Non si sa precisamente l`anno della sua nascita, che si può tuttavia fissare circa il 1568. Studiò umane lettere in patria, filosofia in Milano, dove sostenne pubbliche conclusioni, che furono anche stampate e dedicate al co. Giovanni Battista Borromeo signore di Cannobio, e Legge all`università di Pavia, dove fu laureato. Ebbe fama di valente giureconsulto, e di cattedratico insigne; chiamato a professare il diritto civile nell`Ateneo di Torino, vi fu qualche anno dopo colpito da un fulmine, che lo rese cieco.
Abbandonata quella città ritornò in patria, dove giunse al termine dei suoi giorni e fu sepolto nel tumulo che si era apparecchiato nell’antica chiesa di S. Vittore con apposita iscrizione fattasi da sé, e compiuta poi dal fratello
Giovanni Antonio. Gioverà riferirla anche per altre notizie che ci ha serbato di lui:
D O M
IO FRANCISCUS SAXUS CARMENUS
IURIS CONSULTUS
QUI DUM IN TAURINI GYMNASIO IUS CAES
MAGNA CUM LAUDE PROFITERETUR
ADITUMQUE SIBI AD EXIMIOS HONORES
APERIRET
DE CAELO TACTUS DIU INTER MORTUOS
IACUIT
VITAE USU NON PRISTINO VISU RECEPTO
PROFITENDI MUNUS OMISIT
SEPULCHRUM HIC SIBI VIVENS ELEGIT
VIXIT ANNOS LXVIII OBIIT
MDCXXXVI DIE XVI AUGUSTI
PORTUM IAM TENEO SPES ET FORTUNA
VALETE
IO ANTONIUS COHORTIS CANNOBINAE DUCTOR
FRATRI AMATISSIMO ET SIBI POSUIT
ANNO SAL HUMANAE MDCXXXVII1
Nella riedificazione della chiesa di S. Vittore questa lapide fu rimossa dal suo luogo: ora giace nella casa del sig. Giovanni Carmine, maestro comunale. Sotto l`epigrafe nel marmo stesso è scolpito lo stemma visconteo, per privilegio degli stessi Visconti conseguito dalla sua famiglia, però senza il bambino.
Le opere, che di lui riumasero manoscritte, furono registrate dall`Argelati (pag. 321). Qui aggiungerò, che l`originale della sua Informatione storica di Cannobio già nota, esiste nella libreria Molli in Borgomanero.
L`Argelati racconta che essa fu scritta l`anno 16002 e che n`esiste una copia nella biblioteca dei monaci cisterciensi in Milano. Se è certa questa data, si dee dire, che fu scritta da lui in età ancor giovanile. Inoltre scrisse l`Istoria del Lago della Repubblica di Canobio, il cui ms., segue a dire lo stesso, esiste presso il p. Giuseppe da Canobio cappuccino nel convento di Cannobio stesso3, e che secondo il Picinelli n`esisteva copia anche presso di G.B. Bianchini. Di più scrisse L`Istoria del miracolo della pietà di Cannobio, che il medesimo Argelati afferma di non aver veduta, ma che testimoni degni di fede gli assicurarono che fu stampata. Finalmente questo stesso nelle aggiunte fatte alla sua opera (pag. 1970) registra di lui un Consilium iuridicum pro resolutione motivi etc. che fu stampato in Milano nel 1611.
1 Convien dire che l`iscrizione primitiva sia stata da poi così modificata, poiché l`Argelati (pag. 321), ne riporta un’altra alquanto diversa, tolta dalle schede del Valerio, che è la seguente:
D O M
IO FRANCISCUS SAXUS CARMENUS I C
MEDIOLANENSIS
QUI DUM IN TAURINENSI GYMNASIO
IUS CIVILE SUMMA CUM LAUDE PROFITERETUR
ADITUMQUE SIBI AD EXIMIOS HONORES
APERIRET
DE COELO TACTUS
UNO ET EODEM TEMPORE
VITAM ET MORTEM EXPERTUS EST
VITAE RESTITUTUS
OCULORUM ACIE DESTITUTUS
PROFITENDI MUNUS OMISIT
FULMEN MORTIS INEVITABILE
PRAE OCULIS HABENS
HOC SEPULCHRUM VIVENS
SEXAGENARIO MINOR
SIBI P
Da questo epitaffio, che si suppone scritto dieci anni prima del precedente, e alquanti anni dopo la sua disgrazia, si può argomentare ch`ei sia stato colpito dal fulmine, intorno all’anno 1618, che sarebbe stato il quinquagesimo della sua età, nell`epoca più bella della sua carriera, quale ci viene da lui stesso indicata.
2 Ha però delle date posteriori: sicché sembra che abbia poi continuato ad aggiungere qualche altra notizia.
3 Niuna notizia ho potuto sinora trovare di questo p. Giuseppe da Cannobio, come né anco dell`Istoria del Lago della Repubblica di Cannobio del nostro Del Sasso, la cui perdita è certamente grave per questo borgo, poiché in essa dovette senza dubbio descrivere minutamente i fatti occorsi durante quel periodo di tempo. È anche notevole l’appellazione di Lago della Repubblica di Cannobio data a quella portione di esso, ch`era dominata allora da esso borgo.
- Autore:
- [Vincenzo De Vit]
- A Cura di:
- [Anna Elena Galli]
- e con modifiche e integrazioni di:
- [Gioacchino Civelli]
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Biografia Carlo Alessandro Pisoni
Carlo Alessandro Pisoni (Luino, 1962 - Varese, 2021). Seguendo le orme del padre Pier Giacomo,
dal 1991 al 2017 è stato conservatore, per gentile concessione dei principi Borromeo, dell'Archivio
Borromeo dell'Isola Bella. Appassionato studioso e ricercatore, ha sempre voluto mettere a
disposizione degli altri conoscenze e scoperte, togliendo la polvere dai fatti che riguardano Lago
Maggiore e dintorni; insieme a studiosi e amici, ha riportato alla luce tradizioni, eventi e personaggi
passati dal lago, condividendoli con la sua gente.
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