Da Giambattista Ponzone, o Ponzoni, come da altri si scrive, e da Lucia Fossati nacque il nostro Graziano in Arona il giorno 12 marzo dell`anno 1600 (e non 1610, come, certo per errore di stampa, si legge presso il Medoni, l.c. pag. 147). Abbracciò lo stato ecclesiastico e fu da prima sacerdote della congregazione degli Oblati e curato in Milano nella Chiesa di S. Vittore e Quaranta Martiri, e finalmente nel 1629 arciprete di Arona sua patria. Resse questa cura pel corso non interrotto di ventitrè anni cioè fino all’anno 1652, nel quale venne a morte, lasciando di sè tal fama di santità, che anche oggidì la sua memoria è nella benedizione di ognuno. Egli aveva consumata la miglior parte del suo patrimonio in sollievo dei colpiti dalla peste, che ebbe ad infierir grandemente nel 1630, e costituito per testamento erede di quanto gli rimaneva il patrio ospitale della SS. Trinità. Le sue virtù gli procacciarono il titolo di
Venerabile col quale è anche generalmente riconosciuto.
Arona va debitrice a questo zelantissimo e benemerito suo pastore della fondazione di un monastero di Vergini verso l`anno 1645, le quali vestirono da prima l`abito di cappuccine e si stabilirono nella casa paterna di lui rimpetto al
Collegio della Purificazione. Poscia pel concorso principalmente della contessa
Isabella D`Adda Borromeo, considerata anch`essa qual altra fondatrice, si trasferirono l`anno 1647, ad abitare una casa vicina al palazzo Borromeo che si chiamava il
Convento già da pezza soppresso,
1 presso la Chiesa della SS. Trinità e S. Marta, che per mezzo della suddetta Contessa ottennero che fosse loro ceduta dalla confraternita di quel titolo, che la possedeva, e dove anche oggigiorno sussistono, benchè sotto altro titolo, come tra poco vedremo.
Nel presbiterio appunto di questa Chiesa ebbe tumulazione il corpo del Ven. Ponzoni, alla cui memoria fu collocata per cura della medesima Contessa la seguente epigrafe:
GRATIANUM PONZONUM
ARONAE ARCHIPRESBYTERUM ET NATUM
ISABELLA ABDUA
COMITISSA BORROMEA
ET COENOBII FUNDATRIX
HUIC IMPERAVIT LAPIDI
TEGERE ET REFERRE
MEMORANDO
INSIGNEM ILLIUS PIETATEM
QUAM ET COENOBIUM IPSUM
ET CONSIGNATA POSTERIS VENERATIO
TESTATUR
ANNO MDCLII
La Vita del Ponzoni fu scritta dal P. Marcantonio Rolla della Compagnia di Gesù e pubblicata in Nizza l`anno 1679, dalla quale il Miotti ne trasse il compendio, che inserì nella sua Raccolta dei Parrochi Santi (T. IV, pag. 120 e segg.).
(1) Della esistenza in Arona di questo antico convento di S. Bernardino si hanno appena alcune tracce nelle antiche pitture a fresco che ancora si veggono sotto di un portico dell`abitazione, che serve per gli agenti della casa Borromeo, e pel legato già ricordato di Bartolommeo Carrara. Della sua piccolezza convien dire, che non fosse allora che un semplice ospizio per pochi individui. Così scrive il Medoni l.c. pag. 150.
- Autore:
- [Vincenzo De Vit]
- A Cura di:
- [Anna Elena Galli]
- e con modifiche e integrazioni di:
- [Gioacchino Civelli]
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