STRUMENTI CULTURALI

del Magazzeno Storico Verbanese

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Denominazione Archivio:
Milano, Biblioteca Ambrosiana (BAMi)
Fondo - denominazione Livello 1:
Epistolario di san Carlo
Tipo di Documento:
Lettera
Primo estremo cronologico:
1568 lug 17
Tipo di Luogo 1:
Luogo d`invio
Denominazione Luogo 1:
Roma
Secondo estremo cronologico:
1568 lug 17
Personaggio 1:
Mittente - Francesco Alciato
Personaggio 2:
Destinatario - Carlo II (san Carlo) Borromeo
Altri personaggi citati:
Borromeo Anna; card. Sforza; mons. Salviati
Breve Abstract:
1568 lug 17. Notizie diverse
Testo Completo:
Roma, 17 luglio 1568
Ancora per il card. Sforza: pare che il compianto card. Simonetta oralmente si fosse accordato per ridurre il pagamento; converrà attenersi e così comportarsi anche nei confronti del vescovo di Narni e mors. Salviati. Sulla vigna fuori la porta del Popolo dovuta dal Borromeo alla sorella Anna sarebbe meglio conoscere il parere di Sua Santità.

Illustrissimo et Reverendissimo Signor mio Ossequiatissimo
Venne poi da me quel agente del card. Sforza quale sta molto bene informato di quel negotio della contribuzione del seminario per S. Christina et m`ha detto in conclusione che lui sa certo come tutte le mille lire furono intiermanete pagate l`anno passato; et che per l`avvenire sia anche certo che la buona memoria del card. Simonetta disse che s`havessero a pagare solo 500 per l`anno, et che a questa risoluzione il card. Sforza s`acquietà, et che così la vuole esseguire, et non più oltre et benchè io veramente non mi ricordi d`havere precisamente sentito dire tale cosa dal carri. Simoneta, nientedimeno credo più presto che l`habbia detto, che no`, per che so ch`in molti raggionamenti che havessimo insieme sopra di ciò lui temeva ch`il card. Sforza fosse stato gravato et mirava che la tassa sua si reducesse ad tuta simile somma come di sopra, et per che anche in quello del vescovo di Narni s`è fatta qualche reduttione, come mons. Ormanetto m`ha detto, et forse anche se n`haverà da fare qualch`una in quello di mons. Salviati, mostrando lui quelli instrumenti d`affitti che già le scrissi.
Pertanto si potria anche passare questo del card. Sforza per levare massimamente ogni. amaritudine da l`animo di quel signore, quale certo ha visto alle volte molto appassionato per tale causa. Pure se Vostra Signoria Illustrissima per la Vigna fuora la porta del Populo usò parole assai chiare, per le quali declarò sua mente essere che la Vigna remanesse a lei libera, et quel obligo di pagare li quattro cento scudi l`anno al sig. Falviano de Marte, restasse tutto alla camera apostolica, et benchè sin` al principio del pontef.icato di Nostro Signore fosse refricato in dubio, et allegato dal conto della Camera che la Vigna stava per la rata sua obligata, nientedimeno havendone il Carniglia parlato con Sua Santità et anche con il Camaiano, fu messo per all`hora in silentio tale cosa, et promesso ch`ogni volta s`havesse havuto a trattare, o` concludere altra cosa in contrario, sarebbe stato chiamato detto Carniglia. Ma per che hora s`è inteso che Sua Santità senza fare altro motto ha resoluto che detta Vigna resti gravata in parte sua di scudi cento cinquanta l`anno, per tanto il sig. Marco Antonio sulla partita ch`ha fatto hora di Roma, ha parlato meco di questo a loungo, mostrando haver`animo di fare qualche risentimento per via di raggione; et se bene Vostra Signoria Illustrissima l`habbia donata alla signora Anna et però quasi si possa dire che più non si tratta de l`interesse di Vostra Signoria Illustrissima, nientedimeno per che si tratta pure de l`interesse della signora Anna, tanto havendoli anche il sig. Marco Antonio delli tremila scudi delli miglioramenti, che sin`ad hora ha speso, fattoli donatione, parerebbe cosa ragionevole che anche in nome di Vostra Signoria Illustrissima per conservatione della raggione della sorella sua, ne facesse qualche officio con Sua Santità acciò volesse lasciare conoscere bene la causa per li suoi termini di raggione; il qual officio desidera anche il detto sig. Marco Antonio si faccia, però sarà contenta d`avvisarmi quelch`in ciò haverò a fare; con che le bascio humilmente le mani et le prego dal Signore Iddio ogni felicità.
Di Roma alli 17 di Luglio 1568. Di Vostra Signoria Illustrissima et Reverendissima humilissimo et obligatissimo servitore
card. Alciato



Fonti Archivistiche:
Biblioteca Ambrosiana, Epistolario di San Carlo, Lettera 19 F 42 inf. 179. 180.
http://epistolariosancarlo.ambrosiana.it



Fonti Bibliografiche:
M.L. Tranquillo, Carlo Borromeo-Francesco Alciati, carteggio inedito 1568-1560, tesi di laurea, Milano Università Cattolica del Sacro Cuore, Facoltà di Lettere e Filosofia , A.A. 1986-1987, rel. N. Raponi.
A Cura di:
   [Maria Luisa Tranquillo]
e con modifiche e integrazioni di:
   [Anna Elena Galli]

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Biografia Carlo Alessandro Pisoni

Carlo Alessandro Pisoni (Luino, 1962 - Varese, 2021). Seguendo le orme del padre Pier Giacomo, dal 1991 al 2017 è stato conservatore, per gentile concessione dei principi Borromeo, dell'Archivio Borromeo dell'Isola Bella. Appassionato studioso e ricercatore, ha sempre voluto mettere a disposizione degli altri conoscenze e scoperte, togliendo la polvere dai fatti che riguardano Lago Maggiore e dintorni; insieme a studiosi e amici, ha riportato alla luce tradizioni, eventi e personaggi passati dal lago, condividendoli con la sua gente.

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