STRUMENTI CULTURALI

del Magazzeno Storico Verbanese

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Denominazione:
Verbania, loc. Pallanza, Isolino di San Giovanni, Chiesa di S. Giovanni Battista o S. Angelo
Breve Abstract:
1617 nov 18, Visita pastorale del cardinale Taverna, vescovo di Novara, alla chiesa di S. Giovanni Battista o S. Angelo sull`Isolino di San Giovanni
Abstract:

Visitò la chiesa di S. Giovanni Battista o S. Angelo nell’isola detta di S. Angelo disposta ad oriente, che consta di un’unica navata sotto le tegole dall’ingresso fino a metà, e da metà in avanti sotto tavolato costruito recentemente.
In fondo, sotto l’emiciclo, vi è l’altare di misura prescritta con pallio di cuoio dorato di tre drappi, decorato da due candelabri dorati.
Si desidera la croce.
Nessuna pietra sacra.
La mensa non è rivestita di tavole.
È separato da cancelli di legno.
Bisogna costruire la porticina dei cancelli.
Nessun obbligo di messe.
I titoli di chiericato esistenti nella presente chiesa sono trasferiti nella Collegiata di S. Leonardo, i cui redditi sono applicati alla residenza dei canonici con onere della messa quotidiana agli stessi canonici come erano tenuti i titolari di questa chiesa.
Si celebra in quello nella festa di S. Giovanni Battista ed il giorno seguente un annuale per i morti.
Il crocifisso posto sopra l’altare non è coperto dal velo.
Vi è un portico all’ingresso della chiesa costruito a forma di volta che è sostenuta da due colonne di marmo, nel quale vi è un piccolo altare dove non si celebra, e del tutto spoglio, al quale accede l’adito della scala di pietra dentro la chiesa, dove opportunamente vi è anche il campanile con due campane che si credono benedette.
Pavimento rotto ed ineguale.
Un confessionale al prescritto senza le prescritte tabelle e immagini sacre.
Ha una porta in facciata con vestibolo sotto volta.
Le porte dello stesso grezze, si chiudono con chiave e catenaccio.
Ha una finestra a mezzogiorno munita con grata ferrea e telaio.
Si crede consacrata, si vedono vestigia di sepolcri e aveva il cimitero poiché attorno ad essa furono trovati resti di morti.
Tra i cancelli dell’altare vi è una porta per la quale si va ad alcuni edifici annessi a detta chiesa per la maggior parte diroccati.
Vi sono due stanze inferiore e superiore che possono essere abitate.
Detta isola con gli edifici soprascritti è posseduta dal canonico Giovanni Maria Morigia per un terzo così come unite alla prebenda del suo canonicato.
Altre due parti al presente dal preposito Appiano che pretende avere detta isola in enfiteusi, sebbene non esibì alcun documento di detta enfiteusi.
Paga al capitolo dei canonici annualmente 60 lire imperiali.
Il rev.do canonico Giovanni Battista Bagliono come prebendato in detta collegiata, alla cui prebenda è annesso uno dei titoli altre volte nella presente chiesa di S. Angelo o S. Giovanni richiede una delle due parti pretese dal detto Appiano e perciò rivendica che sia dichiarata nulla la locazione al detto Appiano.
L’altra terza parte è pretesa dal canonico Cadolino così come annessa alla prebenda del suo canonicato.
Il tesoriere di detta chiesa è Giovanni Pietro Cacianino del fu Matteo che compila il libro del dato e ricevuto, e fatti con lui i conti fu trovato avere presso di sé 28 lire e 16 soldi.

Traduzione dal latino


Fonti Archivistiche
Archivio Storico Diocesano di Novara (ASDNo), Visite Pastorali, Tomo 87.
A Cura di:
   [Sergio Monferrini]

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Biografia Carlo Alessandro Pisoni

Carlo Alessandro Pisoni (Luino, 1962 - Varese, 2021). Seguendo le orme del padre Pier Giacomo, dal 1991 al 2017 è stato conservatore, per gentile concessione dei principi Borromeo, dell'Archivio Borromeo dell'Isola Bella. Appassionato studioso e ricercatore, ha sempre voluto mettere a disposizione degli altri conoscenze e scoperte, togliendo la polvere dai fatti che riguardano Lago Maggiore e dintorni; insieme a studiosi e amici, ha riportato alla luce tradizioni, eventi e personaggi passati dal lago, condividendoli con la sua gente.

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