STRUMENTI CULTURALI

del Magazzeno Storico Verbanese

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Articolisti:
Muller, Carlo
Titolo Articolo:
Festeggiamenti a Intra nel 1717 per la venuta di sua Eminenza Borromea
SottoTitolo Articolo:
Testata ospitante l'articolo:
Intra Serena
Data:
1909 [...]
Progressivo di Edizione:
a. 1909, n 5/8
Luoghi di residenza del Giornale:
Intra
Note Generali:
Festeggiamenti a Intra nel 1717
per la venuta di Sua Eminenza Borromea


Nella prima metà del maggio, e probabilmente in occasione della festa patronale, nel 1717, Intra fu onorata della visita di sua Eminenza il conte Giberto Borromeo che, preposto alla diocesi novarese da qualche anno, era stato, due mesi innanzi, insignito della porpora cardinalizia.
Gli Intresi non si lasciarono sfuggire la bella opportunità d’un po’ di festa fuori dell’ordinario, che, mentre avrebbe fatto decorosamente gli onori di casa, sarebbe servita a dimostrare all’illustre prelato, il quale veniva ad essi preceduto da fama di larga liberalità e di benignità cortese, la loro universale soddisfazione per l’alta dignità conferita ad un membro della famiglia feudataria, attestando, una volta di più, l’antica devozione affettuosa che li univa ai miti e benemeriti padroni e accomunava ai sudditi gli onori e le gioie del principe.
Dei festeggiamenti escogitati dalla nostra Intra in quella circostanza venne stesa e stampata una relazione, la quale non ho avuto la fortuna di leggere; in difetto di una guida così bene informata, mi sia permesso di offrire ai lettori, intorno al soggetto curioso, una qualche idea con l’aiuto dei dati desunti dall’arida nota delle spese che i registri comunali conservano sotto questo titolo particolare.
Se ne rileva pertanto, che a rallegrar la festa fu chiamata da fuori una compagnia di ”musici et sonatori” con tre trombetti; e non parendo che questa brava gente bastasse, si mandò a Varese per un rinforzo di artisti. Da Cannobio vennero gli addobbatori. Si eressero nel borgo due porte trionfali, con epigrafi a lettere d’oro e con quadri allegorici, per i quali occorsero undici pezze di tela e l’opera di due pittori. Sul campanile venne inalberata una bandiera provveduta apposta a Milano.
Ma la trovata originale, lo scialo e il vanto della festa fu una fontana che, gratis e a discrezione del popolo, distribuì vino a quanti ne vollero bere: e ne bevettero sedici brente.
Non mancarono gli spari dei mortaretti e dei «moschetti da cavalletto», con un consumo di libbre 102 di polvere grossa e libbre 239 di polvere fina: consumo, che ci dà una misura della gazzarra e dell’entusiasmo popolare.
Alla sera poi, luminaria, falò, fuochi d’artificio, fuochi sul lago, con parate di barche allora dette armate, dipinte e dorate.
Oratore e letterato della festa fu un canonico Bozzolo, che dettò gli «epigrammi» per le iscrizioni, recitò dal pergamo il discorso d’occasione e si assunse l’incarico di «far mettere in gazzetta» (impresa che allora non era come bere un uovo fresco) la descrizione dei festeggiamenti. E la narrazione venne poi stampata in opuscolo, affinché dell’avvenimento memorabile non andasse perduta la memoria per noi posteri.2



1 Registro dei Conti della Comunità 1662-1735.

2 «Solenni dimostrazioni di giubilo fatte da Popolo, e Comunità dell’Insigne Borgo d’Intra, Lago Maggiore, Diocesi di Novara, in occasione della degnissima Promozione alla Sacra Porpora nella Persona dell’Eminentiss., e Reverendiss. Sig.re il Sig.r Cardinale Giberto Borromeo Patriarca d’Antiochia, Vescovo di Novara, e feudatario di detto Borgo ecc., Dedicate al merito imparegiabile dell’Ill.ma ed Ecc.ma Signora la Signora Contessa, D. Camilla Barberina Borromea». In Milano, MDCCXVIII, nella stampa di Domenico Bellagatta.
A Cura di:
   [Gioacchino Civelli]

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Biografia Carlo Alessandro Pisoni

Carlo Alessandro Pisoni (Luino, 1962 - Varese, 2021). Seguendo le orme del padre Pier Giacomo, dal 1991 al 2017 è stato conservatore, per gentile concessione dei principi Borromeo, dell'Archivio Borromeo dell'Isola Bella. Appassionato studioso e ricercatore, ha sempre voluto mettere a disposizione degli altri conoscenze e scoperte, togliendo la polvere dai fatti che riguardano Lago Maggiore e dintorni; insieme a studiosi e amici, ha riportato alla luce tradizioni, eventi e personaggi passati dal lago, condividendoli con la sua gente.

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