Nella fabbricazione della carta d`ogni genere e per qualità, e quantità, la Zona esponente gareggia con tutte le provincie italiane, dove da secoli quest`industria esiste e trionfa.
Brilla per antica fama la fabbrica dei Fratelli Avondo di Serravalle Sesia; questa cartiera è fornita di tre macchine cosi dette senza fine, corredate da tutto il materiale di cilindri macinatori, di tinozze, lavandaie ecc. necessario per dare a quelle, non interrotto alimento. La Cartiera fabbrica carta fina, la quale con maggior superficie, pesa meno ed esige maggior lavoro e tempo in confronto della carta ordinaria; sono impiegate tutto l’anno dai 550 ai 600 operai. La fabbrica s`occupa assaissimo, e ne affazzona una quantità ingente, di buste per lettere d`ogni quantità d`ogni qualità, grandezza o colore. Su questi oggetti, come anche sui quinternetti impacchettati di carta fina, è ben disgustoso per l`amor proprio nazionale, doversi leggere le denominazioni in francese od in inglese; né questo debba ascriversi a colpa dei fabbricatori ; lo pretendono i commettitori, i quali a loro volta non ne sono imputabili, perché il colto pubblico italiano non ha ancora saputo smettere il mal vezzo di apprezzare solo le merci straniere, tenendo a vile le nazionali. Valesse il rivelare quest`onta a farla una volta cessare! La cartiera Avondo occupa più di 60 donne e ragazze per la confezione delle ricordate buste, ed ogni donna in una giornata ordinaria, mediante bellissime macchinette piega dalle 15 alle 16 mila buste. Anche i falsi colli, le camiciette, i manichini, e simili coserelle vengono fabbricate con arte mirabile.
Per lo Stato si confeziona carta pel Tesoro, per i francobolli, per biglietti di banca.
Privatamente la cartiera ha fatto molti biglietti fiduciarii, bellissimi tanto pel disegno quanto per la qualità della carta.
Fanno parte dello stabilimento una tipografia, ed una litografia, con valenti incisori e due recentissime macchine tipografiche. Dai cenci scielti di lana, si prepara una grande copia di lana così detta meccanica.
Non parleremo della grandiosità ed ottima distribuzione dell`opifizio né della perfezione dei meccanismi, ma non possiamo astenerci dal commendarne altamente la sapiente e regolarissima direzione e ricordare l`affezione degli operaj tutti alla loro fabbrica ed al lavoro.
La Cartiera Avondo è sempre in via di progresso e di ampliamento e la Ditta proprietaria gode meritamente in commercio nobile fama. Le disputano ora la supremazia per la grandiosità degli opifizii, pel numero degli operai, per l`applicazione dei più moderni trovati meccanici e scientifici e per la raffinatezza della produzione, le nuove fabbriche di Cobianchi a Trobaso presso Intra, Maffioretti e Soci a Crusinallo presso Omegna, Franzoni a Tenero presso Locarno.
Per dare un`idea di questi opificii consacreremo due parole a quello che fu rappresentato alla nostra Esposizione della Ditta Maffioretti Ercole e Soci. Trae questo la forza motrice dall`emissario del lago d`Orta e quattro turbine danno moto a due macchine continue per la fabbricazione della carta, non che alle relative macchine preparatorie. Sommano a 400 le persone impiegate nello stabilimento: la materia prima o cenci che si lavorano è di 13 mila quintali incirca o la carta prodotta ammonta in peso a quintali 10 mila. Spiegati in bella ed ampia vetrina si osservarono i saggi dei prodotti di questa fabbrica e vennero particolarmente notate e fatte segno di lode, la carta pei registri di commercio con interlineature orizzontali per le decine, e la carta da lettere in un completo assortimento e di varii colori, finissima, e tale da poter stare a fronte di qualsiasi altra nazionale ed estera. Quando si consideri, che lo altre due fabbriche summenzionate poco o nulla differenziano da questa nelle prerogative della produzione e poco distano nella massa ed importanza della medesima, si potrà formarsi un giusto criterio sulla preminenza in questa specie di prodotti, della nostra regione su molte altre d`Italia.
Alle già dette tengono dietro immediatamente altre fabbriche di carta a macchina ed a mano in numero di circa 16, nelle quali si attende alla fabbricazione di carta d`uso ordinario, da stampa e da involti, e di carta di paglia, in copia considerevole.
Sarà giusto il far menzione di quella di Bedoni Pietro e di Sciolini Luigi a Meina, di De Stefani a Cannobio, di Bettelini Carolina e della Ditta Torre in Ferrera, dei fratelli Delvitto a Besozzo, o di Maurizio Adreani di Cunardo, Duminelli a Cannero, Mazzola Giuseppe a Vogogna ecc.
Fra i lavori in carta e cartoncino, notevoli per leggiadria e modicità di prezzo, erano le bomboniere di Lodovico Sironi, e furono anche apprezzate le legature di libri di Bertolotti Paolo d`Intra.
Fece buona comparsa la fabbrica di inchiostro e di ceralacca di Gemelli Giovanni e Comp. d`Omegna; i suoi prodotti sono stati giudicati pregevoli e, che più monta, a buon mercato.
L`Arte Tipografica tanto splendida e fiorente nella patria nostra, apparve all`Esposizione Verbanese a dar indizio, che qui non manca chi la mantenga in onore.
Merita d`essere memorata la bella Tipografia stabilita in Intra da Paolo Bortolotti, il quale con intelligente cura la fornì di una buona macchina tipografica mossa da turbina della forza di circa un cavallo, e la tiene ben provveduta di varii ed eleganti caratteri d`uso ordinario per qualunque stampato, ed eziandio greci ed ebraici. Parecchie lodevoli edizioni e sopratutto la accuratissima dello Opere di Rosmini, onorano codesta Tipografia, la quale è anche editrice del Giornale settimanale «La Voce del Lago Maggiore»; allo stabilimento va unita un`officina per la legatura, sia comune che di lusso, di libri d`ogni sorta.
Infine dobbiamo ancor dire, che per l`assunta impresa, non guari lusinghiera, della stampa della presente relazione, il solerte Editore proprietario ha ben diritto a molta lode ed incoraggiamento.
In Domodossola avvi la Tipografia di Antonio Porta, di cui si conoscono non poche pregievoli edizioni, fra le quali predistinta ed elegante quella degli Atti di Fondazione degli Istituti di Beneficenza del Comm. Gian Giacomo Galletti, Deputato al Parlamento Nazionale.
Privi d`informazioni particolari, non possiamo che accennare, pur ricordando che hanno eseguiti lavori di merito, alle Tipografie di Vercellini in Pallanza o di Pancaldi Ferretti in Ascona, editrice quest`ultima del Giornale «Il Lago Maggiore».
Furono esposti bellissimi saggi di lavori litografici od in cromolitografia consistenti in vedute e panorami eseguiti col sistema oleografico, non che saggi diversi di calligrafia ben eseguiti.