Illustrissima la quale conosce ottimamente la sua attitudine a questo servitio et potrà fare ampia fede delle sue qualità, lettere, et costumi; et però la si degnarà insieme con mons. Ormanetto, al quale io pur ne scrivo, far questo offitio con quella destrezza et caldo che pensarà esser necessaria per ottenerli questa gratia, che io ne riceverò molta satisfattione. Et con questo me le raccommando humilmente. Di Milano etc.
Post scritta: quanto quel che spetta a me sopra quel che Vostra Signoria Illustrissima mi scrive per l`ultima sua in raccommandatione d`esso, la sa` ch`egli ha havuto la pensione nel regno di Napoli et di poi che non havedno havuto effetto quello che gli assegnai sopra l`abbatia del Moro, gli detti l`altra sopra Nonantola, et che perciò s`ei si contentasse di viver mediocremente con questa entrata haverebbe honesto trattenimento per sostentarsi; oltre che se havesse voluto stabilirsi nella professione ecclesiastica potria con il mezo del. canonicato, che per opera di Vostra Signoria Illustrissima hebbe in Padova, vivere honorato et religiosamente nella patria sua, ma non si essendo compiaciuto ne anche d`un`altra occasione più honorevole offertali da poi da me qui in Milano, mi pare ch`io habbia compiuto tutti i numeri che per me si potessero a suo benefitio. Et perciò poi ch`egli si compiace di star in corte, desidero hora ch`ella vegga di sodisfarlo in questo: che Sua Santità l`accetti per uno di camerieri honorarii; quando non si possa ottener in luogo di quelli che hanno parte; in però che l`intento d`esso non è tanto d`haver il trattenmento, quanto il farsi conoscere con questo mezo, et esser poi adoperato secondo meritano le sue qualità. etc.
Fonti Archivistiche:
Biblioteca Ambrosiana, Epistolario di San Carlo, Lettera 179 F 40 inf. 201 v.
http://epistolariosancarlo.ambrosiana.it
Fonti Bibliografiche:
M.L. Tranquillo,
Carlo Borromeo-Francesco Alciati, carteggio inedito 1568-1560, tesi di laurea, Milano Università Cattolica del Sacro Cuore, Facoltà di Lettere e Filosofia , A.A. 1986-1987, rel. N. Raponi.
- A Cura di:
- [Maria Luisa Tranquillo]
- e con modifiche e integrazioni di:
- [Anna Elena Galli]
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Biografia Carlo Alessandro Pisoni
Carlo Alessandro Pisoni (Luino, 1962 - Varese, 2021). Seguendo le orme del padre Pier Giacomo,
dal 1991 al 2017 è stato conservatore, per gentile concessione dei principi Borromeo, dell'Archivio
Borromeo dell'Isola Bella. Appassionato studioso e ricercatore, ha sempre voluto mettere a
disposizione degli altri conoscenze e scoperte, togliendo la polvere dai fatti che riguardano Lago
Maggiore e dintorni; insieme a studiosi e amici, ha riportato alla luce tradizioni, eventi e personaggi
passati dal lago, condividendoli con la sua gente.
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