STRUMENTI CULTURALI

del Magazzeno Storico Verbanese

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Articolisti:
[Anonimo],
Titolo Articolo:
Locarno. Un’aggressione incredibile [1910]
SottoTitolo Articolo:
Testata ospitante l'articolo:
La Vedetta
Data:
1910 dic 18
Progressivo di Edizione:
a. 025 (XXV), n. 99 (1910 dic 18)
Editore:
Tipografia Intrese
Luoghi di residenza del Giornale:
Intra
Riferimento a Biblioteche:
Novara, Biblioteca Civica Negroni
Note Generali:
Locarno. Un’aggressione incredibile
Giovedì della scorsa settimana, verso l’imbrunire, una buona vecchierella di Mergoscia, certa Caterina Cadra, faceva ritorno dal suo alpestre e romito paesello dopo aver passato la giornata in città sul mercato, lungo la strada fu vittima di un’aggressione che avrebbe dell’incredibile, se la confessione del colpevole non confermasse in ogni punto la violenza che la Cadra ebbe a patire da parte di un delinquente straordinariamente precoce.
Un giovane garzone muratore, appena quindicenne, si era accompagnato secolei lungo la via pretestando si essere poco pratico della strada, e perché il cammino fatto in due avrebbe fatto apparire meno lunga la via che adduce a Mergoscia.
Lungo il percorso, il giovinetto fingeva un terrore grandissimo per la località aspra, deserta e selvaggia, già ravvolta nelle brume della sera, echeggiante dei sordi boati della Verzasca che scorre in fondo alla gola. Facendosi vedere quasi ossessionato dal timore di un cattivo incontro, persuase la Cadra a custodirgli un po’ di denaro che teneva in tasca, ravvolto in un meccichino. La Cadra, ridendo delle sue paure puerili, accondiscese, e il piccolo peculio del giovane «magatt», gelosamente ravvolto in un fazzoletto, passò da quelle del suo compagno di viaggio nelle sue tasche a tener compagnia al modesto ricavo della giornata passata sul mercato.
I due camminarono di conserva fino al ponte che cavalca la valletta di Mergoscia. D’un tratto, con una mossa fulminea, il ragazzo si avventò sulla vecchia, l’afferrò alla gola e la gettò violentemente a terra, cercando di rubarle quel po’ di denaro che sapeva trovarsi nelle di lei tasche. Fra i due si impegnò una piccola colluttazione; la vecchia resistette con vigore incredibile al criminoso tentativo gridando come un’ossessa. Il giovane aggressore tentò persino, senza riuscirvi d’imbavagliarla. Finalmente la Cadra riuscì a svincolarsi dalle mani del grassatore imberbe e a darsi ad una corsa precipitosa verso il paese, sempre invocando aiuto. L’assalitore si squagliava quasi subito in una boscaglia vicina.
La Cadra, che nella piccola lotta sostenuta coll’audace ladruncolo, aveva riportato un’abrasione in un angolo della bocca – una piccola ferita inferta con un’unghiata – all’indomani ridiscese a Locarno, recandosi all’Ufficio Commissariale a denunciare la patita violenza, dando i precisi connotati del suo aggressore. Questi venne arrestato venerdì sera in Locarno. È certo Pianazza Domenico di Cettiglio. Non ha ancora sedici anni. Tradotto nelle carceri pretoriali e sottoposto ad un interrogatorio, dapprima tentò di negare. Poi, messo alle strette e confrontato colla Cadra, finì per fare una completa quanto cinica confessione.
A Cura di:
   [Sergio Monferrini]

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Magazzeno Storico Verbanese

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Biografia Carlo Alessandro Pisoni

Carlo Alessandro Pisoni (Luino, 1962 - Varese, 2021). Seguendo le orme del padre Pier Giacomo, dal 1991 al 2017 è stato conservatore, per gentile concessione dei principi Borromeo, dell'Archivio Borromeo dell'Isola Bella. Appassionato studioso e ricercatore, ha sempre voluto mettere a disposizione degli altri conoscenze e scoperte, togliendo la polvere dai fatti che riguardano Lago Maggiore e dintorni; insieme a studiosi e amici, ha riportato alla luce tradizioni, eventi e personaggi passati dal lago, condividendoli con la sua gente.

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