Commercio. - Dov’è più sentito bisogno di vita gaia e compagnevole, là non è da cercare operosa foga di speculazioni commerciali: tuttavia non mancano del tutto in questa città i mercantili affari: sonovi anzi case di negozi in molto fiore, quali le ditte Pietro Erba, fratelli Lorenzini, Carlo Branca con fabbrica di maglie e oggetti di lanerie, ecc.
Nel suo circondario poi fioriscono sopratutto [sic] le industrie del cotone e della seta, dei quali stabilimenti, però, siccome introdotti per opera di forestieri e vicini, faremo parola discorrendo più innanzi del commercio d`Intra.
[divagazione di Gioacchino Civelli sulle leggerezze di Luigi Boniforti]
Il povero Boniforti troppo sbrigativamente liquidava il commercio pallanzese in tre esponenti a suo dire degni di nota. Ché se del commerciante Pietro Erba nessuno si sogna di negare l`intraprendenza, sarebbe magari convenuto all`estensore della fortunata guida di controllar un poco di più gli ascendenti degli altri citati (magari non tutti...), e di comprender qualche ulteriore nome nella rosa dei commercianti e trafficanti. Prova ne sia (e ci limitiamo a quello, viste le diffuse notizie che L. Parachini ha dato di Pietro Erba nella scheda biografica ospitata in queste stesse informatiche pagine), l`intrico costituito dalla famiglia Branca: trattando del viluppo di personaggi di famiglia Branca che dal pieno medioevo scorrazzarono su e giù per il Verbano, Alvise Di Vierno segnala anche il sopra menzionato Carlo, fratello di Bernardino bottigliere...
Beh... il commercio i Branca l`avevano nel sangue, se si pensa che il ramo di Brissago / Locarno commerciava in legnami, e quell`altro, proprio pallanzese, avrebbe originato l`inventore del Fernet...
Che dire poi, quanto a capacità commerciali, degli ”Erba [...]tuttavia noti nelle carte di Pallanza sino dal 1780; importavano cacao, nel tipo detto Lisbona, da Caracas via Genova” (M.A. Di Vierno, L’albero dei Branca ha radici nel Verbano, in ”Verbanus” 21-2000, p. 192)?
Cento e cento ancora sarebbero i casi da elencare, sfuggiti al Boniforti: che pure dobbiam ringraziare per le sue sparute, ingenue note, quali offrono a noi, centocinquanta anni dopo, la possibilità di collazionar le sue righe, e affannarci a tentare di porgere una migliore informazione sul commercio pallanzese al benevolo lettore.
Fonti bibliografiche:
L. Boniforti,
Il Lago Maggiore e Dintorni, Corografia e Guida, Torino e Milano s.d. (ma 1858), p. 128.
M.A. Di Vierno,
L’albero dei Branca ha radici nel Verbano, in ”Verbanus” 21-2000, p. 192 e passim.
- A Cura di:
- [Valerio Cirio]
- e con modifiche e integrazioni di:
- [Gioacchino Civelli]
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Biografia Carlo Alessandro Pisoni
Carlo Alessandro Pisoni (Luino, 1962 - Varese, 2021). Seguendo le orme del padre Pier Giacomo,
dal 1991 al 2017 è stato conservatore, per gentile concessione dei principi Borromeo, dell'Archivio
Borromeo dell'Isola Bella. Appassionato studioso e ricercatore, ha sempre voluto mettere a
disposizione degli altri conoscenze e scoperte, togliendo la polvere dai fatti che riguardano Lago
Maggiore e dintorni; insieme a studiosi e amici, ha riportato alla luce tradizioni, eventi e personaggi
passati dal lago, condividendoli con la sua gente.
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