STRUMENTI CULTURALI

del Magazzeno Storico Verbanese

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Articolisti:
Zamboni, Rino
Titolo Articolo:
Come si pesca nel Lago Maggiore [1910]
SottoTitolo Articolo:
In attesa del Regolamento Italo-Svizzero
Testata ospitante l'articolo:
L`Eco del Verbano. Giornale del Lago Maggiore e dintorni
Data:
1910 set 13
Progressivo di Edizione:
1910 set 13
Luoghi di residenza del Giornale:
Arona
Riferimento a Biblioteche:
Novara, Biblioteca Civica Negroni
Note Generali:
Come si pesca nel Lago Maggiore. In attesa del Regolamento Italo-Svizzero
Appassionatissimo dilettante di pesca colla tirlindana, percorro parecchi mesi dell’anno e a lunghi tratti il Lago Maggiore e assisto alla pesca con reti che si fa da pescatori e non pescatori di professione durante il giorno solo, si noti bene, perché di notte io dormo e non posso qui descrivere come si peschi. Ma credo per certo non più bene che di giorno.
Ho visto personalmente, non una ma più volte durante la scorsa primavera, dinanzi ad Arona, pescare colla rete bedina gran quantità di piccolissimi agoni di lunghezza da 3 a 6 centimetri circa (la legge non permette la pesca e il commercio dell’agone inferiore a centimetri 15 di lunghezza).
I detti avannotti furono subito venduti ad Arona e vicinanze, sotto il naso delle autorità e così fu soddisfatto, con quale immenso danno si pensi alla piscicoltura, l’egoistico guadagno di quei pochi incoscienti pescatori.
Ho visto inoltre molte volte e anche pochi giorni or sono a Lissanza e nelle vicinanze di Sesto Calende in ogni ora del giorno pescare il pesce persico con la rete chiamata «bighezza». Detta rete è dannosissima, anche vietata dalla legge, perché rasenta il fondo e cattura specialmente durante il giorno il «novellame» di pesce persico. Dicendo «novellame» voglio dire pesce di lunghezza di pochi centimetri nato da pochi mesi.
Questi piccoli pesci sono gustosissimi fritti e molti miei conoscenti villeggianti a Sesto Calende ne mangiano quasi giornalmente e mi assicurano che sono proprio contentissimi di poter mangiarne molti ancora.
E non cito altri esempi, e ve ne sarebbero parecchi altri, per descrivere quale vergognosa anarchia regni oggidì nei sistemi di pesca del Lago Maggiore.
Li denuncio pubblicamente senza tema di sentirmi smentire coi soliti bellissimo argomenti e con le solite tecniche dissertazioni che da parecchi anni si fanno da molti, da troppi interessati e pescatori e negozianti circa le sorti di un futuro regolamento di pesca sul Lago Maggiore.
L’ottima Commissione governativa di pesca dorme a Roma i placidi sonni del giusto, il signor commissario svizzero vive in buona salute nella sua ottima Svizzera, dove si sa pescare con criterio e si osservano le leggi assai più che da noi; e qui, nel frattempo, dopo tante discussioni per la pesca notturna, per le reti, per le maglie, per i divieti, ecc. ecc. non si pesca, si distrugge e si inventano sempre nuovi mezzi di pesca e grandi reti per far ottimo bottino di pesce.
I pescatori sono anche aumentati, considerata la bazza che da un’anno
[sic] e più esiste nell’uso delle ingegnose reti nuovo modello per la pesca delle trote e coregoni. Si ha certo fiducia che il nuovo regolamento non disciplini l’uso e le dimensioni di dette reti e non vi sarebbe proprio da stupirsene dato il completo disinteressamento per questo nuovo bellissimo sistema di pesca dimostrato finora dai signori commissari.
Concludendo, tutti sanno che nel ago di Como il pesce è pressoché distrutto in omaggio al gran confusionismo di continui mutati regolamenti tecnico-politici, dico anche politici, giacché, per chi non lo sa, in Italia la politica, benché non sappia cosa sia la bedina e la bighezza, influisce molto sulle sorti dei sempre mutati regolamenti di pesca. Il Lago Maggiore, di questo passo, seguirà certamente la sorte del Lago di Como e il testo dell’oramai famoso nuovo regolamento italo-svizzero avrà il solo merito di esser posto in una bella cornice aurea stile liberty e tramandato ai posteri, se le due nazioni non riconosceranno essersi resa indispensabile una rigorosa attiva sorveglianza di ottimi agenti che lo facciano conoscere e coi mezzi legali efficacemente rispettare.
Rino Zamboni
Dirigente la Stazione di Piscicoltura
di Angera.
A Cura di:
   [Sergio Monferrini]

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Biografia Carlo Alessandro Pisoni

Carlo Alessandro Pisoni (Luino, 1962 - Varese, 2021). Seguendo le orme del padre Pier Giacomo, dal 1991 al 2017 è stato conservatore, per gentile concessione dei principi Borromeo, dell'Archivio Borromeo dell'Isola Bella. Appassionato studioso e ricercatore, ha sempre voluto mettere a disposizione degli altri conoscenze e scoperte, togliendo la polvere dai fatti che riguardano Lago Maggiore e dintorni; insieme a studiosi e amici, ha riportato alla luce tradizioni, eventi e personaggi passati dal lago, condividendoli con la sua gente.

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