Lasciata Pallanza, e caminando dalla parte di Settentrione, si vede un Tempio, con annesso l’ameno Eremo de’ Padri Capuccini eretto dalla pietà, e divozione di que’ popoli a S. Francesco del 1617 hanno que’ Santi Religiosi un umile ma comodo Cenobio, tenuto con somma polizia; vasta ortalie in forma quadra, giardini fioriti, lunghi viali co’ loro prospetti, povere polizie, ma deliziose; l’aree è sì purgato, ch’infonde forze, e salute. In questi ameni orti la diligente fatica de’ Laici col beneficio del clima porge in ogni tempo alla mensa frugale de’ Padri erbaggi, che prodotti dalla natura, e conditi dall’astinenza fervono loro di soave, e sustanzioso alimento.
Quivi si vede in lontananza di pochi passi la Terra nobile di Sunna, che godendo il privilegio dello stesso clima purgatissimo, fa respirar nel suo ambiente aure di salute a’ Nazionali, ed a chiunque vi habita.
Questo fu sempre, ed è luogo mercantile. Era Feudo dell’antica Casa Morigia di Pallanza, venduto da un Filippo di quel Ceppo al Dottore Guido Viano del sudetto Borgo, nel qual luogo, tra gli altri letterati di grido, nacque l’immortale Professore di belle lettere Giulio Pugiano, che tra gli splendori della virtù, abitò a Roma quarantacinque anni, e colà gloriosamente terminò suoi giorni, amato, e riconosciuto da’ Sommi Pontefici, dal Sagro Collegio de’ Signori Cardinali, e da ogni altro Ordine Ecclesiastico; per le sue buone parti fu degno dell’affetto di S. Carlo Borromeo, gli compilò il secondo Concilio Provinciale, e fece molte fatiche in onore, e sostegno della Santa Chiesa Appostolica Romana.
Bernardino Baldino diede gloria a se stesso, al proprio Casato, ed alla Patria nativo di Sunna. Fu profondo Filosofo, eccellente Fisico, erudito Poeta, Professore di belle lettere, Antiquario,e Matematico insigne, d’interi costumi, amato, e riverito da tutti, ma piu da letterati. Diede alle stampe le seguenti Opere.
Tre Dialogi. Uno
De Multitudine rerum, l’altro
De diversitate Disciplinarum, e l’altro
De Præstantia, & dignitate Juris Civilis, & Artis Medicæ.
Regola per i Naviganti di saper ove sono a tutte le ore.
Breve Discorso intorno all’utilità delle Scienze, ed Arti.
Descrizione dell’orrido inverno seguito l’anno 1571.
Libellus de bello a Christianis, & Othomanis gasto.
Bernardini Baldini Carmina in Pestilentiam Libellus.
Liber de Diis fabulosis antiquarum gentium.
Liber de Stellis, & Hominibus in Stellas, & Numina conversis.
Liber de Arte Poetica Aristotelis, versibus expressus.
Oeconomica Aristotelis versibus exposita.
Octo libri Physicorum Aristotelis versibus expressi.
Vi sono poi altre Composizioni in prosa, ed in versi stampate in Milano del 1600, ove era Lettore pubblico di Matematica.
Fu Lettor pubblico di Matematica in Milano, ove poi morì del 1601. con eterna gloria del suo nome, che mai non fece male ad alcuno, bene a tutti, ed in morte tutto il suo avere lasciò a’ Poveri di Cristo.
Dopo morte tra suoi scritti, fu ritrovato il seguente Epigramma, in cui si lagnava delle sue sventure, e chiedeva a Dio sollievo.
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EPIGRAMATON.
In me Curarunt Fatum, Fortuna, Propinqui,
Patronus, Judex, implacidusque Nepos.
Meque bonis, vitaque student spoliare; nec hostem
His validum credas viribus esse parem.
Rex superum fer opem misero mihi; Te sine pugnam
Hanc tremulus possum non ego ferre senex.
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Questo Letterato ebbe però sua origine nel Borgo d’Intra, come afferma Paolo Morigia.
V`è la famiglia Poroli ferace d`uomini illustri in armi, e lettere, molti laureati, tra quali vivono con chiarore di virtù il Sig. Dottor Francesco Domenico causid. collegiato, ch`esercita anche l`avvocatura, professore insigne di belle lettere, eccellentissimo poeta Latino, ed italiano, soave ne` tratti, amoroso con tutti. Il sig. dottor suo fratello [...]
(1) causidico in Milano ricco di rari talenti, e parimente professore di belle lettere.
Vi sono altri fratelli ecclesiastici, che vivendo da gentiluomini in casa propria, attendono alla vita veramente ecclesiastica, senza cura d`altri impegni.
V`è la nobile famiglia Gulielma, ch`ebbe sempre soggetti di molto valore, ed ora vive con molto splendore dello stato suo il sig. canonico [...]
(1) Gulielmi soave ne` tratti, e manieroso nel trattar negozj.
Sunna diede le fasce fregiate d`oro dall`antica sua nobiltà al fu sig. Danielle Del Frate da me molto bene conosciuto, che fu prima causidico colleggiato, abbate piu volte del detto collegio, console di giustizia, poscia regio fiscale in Milano.
Da questo luogo uscì Leonardo Zuchinelli, causidico collegiato di Milano, che fu quattro volte console di giustizia, uomo giustissimo, e che sempre adempiè le sue parti.
Da Sunna s`arriva al basso capo di Lago, e di là si giunge a S. Giacomo vicino al Canale, ch`esce dal Lago di Margozzo, il quale allungandosi per due miglia, ha alla destra un Monte, al cui piede evvi la terra chiamata Bragio. In fine poi di detto Lago si vede il luogo di Margozzo terra di passo mercantile, ove si venera in una capella di molta divozione la B.V. Nostra Signora.
(1) Nel testo vi è uno spazio bianco, segno che il Vagliano non riuscì a ricostruire il nome del personaggio prima di andare in stampa.