Treffiume [=Traffiume].- Da Cannobio a Treffiume [=Traffiume], e di qui per entro la valle, corre una bella strada carreggiabile, destinata a raggiungere quella di Valvigezzo, onde abbrevviare il cammino dall’Ossola al Lago Maggiore. Giace questo primo paesello della cannobina [Cannobina] valle in territorio leggermente elevato e coperto di viti e boschi, a mezz’ora di cammino dal capoluogo e sulla manca del fiume, che varcasi su antici ponte, detto di
S. Giovanni Nepomuceno da una statua in pietra che lo protegge all’estremo capo.
Orrido di S. Anna.- A pochi passi in là da Treffiume [=Traffiume] la valle incomincia repentemente a farsi malagevoole e di severo aspetto, ssoprattutto[soprattutto] app0o la chiesuola di S. Anna, dove le pareti delle due opposte montagne talmente si raccostano e si restringono e per poco si combaciano assieme, che , il torrente, non trovando bastevole spazio al corso delle sue acque, fu astretto con lavoro di secoli a nabissarsi un cavernoso letto sul duro macigno. Bella soprammodo e stupenda è però quella scena di natura, così stranamente selvaggia e pittoresca, la quale per fermo non teme il confronto con qualsivoglia più bell’orrido che meriti essere visitato. Il cavaliere Davide Bertoletti ne fece la seguente descrizione: “Una smisurata rupe, forata e lisciata dal lungo roder del fiume, mostra allo scoperto le sue viscere per lo spazio di forse 250 passi. In fondo il fiume entra nell’ingente fenditura con sonora, ma non alta cascata. Di sopra s’incurva sulla vetta un ponte tutto vestito di ellera, di frassini, di tigli, di aceri, di spini e di ciliegi. Accanto al ponte è il santuario di S. Anna con un acuto campanile che si protende nell’onde. Si entra e si naviga in questo baratro sopra una barchetta serbata a tal effetto li presso. L’acqua vi è profonda e buia, né si può con parole ritrarre il contrasto di quelle grigie mura illuminate dal sole e riflesse sul nero specchio dell’acqua, mentre le opposte pareti giacciono fieramente nell’ombra”-
Ora al descritto ponte ne corre vicino e parallelo un nuovo che dà adito all’accennata strada per l’Ossola, e della quale diremo più innanzi. Ed è pur bello, nel medesimo ponte guardando a sinistra, seguitare coll’occhio i tortuosi rigiri che fa la nuovissima strada, inerpicantesi a frequenti risvolte e arcuati valichi sopra torrentelli e burroni, di che ad ogni tratto la rupestre montagna è interrotta con ispaventevoli chine.
Gli altri sopraindicati comuni, all’infuori degli ultimi due, giacciono tutti a dilungo la valle, e si conseguitano a non molta distanza gli uni dagli altri in disameni e poco fertili siti, nell’ordine con cui ci vennero nominati.
Fonti bibliografiche:
L. Boniforti,
Il Lago Maggiore e Dintorni, Corografia e Guida, Torino e Milano s.d. (ma 1858), pp.158-160.
- A Cura di:
- [Valerio Cirio]
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Biografia Carlo Alessandro Pisoni
Carlo Alessandro Pisoni (Luino, 1962 - Varese, 2021). Seguendo le orme del padre Pier Giacomo,
dal 1991 al 2017 è stato conservatore, per gentile concessione dei principi Borromeo, dell'Archivio
Borromeo dell'Isola Bella. Appassionato studioso e ricercatore, ha sempre voluto mettere a
disposizione degli altri conoscenze e scoperte, togliendo la polvere dai fatti che riguardano Lago
Maggiore e dintorni; insieme a studiosi e amici, ha riportato alla luce tradizioni, eventi e personaggi
passati dal lago, condividendoli con la sua gente.
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