STRUMENTI CULTURALI

del Magazzeno Storico Verbanese

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Nominativo:
Rodi, Giovanni Luigi
Descrizione Personaggio:
Frutticultore e commerciante a Lesa
Luogo e Data di Nascita:
Lesa,  1858 set 17
Luogo e Data di Morte:
Lesa,  1931 lug
Testo completo:
Figlio di Agostino (”Güstinon”, + 1902) e di Anastasia Tadini (di Luigi, +1907).
Abitava in contrada ”America” (sulla via del Sempione fuori del vecchio borgo di Lesa, verso Solcio); era frutticultore e stimato lavoratore di grandi capacità; possedeva molto terreno nella campagna di Lesa, dove dava da lavorare nelle sue terre alle donne provenienti dai paesi di collina. Essendo uomo attivo e instancabile, coltivava, campo per campo, le sue piantagioni di pesche e frutta (il territorio di Lesa allora era famoso per la frutta con nocciolo, specialmente per le sue pesche!).
Era orgoglioso di poter disboscare nuovi terreni e di farli fruttare, da vero artista nel mettere a dimora ed innestare le piante fruttifere: si dice che una volta nel proprio giardino innestò tre qualità diverse - ciliegie, albicocche e pesche - su un unico portainnesto... di prugno!
Sovente si recava in viaggio d`affari nell`Italia Settentrionale, in Svizzera, e perfino, una volta, si recò per un paio di mesi in Serbia.
Circa nel 1881 sposò in primo matrimonio Adelaide Lanzetti (di Comnago, nata nel 1858, figlia di Felice Maria Lanzetti: vedasi al riguardo la scheda biografica). In undici anni la giovane donna partorì 9 figli, di cui 4 raggiunsero l`età adulta: Agostino (1882 - 1927), Felice (1884 - 1950, vedasi scheda biografica), Luigi (1887 - 1949, vedasi scheda biografica), e Luigia (1888 - 1950). Adelaide morì nel 1893 a 35 anni, pochi mesi dopo il nono parto.
In seconde nozze, Giovanni Luigi sposò (circa nel 1895) Cattarina Genova, oriunda di Nebbiuno (1871-1922). I figli di primo letto, non sentendosi ben accetti dalla seconda moglie, vissero gran parte del tempo presso la loro zia Martina (maestra di Comnago, sorella della defunta madre, vedasi scheda biografica), più che dal padre a Lesa. Dal secondo matrimonio ”Pà Vaning” (come fu chiamato) ebbe 5 figli: Adelaide Angela Laura (1896 - 1987), Roberto Luigi (1897 - 1960), Maria Ernesta (1900 - 1983), Elvira (1904 - 1972) ed Annunciata (1906 - 1957).
Dai documenti risulta che Roberto Rodi frequentò il collegio - probabilmente la scuola commerciale - dai padri a Svitto (oltre Gottardo nella Svizzera centrale), ed il figlio Felice le classi elementari a Einsiedeln (anche nel cantone di Svitto); prova che ”Pa`Vaning” era orgoglioso e molto attento alla buona educazione, nonché alla formazione dei figli maschi.
”Pà Vaning” era uomo severo, persino rigido, nell`educazione dei figli; aveva un carattere difficile. Verso i suoi quattro figli maschi era duro e richiedeva loro impegno e serietà. Teneva in poco o in nessun conto le attività culturali: ma in questo suppliva la matrigna Cattarina Genova, che gli dava qualche volta l`occasione al giovane Agostino di suonare il violino in segreto.
Pà Vaning non sopportava motti spiritosi e scherzi, neanche da parte dei suoi nipoti. Eppure, lui stesso aveva la sua ”bella voglia” ed il piacere di punzecchiare e provocare gli altri: trattava i suoi figli come quegli uccelli che ad un certo momento spingono fuori dal nido la loro prole per costringerli a volare via.

(”Pà Vaning” era il bisnonno di chi scrive)




Fonti archivistiche:
Tradizione orale della famiglia.
Racconti delle signore Ornato, di Lesa, che si ringraziano per la gentilezza.
Vari documenti (fotografie, lettere, atti giuridici, ecc) della Raccolta Documentale Kaelin.
Libri Parrocchiali di Lesa.

Autore:
[Mario Kaelin]
e con modifiche e integrazioni di:
   [Anna Elena Galli]

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Magazzeno Storico Verbanese

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Biografia Carlo Alessandro Pisoni

Carlo Alessandro Pisoni (Luino, 1962 - Varese, 2021). Seguendo le orme del padre Pier Giacomo, dal 1991 al 2017 è stato conservatore, per gentile concessione dei principi Borromeo, dell'Archivio Borromeo dell'Isola Bella. Appassionato studioso e ricercatore, ha sempre voluto mettere a disposizione degli altri conoscenze e scoperte, togliendo la polvere dai fatti che riguardano Lago Maggiore e dintorni; insieme a studiosi e amici, ha riportato alla luce tradizioni, eventi e personaggi passati dal lago, condividendoli con la sua gente.

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