Riprende la questione dei Penitentieri minori per san Giovanni in Laterano; sollecita la risposta ai memoriali del card. Salviati; chiede lume per il comportamento da tenere con mons. Sassi.

Illustrissimo et Reverendissimo Signor mio Ossequiatissimo,
riferirò a Sua Santità quanto per la sua XIX del presente mi scrive delli frati zoccolanti deputati per penitentieri a san Giovanni in Laterano, per hora le dirò che Sua Santità par habbia mutato proposito di metterli a quel san Mattheo et pensa di accomodarli meglio in un altro luoco.
Lei non ha mai fatto rispondere cosa alcuna a quelli memoriali ch`io le mandai del card. Salviati, per conto del seminario, et pur lui ogni giorno qua ne fa fare molta instantia et anche m`ha fatto fare querela con Nostro signore, quale me n`ha parlato et se li è risposto che s`aspettavano lettere da lei sopra di questo, però è necessario che lei scriva qualche cosa sopra di questo.
Non so che risposta dare a Sua Santità per mons. Sasso per il quale già le scrissi quel che sa; nè essendo questa mia per altro, le bascio humilmente le mani et le prego dal Signore Iddio ogni contento.
Di Roma alli 27 di martio 1568.
Di Vostra Signoria Illustrissima et Reverendissima humilissimo et obligatissimo servitore
card. Alciato



Fonti Archivistiche:
Biblioteca Ambrosiana, Epistolario di San Carlo, Lettera 2 F 82 inf. 9.
http://epistolariosancarlo.ambrosiana.it



Fonti Bibliografiche:
M.L. Tranquillo, Carlo Borromeo-Francesco Alciati, carteggio inedito 1568-1560, tesi di laurea, Milano Università Cattolica del Sacro Cuore, Facoltà di Lettere e Filosofia , A.A. 1986-1987, rel. N. Raponi.