SOLARO CRISTOFORO
Solaro o Solari Cristoforo, detto il Gobbo, nacque in Angera: fu architetto o scultore de’ primi del suo tempo, che fu sul declinare del secolo XV. Lavorò in competenza di Agostino Busti e del Siciliano (come scrive l`Autore del Supplemento all`Abecedario pittorico di Pellegrino Orlandi) nella facciata della chiesa della Certosa in Pavia e nel duomo di Milano, lasciando nell`una e nell’altra gloriose testimonianze del suo valore. Le sue opere principali sculte in marmo sono un Adamo, un Elena [sic], un Cristo alla colonna, Lazzaro mendico ed altre statue, le quali per la loro eccellenza furono, scrive il Morigia (Hist. del Lago, pag. 186), riputate divine. Il Cantù poi nelle sue Storie Minori (vol. II, pag. 123) così parla di lui: «Fu autore della stupenda Beatrice Sforza nella Certosa,e della Cupola della Passione: a Roma era scambiato per Michelangelo: altri di sua famiglia architettarono in Germania e sino in Russia». Cioè Pier Antonio Solaro, che fece in Mosca il palazzo di granito nel 1487, e Aloisio Solaro, che fece il Belvedere e l’Assunta, come afferma ivi stesso il Cantù.
Il nostro Cristoforo, oltre che dal Pesidestro (l.c.), è lodato anche dal Ticozzi nel suo Dizionario Pittorico,1 l’autore del citato Supplemento ricorda inoltre un fratello di lui per nome Andrea, che fu egualmente pittore, e dipinse due tavole d’altare nella Chiesa della gran Certosa di Pavia.2
1 Il Pesidestro, I.c. pag. 82, ricorda pure tra i personaggi distinti di Angera anche un Bernardo Fraso, che fu, egli dice, maestro insigne in Angera, e castellano di Arona. Di questo non ho trovato altre notizie.
Secondo poi il Galvagno Fiamma presso il Brambilla nel luogo poco sopra citato anche la nobile e principesca famiglia Colonna di Roma, presso la quale ospitò il Petrarca, quando qua si portò per esservi incoronato poeta, sarebbe originaria di Angera.
2
Meritano da ultimo tra i benefattori di Angera lode distinta il prevosto Ravoli, che spese buona parte delle sue sostanze in pro della Chiesa prepositurale e il prevosto De Dominici per la sua carità verso i poveri e pel suo zelo nel promuovere l`istruzione dei fanciulli di quel comune.
- Autore:
- [Vincenzo De Vit]
- A Cura di:
- [Anna Elena Galli]
- e con modifiche e integrazioni di:
- [Gioacchino Civelli]
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