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Elenchi di funzionari e cariche pubbliche in «RANCO»

Denominazione:

Ranco, Ispra, Monvalle

Breve Abstract:

P. Morigia, Historia del Lago Maggiore... (1603): descrizione di Ranco, Ispra, Monvalle

Abstract:

D’alcune Terre che giacciono
tra Angera, e Santa Caterina con Movallo

Seguitando il nostro viaggio, dopo Angera andando all`insù si trova Ranco, e poi la ripa del Lago incurvasi nel cui mezo v`è Incusa, e nel fine della curvità si vede lspra che secondo Gaudenzo Merula è detto, Hisprium quasi asperum, ob faxorum difficultates.
E più oltre appar la bocca d`un Canale per lo quale passano l`acque del Lago di Gavirà in questo Maggiore; che secondo il R.P. Leandro, e da gli habitatori è detto la Bozza. Sopra questo fiume ci sono molti mulini, e cinque Reseghe, e folle per far la carta, et già fu trattato di farlo navigabile. Et oltre a quanto habbiamo detto, ha li pesci bonissimi ch`egli produce: possiamo ancora dire ch`esso sia un porto sicuro da salvar le Navi nel tempo delle procellose fortune. Oltre che quivi si caricano grandissimo numero di mercantia, tanto quanto altri Porti siano sopra il Lago, se non gli avanza per esser passaggio di molte Terre. Onde quivi si caricano ogni anno grandissimo numero di Navi di robbe, per condurre in diversi luoghí, computando un gran numero di Navi di vino.
Più innanzi v`è una spiaggia, d`una picciol Villa detta Turro, della qual ai dicono molte cose della sua antichità, ma altro non si trova, salvo che i contadini nel zappar il terreno trovano medaglie di rame antichissime. Più avanti trovasi un picciol fiume detto Movallina, perchè passa vicino alla terra di Movallo, così detta, o perche egli molto vale, poi che è di perfetta aria, d`acqua bonissima produce grano, e vino buono, più di suo uso, oltre alla copia de frutti d`ogni sorte, e massime persichi di rara veduta, e gusto soave. Overo si dice Movallo, per haver egli monti, et valle. Et ha un colle di rara prospettiva, che per gran freddo che si faccia sempre si veggono fiori, oltre, che produce Lauri di perpetua verdura.
Questa terra, over Castello fu già habitata dal valoroso Capitano, Damiano Besozzo, che fu ancora Castellano della fortezza d`Arona, e portossi honoratamente nel Piemonte contra Francesi, con molta sua gloria. Questo hebbe molti figliuoli tutti di nobile valore. Tra quali ci fu un Altobello, che da sua giouentù fu honorato da Signori Borromei per Alfiere, e luogotenente d`Infantaria, nella fortezza d`Arona. E seguitando la guerra fu ornato d`altri honori militari, si di compagnie da piedi, come da cavallo. E nel Piemonte egli si ritrovò all`impresa del racquisto di S. Germano occupato da Francesi, dove rimase ferito da Svizzeri. Finì poi gloriosamente i giorni suoi nel forte di Tunisi di Barberia, essendo egli Luogotenente del Conte Giovanni Mariano, dove sî portò tant`honoratamente, venendo fuori più volte con tanta bravura, e valore scaramucciando con Turchi, che n`ammazzò gran numero, ma nell`ultimo fu colto da due frezzate, et in tal maniera finì gloriosamente i giorni suoi, combattendo contra nemici della Catolica fede. Gli altri fratelli d`Altobello, e figli di Damiano di Movallo, sono li nobili Antonio Gíorgio, Matteo, Bernardo e Prospero, questi ultimi morsero l`anno passato 1602. Antonio Giorgio, e gentil`huomo honorato di Camera del Sign. Duca di Savoia, et è d`alto ingegno, e versato in molte nobili scienze, et è di gran speculatione, et benissimo conosciuto nella corte di Roma, et altrove, et in Milano. E di già trattò con Papa Gregorio XIII, col Beato Carlo Borromeo, e col Signor Duca di Savoia del modo di formar una Militia Christiana, per estirpatione dell’heresie, e de gl`infedeli. Ma la morte levò la vita al B. Carlo, e dopo poco al Papa, et in tal modo i suoi alti pensieri non hebbero effetto. Nondimeno egli tuttavia va scrivendo cose honorate di tal materia.
Ma ritornando al Lago dico, che egli quivi vicino fa un`angolo, che da gl`habitatori vien detto il Cantone, Porto naturale, sicuro d`ogni vento, e capace d`ogni legno, che solcha questo Lago. Andando più avanti si trova Arolo, e Cirisolo, in Arolo v’era un Ceppo nobile de Casa Besozza, et è tutto una radice con quei Besozzi di Movallo, et erano così ricchi che andavano sino a Besozzo sempre sopra li suoi terreni, che contiene la tenuta di quattro miglia. Da questo Ceppo si tiene che uscisse il B. Alberto, di cui si favellerà più oltre. Seguitando il viaggio si trovano asprissimi scogli, fra li quali si vede fabricato la divotissima, e nominatissima Chiesa di S.Caterina, detta di Sasso Ballaro, come hora si racconterà.

Accedere qui alla Tavola dei Capitoli della Historia del Lago Maggiore..., Bordone e Locarni, Milano 1603



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A Cura di:

   [Luciano Besozzi]