L`olio, che si produce in maggior quantità nella Zona è quello di noce, e da tempo immemorabile quando è fresco e buono, ha servito e serve all`alimentazione, nel basso ceto, destinasi invece alle lucerne ed alle vernici quando è rancido o meno puro. La quantità prodotta è per intiero consumata in paese, insieme coll`olio ricavato dalla limitatissima coltivazione del ravizzone o del colza. Qualche saggio d`olio di noce fu presentato all`esposizione, ma i metodi rozzi ed impuliti, adoprati nel farli, li rendono poco apprezzabili.
Risultò dalla nostra esposizione, che da molti agronomi s`intraprese nella Zona la coltivazione dell`Arachide (Arachis Hypogaea L.), piccola pianta, che cela i suoi frutti sotterra, e ben coltivata rende in olio la metà del peso de` suoi grani. L`olio se fatto a freddo, sostiene il paragone col buono d`ulivo e si presta a tutti gli usi della tavola e della cucina.
Notiamo, anche per incoraggiamento degli agricoltori, che ad Arona il cav. Magistrini coltiva da molti anni l`arachide in più ettari di terreno, con beneficio ragguardevole in confronto della meliga e d`altre piante, che le ramificazioni e foglie di questa pianticella sono avidamente mangiate dal bestiame bovino, e che infine le grandini, ormai tanto frequenti, non le danno nocumento.
Il Prof. Sac. Giuseppe Della Chiesa di Cerro, espose una pianta leguminosa, Phaseolus Iaponicus dell`altezza di circa un metro originaria del Giappone, dal cui frutto di grato e delicato sapore ottimo per molti usi della tavola, si estrae un olio buono da mangiare, da ardere, o da vernice essiccabile. Questo fagiolo si pianta in primavera e si raccoglie in autunno; preziosa sua dote è di non soffrire la siccità, né la brina, né gli abbassamenti di temperatura; in quattro anni l`esponente non vide mai ingiallire od appassire le sue foglie, e ciò in un terreno leggiero, siliceo e polveroso. Questa pianta inoltre è di facilissima coltura, e non chiede alcuna servitù, stando in piedi da sé. L`olio, che se ne ricava ha gradevole sapore, e ci lusinghiamo con il dotto e benemerito espositore, che quanto abbiam detto di sopra, basti a dimostrare come sia giovevole al paese e specialmente alla regione circostante al Verbano, l`introduzione e la diffusione del fagiuolo Giapponese.
Paste ad imitazione di quelle di Genova e Napoli si fabbricano in più luoghi della regione pel consumo locale, e le presentate furono trovate lodevoli.
Non tralascieremo di menzionare la fabbrica di Fecola della Ditta Borsa Ceretti e C. situata in Maroggia, che dà un annuo prodotto di 1000 quint. in fecole. Mandò all`esposizione saggi commendevoli di varie qualità di fecole alimentari e per le arti che confermarono la giusta estimazione in cui è tenuta.
Confettieri, Pasticcieri e Liquoristi coi loro lavori dolci e delicati, abbondanti di numero, varii di genere e con leggiadria disposti, fecero splendida figura all`esposizione. Tutti quelli, che vi concorsero, offrirono saggi molteplici di confetture, paste, conserve, canditi, biscotti, liquori, rosolii ecc.; ora dovendo il Giurì emettere il suo parere, ne risultò, come spesso accade in simili arti, che l`un fabbricatore comparisse esimio per un liquore, l`altro per paste o biscottini, l`altro per confetture, e via dicendo, cosicché, tra i molti, quasi ognuno avesse una specialità degna d`essere onorata e distinta.
Ma non potendo il Giurì disporre, che di ben ristretto numero di ricompense, dovette riunire in votazione complessiva le parziali, ed attribuire il premio a coloro, che nell` ultime avevano raggiunto cifre maggiori di voti.
Un`importante fabbrica di Birra o di Acque Gazose tiene Pogliani Cesare in Borgomanero: ne sono stati lodati i prodotti ed in particolare il Caffè d`orzo tallito succedaneo dell`estratto d`orzo tallito da lui introdotto, e pel quale già ottenne da corpi scientifici onorevoli attestazioni.