STRUMENTI CULTURALI

del Magazzeno Storico Verbanese

Mi Vuraressi, Mama...

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Primo Autore:
Leopoldo Minola
Secondo Autore:
 
Titolo:
Mi Vuraressi, Mama...
Testo Completo:
MI VURARESSI, MAMA…

Puoi essere ormai un uomo fatto, un uomo anziano intento a cercare le rime per trasformare la toponomastica in poesia, ma nel fiume dei tuoi ricordi c’è sempre… la mamma.
E già che si parla di mamma, mentre pubblico questi versi di mio nonno, lasciatemi ringraziare la mia, che da sette anni (da quando cioè ho subito un gravissimo incidente) si occupa di me con amore.


MI VURARESSI, MAMA…

Alura! A guà decida, quajcòss dévum pùùu fàa!
A riva a gh’è trop véent a sa po’ più giùgàa.
La bala, sa po’ mia, in Piazza dal Mercà(1)
Se po’ ‘n la pòrtan via, a rèstum tùc’c’ fregà.
I bij in la Stràa Nòva?! (2) Sùman già naj l’àalt dì,
però, se vùsum pena, fan cura anche da lì.

Pudréssum fàa ‘na cursa fin su a la Stazion
e dopu an resta al téemp par légia la lezion.
Vardum se passa al mèrci, se ‘l tram l’è già rivà,
po’ fuma un pòo cagnara e dopu numa a cà.
A pàssum déent la gésa, num fòo da l’altra pàart,
al vicul di Galìin(3) a tròvum quajvùndàalt.
La stràa dal dutùur Sirtori (4), po’ déent in la Fiùméta (5),
dopu ‘l Ricreatori infilum la scaléta (6).
Da la Maestra Scaglia (7) in la stràa di Prutestàant (8),
po’ passum dal Bambin (9) e sùman già in àalt.
Suta la Feruvia… e déntar in t’al Rodd…
e lì a vùsum pena e fuma un rabelòt.
Dai vill ch’a gh’è lì intùurn a bàjan tùc’c i can
e piàntan giù ‘na féra ch ‘a j séntan a Carsciàn.
Po’, dal Campòn, da cursa, giù giù fin la SVEL (10)
la stràa dadré al Reàal (11)… curuma che l’è bèl!
Ecco al piazzàal di tram (12)! Chissà se gh’è ‘l tramin?!
L’han già purtà in rimessa! Avanti in t’al stradin!(13)
Dopu ‘l prà dal De Paoli (14), l’Asilu (15) e l’Uspedàal (16)
passàa la pesa publica (17), sùman da l’altra pàart.
Al volo… giù in Piazzéta(18)… tra sàalt e scarpùsciòn!
Davanti al Municipi a pizzan i lampiòn.
Da la Sciura Ludja(19) a tirum un pòo ‘l fià,
passàa la stràa dal tram(20) a scàpum tùc’c’ a cà!
A cà… Tùt spùrc, bagnà da storgia, un sèt in t’i calzòn…!
Pensavi in tra da mi: “Chi riva un quaj patòn!”
E la mè Mama: “Varda! Perché ti m’ fée rabiàa?”
Ma tira in t’un cantòn par dàam ‘na scùlatàa.
“No Mama! Pica mia! Pruméti! Vò ingìir più!”
Sum disvegià da culp, la Mama a g’l’era più!

G ‘ho mia dées an! Sessanta l’è un pòo ch’in già sunà!
Sugnavi la me Stresa da tanti e tanti an fa!

Mi vuraressi, Mama… sultàant un mumentìin,
pudée sugnat incura, pudée dàat un basìn!



IO VORREI, MAMMA…

Allora! Dobbiamo decidere, qualcosa dovremo pur fare!
In riva al lago c’è troppo vento e non si può più giocare.
Neppure si può giocare a palla
Piazza del Mercato (1)
se poi ce la portano via, ci restiamo male.
Le biglie alla Strada Nuova?!(2)
Ci siamo già stati l’altro giorno,
però, se appena gridiamo un poco, ci scacciano.
Potremmo fare una corsa fino alla Stazione
e dopo ci resta il tempo per leggere la lezione.
Vediamo se passa il treno-merci, se è arrivato il tram,
poi facciamo un po’ di chiasso e dopo andiamo a casa.
Entriamo in chiesa, usciamo dall’altra parte,
al Vicolo delle Galline(3) incontreremo qualche altro ragazzo.
La strada del dottor Sirtori(4), poi dentro la Fiumetta(5),
dopo il Ricreatorio risaliamo la scaletta (6).
Dalla strada della Maestra Scaglia(7) alla strada dei Protestanti(8),
poi passiamo dalla strada del Bambino (9) e siamo già in alto del paese.
Sotto alla Ferrovia… e dentro nel Roddo…
là potremo gridare e fare un po’ di confusione.

Nelle ville che sono lì intorno abbaiano tutti i cani
e fanno un tal concerto che si sente fino a Carciano.
Poi, dal Campo Sportivo, giù di corsa fino alla SVEL(10)
quindi la strada dietro l’Albergo Reale(11)… correre è bello!
Ecco il Piazzale dei tram (12)! Chissà se c’è il tram piccolo?!
L’hanno già portato in rimessa! Infiliamo il viottolo(13)!
Dopo il prato del De Paoli(14), l’Asilo(15) e l’Ospedale(16)
passato il Peso Pubblico (17), siamo dall’altra parte del paese.
Al volo… giù in Piazzetta (18)… tra salti e sgambetti!
Davanti al Palazzo Comunale si accendono i lampioni.
Dalla Signora Elodia (19) ci riposiamo un pochino,
passata la strada del tram (20) scappiamo tutti a casa.
A casa…
Tutto sporco, bagnato fradicio, uno strappo nei calzoni…!
Pensavo dentro di me: “Mi arriverà uno scapaccione!”
E la mia Mamma: “Guarda! Perché mi fai arrabbiare?”
Mi tira in un angolo per darmi una sculacciata.
Mi sono risvegliato improvvisamente. La Mamma non c’era più!
Non ho più dieci anni! I sessanta son suonati da tempo!
Sognavo la mia Stresa di tanti anni fa!
Io vorrei, Mamma… soltanto per un attimo,
poterti ancora sognare, poterti dare un bacio!



RICHIAMI TOPONOMASTICI


(1) Piazza Cadorna

(2) Via Luigi Bolongaro

(3) Congiunge i due tronchi terminali di Via Cavour dopo la Via Principessa Margherita.

(4) Via Principessa Margherita, comunemente indicata con il nome del medico condotto dottor Giuseppe Sirtori, che vi risedette 25 anni lasciando un ricordo incancellabile per impegno professionale, sensibilità sociale e nobiltà d’animo.

(5) Tratto ora ricoperto dalla Via Canonica. Vi si poteva scendere dalla Via De Amicis saltando da un muretto.

(6) Scaletta di pietra che dal letto della Fiumetta permetteva di risalire alla Via D’Azeglio.

(7) Via D’Azeglio, comunemente indicata con il cognome, da nubile, della Signora Maria Scaglia in Zapelloni che, per molti stresiani, fu per decenni insegnante valente e pazientissima, dispensando sapere e grande bontà.

(8) Via Fratelli Omarini. Vi sorge una chiesa anglicana.

(9) Via Monte Grappa. Da Via Sempione Nord a Via Principe di Piemonte. Vecchia delimitazione tra il Comune di Stresa e quello di Chignolo Verbano.

(10) Sul Viale Duchessa di Genova allo sbocco di Viale Virgilio. Sede di officine ed uffici della Società Verbanese di Elettricità, poi assorbita dall’ENEL.

(11) Via Scotti.

(12) In Via Carducci, antistante la ex rimessa della Ferrovia del Mottarone.

(13) Congiunge Via D’Azeglio con Via De Martini.

(14) Attuale area Piazzale Europa e Palazzo dei Congressi.

(15) Palazzina comunale Liberty in Via De Amicis.

(16) Piazzale dott. Felice Possi.

(17) All’innesto di Via Anna Maria Bolongaro in Via Giacomo Filippo Bolongaro.

(18) Piazzetta San Michele.

(19) Piazzaletto in Via Cavour, a lato della Sede Comunale. Vi sorgeva una minuscola chiesina dedicata a San Giuseppe, accanto all’abitazione di una amata ed anziana maestra, la Signora Elodia, che ne aveva devota cura con grande scrupolo e zelo.

(20) Via Principe Tomaso.
A Cura di:
   [Isa Minola]

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Biografia Carlo Alessandro Pisoni

Carlo Alessandro Pisoni (Luino, 1962 - Varese, 2021). Seguendo le orme del padre Pier Giacomo, dal 1991 al 2017 è stato conservatore, per gentile concessione dei principi Borromeo, dell'Archivio Borromeo dell'Isola Bella. Appassionato studioso e ricercatore, ha sempre voluto mettere a disposizione degli altri conoscenze e scoperte, togliendo la polvere dai fatti che riguardano Lago Maggiore e dintorni; insieme a studiosi e amici, ha riportato alla luce tradizioni, eventi e personaggi passati dal lago, condividendoli con la sua gente.

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