Ha procurato la conferma dell`abate di S. Maria de Gualdo, negativa è la risposta a proposito dei gesuiti, dato che l`abbazia è povera di beni.

Illustrissimo et Reverendissimo Signor mio Ossequiatissimo
l`ambasciatori de Svizzari venuto qua a procurare la conf.irmatione del abbate di s. Maria di Gualdo nuovamente eletto, è stato da Nostro Signore spedito favoritamente et gratis e fuori di concistoro se bene il benefitio è concistoriale, per il che ottenere, essendo convenuto narrare (a) come anche Vostra Signoria Illustrissima ha scritto che buona parte de i beni di quella abbatia sono occupati da heretici, non si è potuto dare luogo, o dimandare quel che Vostra Signoria Illustrissima santamente ricorda, che si gravasse l`abbate a sostentare qualche padre gesuita in quel paese, però bisognarà aspettare qualche altra occasione più atta a portare simil gravezza; Et humilmente li bascio le mani.
Di Roma a 26 di Novembre 1569.
Di Vostra Signoria Illustrissima et Reverendissima humilissimo et obligatissimo servitore
card. Alciato
(a) la frase che segue è scritta in nota in basso.



Fonti Archivistiche:
Biblioteca Ambrosiana, Epistolario di San Carlo, Lettera 111 F 82 inf. 278.
http://epistolariosancarlo.ambrosiana.it



Fonti Bibliografiche:
M.L. Tranquillo, Carlo Borromeo-Francesco Alciati, carteggio inedito 1568-1560, tesi di laurea, Milano Università Cattolica del Sacro Cuore, Facoltà di Lettere e Filosofia , A.A. 1986-1987, rel. N. Raponi.