Ha saputo che gli agenti del card. Sforza ancora non hanno pagato e sollecita un intervento presso lo stesso card. Sforza che è disposto ad un accordo per l`abbazia di Santa Cristina.
Al Card. Alciato a` 21 di Maggio 1568
Di Milano mi scriveno li miei, che l`agenti di mons. ill. Sforza non haveva anchor satisfatto alla partita del seminario conforme all`ordine di Sua Signoria Illustrissima la quale perchè crede che al giungere di questa si troverà in Roma desidero che Vostra Signoria Illustrissima ne faccia motto et la preghi da parte mia a riscaldar quel suo che più non differisca l`essecutione della commissione.
Quando Mons. Buonhomo in nome mio gli parlò questi dì in Ravenna per conto della giurisdittione di Santa Christina, non si mostrò alieno d`accordarsi et disse che si rimetterebbe in chi si volesse. A me piacerebbe oltre modo che se ne venisse al fine et anch`io mi contento di rimettermi o` in Vostra Signoria Illustrissima o` in chi più li piaccia non havendo in ciò altro obietto ch`l servitio di Dio, et la salute di quelle anime mie però facciane Vostra Signoria Illustrissima seco quell`offitio che le parerà, che a lei mi riporto et resto raccommandato di cuore. etc.



Fonti Archivistiche:
Biblioteca Ambrosiana, Epistolario di San Carlo, Lettera 174 P 3 inf. 64.
http://epistolariosancarlo.ambrosiana.it



Fonti Bibliografiche:
M.L. Tranquillo, Carlo Borromeo-Francesco Alciati, carteggio inedito 1568-1560, tesi di laurea, Milano Università Cattolica del Sacro Cuore, Facoltà di Lettere e Filosofia , A.A. 1986-1987, rel. N. Raponi.