VALLE CANNOBINA
Le due guardie di finanza assassinate
Nello scorso numero del nostro giornale pubblicavamo una corrispondenza del nostro Frapponti nella quale si narrava dello smarrimento di due guardie di finanza, certi Vergnano Giuseppe torinese capodrappello e Cioci Teobaldo fiorentino, che usciti in servizio pel confine non avevano più fatto ritorno alla caserma Solitudine dalla quale erano partite. Pur troppo non si tratta di smarrimento, bensì dell`assassinio delle due povere guardie, che, a quanto si può congetturare, furono vittime del loro dovere, in qualche lotta contro contrabbandieri.
Ecco i particolari che a tutto stamane ci sono noti.
Le due guardie di finanza credutesi smarrite, dopo due giorni di attive ricerche, vennero il giorno 10 ritrovate morte nella Valle Bianca — pendio Limidario sul confine Svizzero — ove erano state comandate di servizio, a circa 6 ore di distanza dalla propria caserma, detta Solitudine, in comune di Cavaglio S. Donino [sic].
Sorprese dai contrabbandieri, venivano da essi assassinate a colpi di bastone, e lasciate deformi cadaveri sul luogo ad una distanza di circa 100 metri l`una dall`altra col cranio orribilmente fracassato. Le vettovaglie che dovevano loro servire per tre giorni, insieme a tutto l`equipaggiamento, erano disperso sul terreno; i due moschetti, di cui lo guardie erano armate, vennero asportati dai contrabbandieri con una rivoltella, essendosi l`altra trovata ancora appesa al fianco di una delle vittime e tuttora carica.
Le autorità del circondario, accompagnate dal tenente di finanza di Cannobio sig. Domenico Manarese e dal comandante il circolo di Luino signor Buzzi Italo, si recavano sul luogo per le constatazioni di legge.
Ignorasi finora il movente del delitto: è fuori di dubbio però, che, trattandosi di contrabbandieri, questi, volendo assicurare la merce che tentavano contrabbandare, con efferratezza più unica che rara, abbiano resistito allo due, guardie, che le inseguivano, uccidendole inumanamente, sacrificando così due giovani poco più che ventenni e gettando il lutto in due famiglie pel vile ed illecito lucro cho avrebbero ricavato dalla merce contrabbandata; se pur il movente del fatto non fu una vendetta crudele verso il corpo delle guardie di finanza che un po` sovente fa parlare di sé, come nel recente fatto dell`assassinio di un inerme fanciullo nei boschi di Trasquera.