STRUMENTI CULTURALI

del Magazzeno Storico Verbanese

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Nominativo:
Prinetti, Costantino
Descrizione Personaggio:
Pittore
Luogo e Data di Nascita:
Cannobio,  1825 [...]
Luogo e Data di Morte:
Milano,  1855 mar 13
Testo completo:
PRINETTI COSTANTINO

Nacque in Cannobio e morì da crudele morbo immaturamente rapitoci nella sola età di anni trenta in Milano nel 1855 nel compianto di quanti lo conobbero. Fu riputato uno dei migliori pittori di paesaggio, che vantasse codesta città. Dei suoi meriti artistici, non meno che delle sue virtù religiose, certo a nostri dì non comuni, fece elogio la Gazzetta Ufficiale di Milano n.ri 66 e 103 del detto anno.


Addendum ai dati pubblicati dal De Vit: Costantino Prinetti fu figlio del dottor fisico Giuseppe Francesco e imparentato per parte di madre con la famiglia Pianta, sempre di Cannobio.
Addendum ai dati, tratto da  www.istitutomatteucci.it e da altre fonti:
 

"Studiò a Milano negli anni `40, cogliendo i diversi orientamenti della contemporanea pittura di paesaggio, dalla veduta nordica di G. Canella al paesaggio storico di M. d’Azeglio. A quest`ultimo pare avvicinarsi con La distruzione di Milano-notturno con effetto di luna, presentato all’Esposizione di Torino del 1849 o con Ritorno di Riccardo Cuor di Leone in Inghilterra (Milano, Accademia di Brera). Trasse i motivi delle sue opere dai viaggi in Europa e dalle escursioni sui laghi lombardi e nelle vallate piemontesi (Scena alpestre, Veduta di Lagune, Milano, Pinacoteca Ambrosiana; Battello sul Lago Maggiore, Milano, Accademia di Brera). Nella sua breve carriera espose a Torino (1846, Veduta di Cannobio), a Milano (nel 1851 vi inviò due paesaggi eseguiti per G. Bernasconi e tre commissionatigli dal pittore E. Sala) e a Genova (fra il 1851 e il 1854)".

Il Prinetti, figlio del fu Francesco e di Marianna Pianta, aveva studio a Milano in contrada dell`Olmetto, 3950A; morì di "pneumonite" il 13 marzo 1855, in casa propria, ed ebbe .funerale di seconda classe il giorno seguente 14 marzo; nel registro dei morti dell`anno, per la parrocchia di S. Alessandro figura come "pittore benestante".  

Così ne descrive brevemente la precoce morte il Corriere delle Dame per il 1855:

Rapito alla sua famiglia ed all’arte, in giovane età, Costantino Prinetti ebbe troncata la sua carriera quando appunto incominciava a percorrerla con applauso. Sentimmo stringcrci il cuore davanti alle sue numerose vedute, esposte nella sala nona dell’I.R. Palazzo, a quella in ispecie che rappresenta Edimburgo e sito adiacente, e ch’egli per morte ci lasciava incompiuta.

 

Fonti bibliografiche:

Il Corriere delle Dame, a. LIII, n. 38 (18 set 1855), p. 301; Guida di Milano pel 1855, p. 430. Si noti che il pittore Prinetti risiedeva a pochissima distanza da un altro Prinetti, Giulio, i.r. consigliere, che in quegli anni aveva abitazione in Contrada degli Amedei.

Fonti internet: http://www.istitutomatteucci.it/dizionario-degli-artisti/prinetti-costantino


Fonti Archivistiche:
 
Archivio Parrocchiale di Cannobio, Atti di battesimo 1849, registrazione di battesimo 1849 apr 3 di Maria Anna Rosa Margherita Pianta, padrino Costantino Prinetti di professione pittore, del fu dottor fisico Giuseppe Francesco e madrina la signora Rosa Pianta vedova Prinetti.
 
Archivio Storico Diocesano di Milano, duplicati dei registri dei morti per la Parrocchia di S. Alessandro, Atti 1855, n. 87. Si ringrazia Fabrizio Pagani per la comunicazione dei dati.

 

 

Autore:
[Vincenzo De Vit]
A Cura di:
   [Giuseppe Passera]
e con modifiche e integrazioni di:
   [Gioacchino Civelli]

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Magazzeno Storico Verbanese

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Biografia Carlo Alessandro Pisoni

Carlo Alessandro Pisoni (Luino, 1962 - Varese, 2021). Seguendo le orme del padre Pier Giacomo, dal 1991 al 2017 è stato conservatore, per gentile concessione dei principi Borromeo, dell'Archivio Borromeo dell'Isola Bella. Appassionato studioso e ricercatore, ha sempre voluto mettere a disposizione degli altri conoscenze e scoperte, togliendo la polvere dai fatti che riguardano Lago Maggiore e dintorni; insieme a studiosi e amici, ha riportato alla luce tradizioni, eventi e personaggi passati dal lago, condividendoli con la sua gente.

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