STRUMENTI CULTURALI

del Magazzeno Storico Verbanese

La scheda che stai visualizzando è visibile GRATUITAMENTE.

Elenchi di funzionari e cariche pubbliche in «ISOLA SUPERIORE (ISOLA DEI PESCATORI)»

Denominazione:
Isola Superiore (Isola Dei Pescatori)
Breve Abstract:
1618, Ordini della Visita pastorale del cardinale Taverna, vescovo di Novara
Abstract:
Ordini nella Visita di S.to Vittore della Isella superiore fatta dall’Ill.mo sig.r Cardinale di S.to Eusebio l’anno 1617 alli 22 novembre.
Il santuario si vesta al didentro di rappo di seta bianca, et la chiavetta dell’uschiolo si faccia adorare, et se vi appenda un cordoncino di seta bianca et oro col suo fiocco al prescritto nel termine di duoi mesi et nell’istesso temine si provegga d’un Tabernacolo ostensorio alla forma et decente.
Si proveggano per uso del Santissimo Sacramento d’un baldacchino a forma di parasole fodrato di seta bianca per quando si porta all’infermi in tempo di pioggia, et d’un piviale di seta bianca nel termine di quattro mesi.
Alli vasetti delli sacri ogli del battesimo vi si facci subito l’inscrittione dalla quale si possa conoscere qual sia la cresima et qual l’oglio di catecumeni, acciò non si commetta errore nell’amministrar il sacramento del battesimo, et nel termine d’un mese si provegga d’una borsa di seta bianca per la scatola di detti vasetti.
Nel termine di tre mesi nella capella del battisterio si faccia dipingere l’imagine di S. gio. Batta che battezza Nostro Signore altrimenti resti il battisterio senz’altro interdetto.
Si faccia fare in detta Capella uno sacrario al prescritto con sua chiave, et serratura per serrarlo nel termine di duoi mesi.
Nella Capella maggiore dal lato sinistro vi si facci fare una finestrella al prescritto tutta fodrata di drappo di seta morella per conservarvi l’oglio santo dell’infermi, et si provegga d’una borsa di seta morella con li cordoni longhi alla forma che si possa metter al collo per il vasetto di detto sacro oglio.
La mensa dell’altar maggiore si copra di tavole polite et nel mezzo vi si inserisca la pietra consacrata che stij ben ferma, et non sopravanzi detta mensa se non quanto basta per conoscerla dove sia posta stendendovi sopra la mano, non sia discosta al frontespicio di detto altare più di due onze et meza.
Si cinga il medesimo altare con cancelli almeno di legno decenti et vi si facci fare un baldacchino almeno di corame indorato per coprirlo et tute le cose sudette s’esseguiscano nel termine di sei mesi altrimente resti l’altare senz’altro interdetto.
L’altare de SS.ti Antonio et Giulio si cinga con cancelli, et la mensa si copra di tavole, et vi si provegga d’una pietra consacrata con tutti li ornamenti, et suppellettile necessaria per la celebratione della S.ta messa nel termine di sei mesi altrimente resti il detto altare senz’altro interdetto, et si demolisca.
Il Vicecurato nel termine di duoi mesi esibisca la dispensa che dice havere di poter soddisfare in giorno feriale alla messa che deve celebrare in giorno di domenica per il legato fatto dal quondam prete Innocentio Lamberti come consta per suo testamento fatto dell’anno 1522 alli 18 agosto ricevuto per Gioseppe Olina notaro d’Orta altrimenti procuri sacerdoti che sadisfacci a suo nome secondo la disposizione del testatore.
La mensa dell’altare del Santissimo Rosario si cuopra di tavole et la pietra consacrata s’accomodi nel modo che si è detto di quella dell’altar maggiore.
Il Priore et Tesoriero della Compagnia del San.mo Rosario nel termine d’un mese (se non l’hanno fatto) faccino inventario legale de tutti li beni stabili, mobili, livelli et ragioni di detta compagnia, et ne mandino copia autentica nelli atti della Visita altrimenti restino senz’altro interdetti et il vicecurato, et vicario foraneo gl’intimaranno il presente decreto et ne manderanno relazione.
Al Crocifisso che sta posto sotto l’arco della capella maggiore vi si rpovegga d’un velo di seta longo per coprirlo che penda ancora delli lati dentro a duoi mesi et il trave dove s’appoggia s’orni quanto prima con oro overo pittura, si che stia decentemente.
Il pulpito si rifacci in buona forma co’l suo baldacchino che lo cuopra quanto prima.
Li due vasi che vi sono per l’aqua benedetta essendo rozzi et indecenti si rifacciano alla forma nel termine di sei mesi.
Alla cassetta delle limosine vi si pongano due chiave di fattura diversa et una ne si consegni al vicecurato in mancamento di curato, sotto pena dell’interdetto da incorersi ipso facto dalli deputati di essa.
Si procuri quanto prima faticare in luoco conveniente una sacrestia per riporvi la sacra suppellettile, et altre cose necessarie per servitio della Chiesa, et sacri altari atteso che il credenzone che a questo effetto si tiene nella capella maggiore occupa troppo detta capella, et è di troppo impedimento per le funzioni che in essa si fanno.
Li armadietti dove stanno riposti li calici si vestano al di dentro di seta nel termine d’un mese.
Provegga subito il vicecurato d’un vase decente che stia sempre in sacrestia et non serva ad altro che per lavare le cose sacre.
Dentro ad un mese si provegga d’un missale nuovo.
Li tesorieri della fabbrica di questa Chiesa et della compagnia del San.mo Rosario si proveggano di libri da scrivere ben legati et cartolati nel termine d’un mese, et in essi diligentemente vi scrivano o faccino scrivere tutto ciò che ricevono et spendono et ogni anno ne diano conto alla presenza del curato sotto pena dell’interdetto ipso facto qual parimente sottoscriverà li conti altrimenti non saranno accettati per buoni et li tesorieri restaranno obligati alla restitutione del suo.
Ciò che si è detto delli libri parochiali, et libro delle messe nelli ordini della Chiesa di S.to Vittore della Isella inferiore, il medemo s’osservi per questa di S.to Vittore dell’Isella superiore.



Fonti Archivistiche
Archivio Storico Diocesano di Novara (ASDNo), Visite Pastorali, Tomo 87.
A Cura di:
   [Sergio Monferrini]

La scheda che stai visualizzando è visibile GRATUITAMENTE.

Magazzeno Storico Verbanese

A tutti gli amici e studiosi che nel tempo avete condiviso o vi siete interessati alle attività della Associazione Magazzeno Storico Verbanese, dobbiamo purtroppo comunicare che in seguito alla prematura scomparsa di Alessandro Pisoni, la Associazione stessa, di cui Alessandro era fondatore e anima, non è più in grado di proseguire nella sua missione e pertanto termina la sua attività.

Leggi di più

 

Biografia Carlo Alessandro Pisoni

Carlo Alessandro Pisoni (Luino, 1962 - Varese, 2021). Seguendo le orme del padre Pier Giacomo, dal 1991 al 2017 è stato conservatore, per gentile concessione dei principi Borromeo, dell'Archivio Borromeo dell'Isola Bella. Appassionato studioso e ricercatore, ha sempre voluto mettere a disposizione degli altri conoscenze e scoperte, togliendo la polvere dai fatti che riguardano Lago Maggiore e dintorni; insieme a studiosi e amici, ha riportato alla luce tradizioni, eventi e personaggi passati dal lago, condividendoli con la sua gente.

Leggi la biografia

 

Ra Fiùmm - Associazione Culturale Carlo Alessandro Pisoni

Vai alla pagina facebook Ra Fiùmm