STRUMENTI CULTURALI

del Magazzeno Storico Verbanese

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Articolisti:
[Anonimo],
Titolo Articolo:
Cannobio. Il Natale dei poveri [1910]
SottoTitolo Articolo:
Testata ospitante l'articolo:
La Vedetta
Data:
1910 dic 31
Progressivo di Edizione:
a. 025 (XXV), n. 102 (1910 dic 31)
Editore:
Tipografia Intrese
Luoghi di residenza del Giornale:
Intra
Riferimento a Biblioteche:
Novara, Biblioteca Civica Negroni
Note Generali:
Cannobio. Il Natale dei poveri.
Splendidamente è riuscito il pranzo Natalizio che una accolta di benefattori vollero offrire ai poveri nel giorno di Natale.
All’appello fatto tutti risposero e così si poterono distribuire 27 pranzi ad altrettanti poveretti che non ebbero parole sufficienti per ringraziare i loro benefattori. L’agape sontuosa ebbe luogo in una sala dell’ex convento dei frati, gentilmente concessa dal Sindaco.
Il signor Carmine Francesco provvide all’impianto della tavola ed il buon Barozzi Alessandro proprietario del rinomato ristorante internazionale fornì tutta la biancheria, le posate ed i piatti necessari alla mensa mandando anche il figlio Francesco ad arredarlo.
Il signor Badano del Caffè Nazionale portò tutta la cristalleria oltre al sto che sotto accenneremo.
La signora Rosa Zammaretti dell’albergo Cannobio prestò gli eleganti piatti di servizio, e chi poi fece tutto, proprio con vero amore e spirito di carità fu il bravo e buono cuoco signor Rebutti Pietro (Parfesta) che povero lui pure col massimo disinteresse cucinò il succulente «menù» portando anche tutto il materiale di cucina necessario.
Alle ore undici precise tutto era pronto. Erano in gran parte donne di tarda età e persone cui matrigna fu natura.
Pochi gli uomini.
Il «menù» era il seguente:
Vermut – Salamini e codeghini con mostarda – Risotto – Manzo brasato con patate – Vitello arrosto con insalata – Dessert - Panattone in abbondanza con vino bianco – Biscottini di Novara con marsala – Caffè.
Le signorine «cameriere» nonché la gentile loro direttrice si mostrarono superiori ad ogni aspettativa.
Non solo servirono i commensali con squisita cortesia ma accompagnarono ogni loro servizio con paroline così belle, dolci e confortanti, che i poveretti a grado rifocillavano il corpo ed elevarono l’animo.
Non mancò anche il bravo e ottimo Cav. Zaccheo Giuseppe che con savia ed efficaci parole mise la buona nota nel cuore dei convitati.
Ecco intanto la lista dei generosi che concorsero a render lieto e gioioso il Natale dei poveri.
Avvocato Fortunato Reschigna Sindaco L. 5 – Banca piccolo credito 10 – Badano Carlo 2 – Mantegazza 2 – Giovanola ing. Emilio 2 – Gallotti Giovanni 1 – Celestino Cazzini 1 – Cerini Gaetano 1 – N.N. 0,50 – Don Luigi 1 – Don Vittorio 1 – Canali Adolfo 1.
Questo per i denari ed alle materie prime provvidero i seguenti:
Badano Carlo due fischi vini – Sorelle Branca 25 tazze caffè – Morosatti Giuseppe Kg. 3 pane – Borlotti Pietro fiaschi vini N. 2 – Luigi Dell’Anna un fiasco nero ed un bianco.
Zaccheo Carlo K. 3 di squisito Panettone – Prino Giuseppe carne K. 3 – Carlo Battista carne K. 2 – Apostolo Luigi K. 1 cotechini – Brambilla K. 1 salamini – Bertarelli Calo K. 1,500 salamini e K. 1,500 lardo – Pozzetti Angiolina K. 0,400 formaggio – Battelli Emilia pane K. 2 – Bozzacchi Maria pane K. 2 – Rossi Luigi fiaschi N. 2 – Carmine Renzo pane K. 3 – Baroggi Giovanni riso K. 5 – Ditta Bozzacchi mostarda K. 5 – Signora Vietti Maria deu scatole biscottini di Novara e due bottiglie marsala.
Il resto del menù cioè vitello, burro, lardo, sale, verdura, patate, zafferano, spezierie, ecc. venne acquistata coi denari raccolti, con un avanzo di qualche lira che verrà erogata.
Tutto ciò che s’è avanzato di cibarie venne asportato dagli stessi commensali.
Non va dimenticato il garzone prestinaio del sig. Morosatti che a mezzogiorno preciso portò a tutti i convitati maschi tre toscani.
Intanto grazie a tutti i generosi a nome dei beneficati.
Bilancio dei poveri.
Delle L. 27.50 raccolte in denaro, ecco il resoconto:
Al macellaio Prina 6.80
al salumerie Apostolo 1.00
al salumiere Bertarelli 4.55
spese diverse 3.00
alla donna di servizio 2.00
spesa per l’impianto e disimpianto della tavola 2.00
Tot. L. 19.35
Il residuo di L. 8.15 fu passato al panettiere Zaccheo perché distribuisca nel 1° d’anno chili 25 di pane.
È consolante il fatto che tutti risposero all’appello e tutto riuscì superiore all’aspettativa.
A Cura di:
   [Sergio Monferrini]

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Biografia Carlo Alessandro Pisoni

Carlo Alessandro Pisoni (Luino, 1962 - Varese, 2021). Seguendo le orme del padre Pier Giacomo, dal 1991 al 2017 è stato conservatore, per gentile concessione dei principi Borromeo, dell'Archivio Borromeo dell'Isola Bella. Appassionato studioso e ricercatore, ha sempre voluto mettere a disposizione degli altri conoscenze e scoperte, togliendo la polvere dai fatti che riguardano Lago Maggiore e dintorni; insieme a studiosi e amici, ha riportato alla luce tradizioni, eventi e personaggi passati dal lago, condividendoli con la sua gente.

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