STRUMENTI CULTURALI

del Magazzeno Storico Verbanese

Harmonica Rosa per la musica sefardita di Spagna, fiorisce a Montegrino...

Stagione Musicale Luino 2008
VI Concerto

10 agost
o ore 21.00- Montegrino Valtravaglia
Teatro Sociale




La Rosa

Anna Maria Garriga, voce
Zeno Gabaglio, violoncello
Ermanno Librasi, clarinetto

Musica sefardita

(Comunicato stampa)
Nel mese di agosto la stagione musicale luinese invita il suo pubblico a raggiungere i dintorni di Luino, a cominciare dal comune di Montegrino Valtravaglia. Ad una delle estremità del paese sorge il Teatro Sociale, già proprietà dei conti Biandrà di Reaglie, e sapientemente ristrutturato, ricordato da Piero Chiara nel romanzo ”Il Pretore di Cuvio”.
Qui, alle ore 21 del 10 agosto, notte di San Lorenzo, sarà possibile ascoltare il suggestivo repertorio di musica sefardita dell’ensemble La Rosa e, forse, dopo il concerto, avvistare qualche stella cadente intrattenendosi davanti al Teatro per il rinfresco offerto dalla Pro Loco di Montegrino.
Ingresso Libero
http://stagionemusicale2008.blogspot.com


La Stagione Musicale di Luino è ideata e organizzata da Francesca Galante con il contributo della Comunità Montana Valli del Luinese del Comune di Luino e delle aziende private I.M.F., Assiteca, Banca Popolare Commercio e Industria, Riello di Valsoni, Rettificatrici Ghiringhelli, Italtrasfo, Legnami Marchetti, UNES (Germignaga, Maccagno, Porto Valtravaglia), Francesco Marmino Fotografo, Piante Spertini e Katataiba.


Musica sefardita
A partire del secolo ottavo inizia in Spagna un’epoca fertile e mai ripetuta di scambio fra le tre grandi culture tradizionali che abitavano il suolo della penisola iberica in quel momento: ebraica, cristiana e musulmana.
La regione della Spagna in cui questo fenomeno di scambio e circolazione culturale acquista più importanza è il Sud: l’ attuale Andalusia (o Al-Andalus, in lingua araba), che diventa un vero e proprio faro culturale, con personalità propria, illuminando tutta l’Europa dalle sue capitali più importanti: Granada e Cordoba.
Questo mutuo arricchimento, frutto d’una convivenza pacifica fra queste tre culture millenarie, diede vita ad una raffinata sinergia che abbracciava tutti i campi del sapere: dalle lettere alla filosofia, dalla scienza all’arte…
E’ qui ed ora che nasce la musica sefardita (in ebraico “Sepharad” è il luogo biblico che identifica il territorio iberico, la vecchia “Hispania”), veicolata attraverso la poesia tradizionale trasmessa oralmente in “ladino” (lingua letteraria misto di ebraico e spagnolo..) e di vocazione chiaramente modale con utilizzazione di componenti cromatiche, frutto della influenza arabo-turca.
“La Rosa“, gruppo formato da tre musicisti di origini diverse (Spagna, Italia, Svizzera), vuole ricordare e onorare questo spirito di convivenza, scambio e tolleranza così necessario nella nostra epoca, recuperando e interpretando questo repertorio simbolico in modo libero e creativo. Partendo dalla strumentazione, (combinazione di voce, violoncello e clarinetto) e arrivando fino alla forma, che rimane aperta e viva dato che l’improvvisazione rappresenta un aspetto importante in ognuna delle interpretazioni di queste melodie tradizionali.

Anna Maria Garriga
Studia al conservatorio di Barcellona dove ottiene un diploma di pianoforte, perfezionandosi in seguito con pedagoghi come Monique Déchausées, Alain Motard, Jorg Demus et Maria Curcio.
In questa stessa epoca comincia privatamente degli studi di canto che approfondirà all’Università di Montréal (Canada), laureandosi nel ’95 in interpretazione del canto lirico, per poi perfezionarsi privatamente con Ann Monoyios (a Toronto) e Donna Brown (a Ottawa).
Parallelamente alla sua formazione musicale corsa tre ani di teatro all’Università di Québec a Montréal con Alain Fournier.
Dal ’97 segue una formazione specializzata in musica antica che la porta a lavorare con artisti come Christopher Jackson e Daniel Taylor a Montréal. Di ritorno a Europa nel 2000, continua questa formazione nel conservatorio di musica antica di Tours (Francia), dove si laurea nel 2002, mentre approfondisce l’estetica barocca con Béatrix Cramoix e Robert Expert a Parigi.
Vive in Italia dal ’04, da dove prosegue una formazione sul “Metodo funzionale della voce di Gisela Rohmert” in Germania.
Le sue prime esperienze professionali in Canada la vedono prodursi come solista con diverse formazioni di musica di camera, contemporanea e barocca permettendoli di acquisire un repertorio molto vasto quanto a genere e epoche.. Spesso realizza delle produzioni dove la dimensione teatrale si aggiunge alla forma musicale .
Negli ultimi anni europei, aggiunge la musica medievale al suo repertorio collaborando col gruppo “Venance Fortunat”, con chi registra due dischi.
Altrimenti, con diversi gruppi e direttori si produce in diversi sale e teatri di Francia, Spagna, Italia, Svizzera e Marocco.

Zeno Gabaglio
Diplomato al Conservatorio di Lugano in violoncello con Taisuke Yamashita si è in seguito perfezionato in tecnica interpretativa con Marcio Carneiro all’Académie Tibor Varga di Sion, in musica contemporanea con Vinko Globokar, Mario Ancillotti ed Enzo Porta alla Scuola di Musica di Fiesole, in improvvisazione libera con Walter Fähndrich per il Master della Musikakademie Basel e con David Darling e Martin Schütz. Parallelamente, con una tesi sul tema “musica e formatività”, si è laureato in filosofia presso l’Università degli studi di Firenze sotto la guida del prof. Sergio Givone.
Lasciata alle spalle l’idea del musicista come interprete di segni altrui e integrando con una buona dose di elettronica la propria prassi violoncellistica, si è dedicato negli ultimi anni all’improvvisazione e a composizioni proprie, spesso pensate come sinestetico abbinamento al teatro al cinema, alla poesia, alla fotografia e alla danza.
Ha finora potuto proporre la propria musica in contesti più o meno rilevanti di Svizzera, Italia, Francia, Germania, Belgio, Argentina.

Ermanno Librasi
Clarinettista di formazione classica ( studia,tra gli altri, col M.tro Massimo Teora, primo clarinetto de “I Pomeriggi Musicali” di Milano ) e si dedica successivamente allo studio della musica jazz e del saxofono con Paolo Tomelleri ed Emanuele Cisi.
Nei primi anni ’90 segue la svolta etnica intrapresa da molti artisti che praticano l’improvvisazione come possibile linguaggio di incontro tra culture musicali diverse.
Collabora con diversi gruppi multietnici dedicandosi allo studio di strumenti musicali appartenenti alle tradizioni araba, turca e persiana come zurna, kaval, duduk e ney.
Compone e arrangia il repertorio del gruppo Armonia Mundi sui cd “ Cigana “ ed. Aria – 1998 e “Baladi “ ed. Mingus - 1999.
Insieme al musicista di Teheran Darioush Madani fonda l’Ensemble Karevan che, tra l’altro, accompagnerà lo scrittore Younis Tawfik nelle presentazioni del suo libro “ La Straniera “ ed. Bompiani.
Si esibisce col gruppo tedesco Embryo col quale registra una suite che vede la partecipazione del virtuoso cinese di erh-hu Xizhi Nie.
Con Zakaria Aouna, percussionista di Rabat, crea Sahara Karevan che propone musica arabo-andalusa con danza del ventre.
Nel 2002 conosce Fakhraddin Gafarov, virtuoso di Tar azero e già direttore del Conservatorio Nazionale di Baku, capitale dell’Azerbaijan.
Con lui fonda l’Ensemble Sharg Uldusù ( Stella d’Oriente ) esibendosi in numerosi concerti in Italia e all’estero e incidendo i cd “ Sarevan “ ed. Nuvole in Viaggio – 2004 e
“ Sahara Karevan “ ed. SK – 2005.
Compone ed esegue dal vivo parecchie colonne sonore per film muti restaurati dalla Cineteca Nazionale di Bologna.

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