Nacque in Cannobio intorno all`anno 1743. Si dedicò alla medicina, e cominciò la sua carriera in Milano, dove fu nominato medico sostituto dell`ospitale grande il 21 febbraio dell`anno 1771, e nell`anno seguente medico sopranumerario, e medico ordinario nel 1775. Passò al servizio di S. Corona in Milano stesso il 17 gennaro del 1783. Ottenne il suo riposo nel 1790 dopo diciotto anni di servizio; e morì il 30 aprile del 1822 in età di anni 79. Fu in onore presso i medici più valenti a que` giorni in Milano, quali un Barda, un Gaetano Strambio, un Pietro Franck, un Palletta, il quale ultimo lasciò scritte le più sincere testimonianze in lode di lui.
Morendo lasciò erede l`unica sua figliuola maritata in casa Bonola, non dimenticando con un piccolo legato di 25 scudi i poveri dell`Ospitale maggiore. Nella lapide posta sulla sua tomba nel Cimitero Ticinese è chiamato cultor religionis antiquae, pectore puro, constanti, nato egenis, forma purissima sapientiae. Parlano di lui il Verga nei Cenni sopracitati (pag. 54 e seg.) e Giuseppe Rovani nell`opera, che ha per titolo: Cento anni, Milano, 1859 (Vol. 2, pag. 824).

Accedere qui al quadro generale dei volumi dell`opera devitiana Il Lago Maggiore, Stresa e le Isole Borromee..., Alberghetti, Prato 1875-1880



Informazioni di Copyright: si segnala che il materiale pubblicato nel presente sito è sottoposto alle vigenti norme per la protezione intellettuale di copyright. Qualsiasi citazione dello stesso dovrà obbligatoriamente fare riferimento alla pubblicazione originale del 1875-1880 o successive anastatiche, nonché alla pubblicazione elettronica del Magazzeno Storico Verbanese in cui la riedizione è ospitata. La mancata osservanza delle norme verrà segnalata alle autorità competenti.