STRUMENTI CULTURALI

del Magazzeno Storico Verbanese

La scheda che stai visualizzando è visibile GRATUITAMENTE.

Articolisti:
Bonaiti, Ersilio
Titolo Articolo:
L`esposizione d`arte regionale verbanese in Intra [IV - 1913]
SottoTitolo Articolo:
I pittori Spier – Almasio – Taccani – Penagini – Maineri – Laurenti – Bidoli – Boniforti
Testata ospitante l'articolo:
L`Eco del Verbano. Giornale del Lago Maggiore e dintorni
Data:
1913 set 20
Progressivo di Edizione:
1913 set 20
Luoghi di residenza del Giornale:
Arona
Riferimento a Biblioteche:
Novara, Biblioteca Civica Negroni
Note Generali:
L’esposizione d’arte regionale verbanese in Intra
I pittori
Spier – Almasio – Taccani – Penagini – Maineri – Laurenti – Bidoli – Boniforti
IV.
Lo
Spier espone tre quadretti: due paesaggi e uno studio, ma più che pitture ad olio, sembrerebbero delle vecchie foto-incisioni colorate, tanto è la timidezza di tavolozza. Ma se vengono considerati come studi, vi è del buono: finezza di esecuzione e sentimento.
Achille Almasio, che è uno dei pionieri dell’arte litografica della nostra regione, ha un bozzettino dal titolo «Nevicata di dicembre», un pochino sordo nella colorazione, ma toccato bene, specialmente laddove vi sono le palme cariche di neve. E il suo studio di natura morta è certo la sua opera migliore: vi è un buono tentativo di forma e chiaroscuro.
Il
Taccani nel suo quadretto «La nevicata» ha una tecnica trita, e non ha saputo mettere a posto i diversi piani: sicché il monte dello sfondo mantiene la medesima posizione della casupola del secondo piano. Nel paesaggio segnato col numero 127, vi è buona forma, suggestione, prospettiva aerea, ed equilibrio. Come pittura però è un po’ torbida anche nel primo piano, ove sarebbero sufficienti poche pennellate per dare una maggiore vigoria e limpidezza. Nel «Ritratto di vecchio» il colore non vibra tanto, in compenso vi è anima, ed è toccato con una tecnica personale. Il Penagini, che è a capo con altri suoi amici, del movimento futurista milanese, ha due opere: uno schizzo ed un quadretto ad olio. Lo schizzo rappresentante una vecchia, per quanto sia troppo sommario, ha delle buone qualità, ma sarebbe più adatto per illustrare un giornale umoristico, che per essere esposto. Nel bozzetto rappresentante una contadina di ritorno dal lavoro, vi è molto sentimento congiunto ad un buon guizzo vitale, am è reso con strane tonalità giallo-grigio-verdognole, sì da sembrar una preparazione per eseguirvi dei tentativi di vera pittura.
Il
Maineri, nel suo paesaggio catalogato col N. 144, non è vibrante nel cielo, ma vi è della luce, dell’anima e dei toni toccati bene specialmente nel primo piano. Ed il paesaggio segnato col N. 145, è reso con l’ariosità e con buoni pezzi di pittura virile, ma in generale il quadro ha un intonazione falsa e violenta. L’interno di grotta poi, eseguito con una tecnica di sapore settecentesco, è di buon effetto.
Il prof.
Nicola Laurenti - da non confondersi col veneziano Cesare Laurenti – ha un paesaggio molto suggestivo eseguito a pastello, però la colorazione è fiacca, sporca e falsa.
L’altro paesaggio eseguito ad olio, ha delle montagne rese bene e con libertà, le piante del primo piano invece sono troppo sommarie e addossate allo sfondo.
La signora
Bidoli espone una mezza dozzina di quadri, eseguiti con slancio. In qualcuno vi è del buon sentimento e della forma sommaria e passabile, ma in generale sono manierati.
Il
Boniforti ha un piccolo paesaggio, e come studio vi sarebbe del buono specialmente nella forma, per quanto essa sia resa con durezza. Come pittura poi è superficialissima e monotona.
(Continua)
Ersilio Bonaiti
Intra, agosto 1913

Al prossimo numero una critica sulle opere degli scultori: Emilio Bisi, Alessandro Laforèt, Giulio Branca, e la fine.
A Cura di:
   [Sergio Monferrini]

La scheda che stai visualizzando è visibile GRATUITAMENTE.

Magazzeno Storico Verbanese

A tutti gli amici e studiosi che nel tempo avete condiviso o vi siete interessati alle attività della Associazione Magazzeno Storico Verbanese, dobbiamo purtroppo comunicare che in seguito alla prematura scomparsa di Alessandro Pisoni, la Associazione stessa, di cui Alessandro era fondatore e anima, non è più in grado di proseguire nella sua missione e pertanto termina la sua attività.

Leggi di più

 

Biografia Carlo Alessandro Pisoni

Carlo Alessandro Pisoni (Luino, 1962 - Varese, 2021). Seguendo le orme del padre Pier Giacomo, dal 1991 al 2017 è stato conservatore, per gentile concessione dei principi Borromeo, dell'Archivio Borromeo dell'Isola Bella. Appassionato studioso e ricercatore, ha sempre voluto mettere a disposizione degli altri conoscenze e scoperte, togliendo la polvere dai fatti che riguardano Lago Maggiore e dintorni; insieme a studiosi e amici, ha riportato alla luce tradizioni, eventi e personaggi passati dal lago, condividendoli con la sua gente.

Leggi la biografia

 

Ra Fiùmm - Associazione Culturale Carlo Alessandro Pisoni

Vai alla pagina facebook Ra Fiùmm