STRUMENTI CULTURALI

del Magazzeno Storico Verbanese

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Nominativo:
Papi, Bartolomeo
Descrizione Personaggio:
Commerciante, fondatore dell`omonimo Collegio
Luogo e Data di Nascita:
Ascona,  saeculo ineunte XVI [...]
Luogo e Data di Morte:
Roma,  paulo post 1580 [...]
Testo completo:
Nacque in Ascona, ma se ne ignora l`anno preciso. Si portò in Roma da giovanetto per attendere al commercio, e quivi dimorò quasi sempre. Acquistò colla sua industria ed onesti guadagni molte ricchezze, delle quali volle disporre a favor della patria con suo testamento fatto in Roma stessa l`anno 1580, nel quale pare che anco sia morto. Ne dee tacersi che per le sue benemerenze anche in vita fu onorato dal sommo Pontefice dei titolo di Cavaliere.
Il Canton Ticino era ancora in quell`epoca travagliato non poco dall`eresia de` nuovi Riformatori. Volgeva egli dunque nell`animo di fondare in Ascolta sua patria un Collegio, che dovesse servire quale un presidio e propugnacolo contro i medesimi, coll`educare la gioventù nei sani principii della morale non meno che nelle lettere e nelle Scienze, quelli in particolare maniera, che si sarebbero dedicali al sacerdozio; ed a questo ebbe mira nel testamento suddetto, costituendone esecutori lo stesso sommo Pontefice Gregorio XIII e i di lui successori.
In forza di questo due anni dopo S. Carlo Borromeo fu con Breve pontificio del 1585 deputato alla fondazione del detto Collegio ed alla sua amministrazione. Se ne incominciò quindi tosto la fabbrica secondo il disegno del celebre architetto Pellegrino Pellegrini.
Siccome però si andava in essa alquanto a rilento un altro benemerito Asconese, del quale non si ricorda il nome, forse perchè volle egli stesso, che si tenesse occulto, bramoso di vederla presto compiuta, aggiunse morendo la somma di due mila zecchini, coi quali fu in breve tempo portata al suo termine.
S. Carlo quattro soli giorni innanzi alla sua morte lo eresse formalmente e con grande solennità sotto il titolo di S. Maria della Misericordia (1).
Sono notevoli le parole, che diresse nella omelia, che tenne in tale occasione, in lode del popolo di Ascona, siccome quello, che poneva gran diligenza nell`educar sanamente i propri figli:
Ad vestram sane, disse il Santo, spiritualem consolationem hoc dicame: iam a multis annis ad nos pervenit studium vestrum, quod in bonis perquirendis magistris semper adhibuistis, ad erudiendam iuventutem, et quam in hoc fueritis solliciti, vel a longe, etiam Mediolano, filios suos nonnulli ad vos transmiserunt, ut a vobis edocerentur (Vedi Opere di S. Carlo, Milano, 1747, P. 1, pag. 236).
I Prefetti del Collegio alcuni anni dopo a segno di gratitudine e a perenne memoria di un tanto benefattore, gl`innalzarono una statua nello stesso Collegio, nella base della quale fecero scolpire la seguente iscrizione:

BARTHOLOMEO PAPIO ASCONENSI
QVI ROMAE DEGENS COLLEGIVM HOC
DE SUIS FORTUNAE BONIS HONESTE AUCTIS
AD AEDIFICANDUM TESTAMENTO MANDAVIT
ANNUOQVE PROVENTU AD STUDIOSAM UIVENTUTEM
ALENDAM ET INSTITUENDAM – LOCVPLETAVIT
MONUMENTUM HOC
AD BENEFICENTISSIMI VIRI - MEMORIAM
PRAEFECT COLLEGII
MDCIII

Dopo S. Carlo furono deputati amministratori di esso Collegio monsignor Cesare Speciano vescovo di Novara, indi per ordine il Cardinal Cusano, il card. Piatti ed il card. Federico Borromeo, arcivescovi di Milano. Quest`ultimo nel 1620 compose e pubblicò anche le Regole e Costituzioni, colle quali quel Collegio fu sempre amministrato sino ai nostri giorni (2), cioè sino all`anno 1852, nel quale essendo stato secolarizzato, venne ognora più decadendo dal suo antico splendore, come è noto ad ognuno (3).
Uscirono da questo Collegio parecchi distinti personaggi, tra i quali sono da ricordarsi il card. Giacomo Antonio Morigia di Frino sul nostro Verbano, Agostino Maria Neuroni di Lugano, vescovo di Como, il Luvini pure di Lugano, vescovo di Pesaro, e l`uno e l`altro dell`ordine dei Cappuccini, Giandomenico Rossi di Brissago, del quale terrò discorso qui appresso, il co. Alessandro Ottolini di Milano, e più recentemente l`avv. Boggio, che perì miseramente nelle acque di Lissa. Tra quelli poi, che insegnarono in questo Collegio meritano particolare menzione un Giambattista Castelnuovo, poi Vescovo di Como, d. Siro, arciprete di Como e il celebre letterato ab. Manara milanese.


(1) Si ha dal Ballarini , I.c. pag. 227, che presso detta Chiesa, ch`ei chiama semplicemente S. Maria, esisteva anche un convento di religiosi di S. Francesco, detti Conventuali.
(2) Vedi il Rivola, Vita del card. Federico Borromeo, Milano, 1656, in 4, e l`Oldelli 1. c. - I fondi di questo Collegio sono in Roma e il reddito loro viene anche oggidì impiegato nel mantenimento di varii chierici nei due seminari di Como. Coloro poi degli alunni, che non intendono di avviarsi per la carriera ecclesiastica, compiuto il corso filosofico, rilevano un sussidio per frequentare le scuole di una qualche università.
(3) Sulle vicende di questo Collegio nello scorso secolo, rispetto alla sua amministrazione, si possono anche vedere l`Apologia in risposta ad un libro intitolato: Lettera di Ragguaglio di un Asconese ad un suo compatriota ecc. nel 1777, stampata l`anno seguente 1778 in 4, senza nome di luogo e di Autore.

Autore:
[Vincenzo De Vit]
A Cura di:
   [Anna Elena Galli]

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Biografia Carlo Alessandro Pisoni

Carlo Alessandro Pisoni (Luino, 1962 - Varese, 2021). Seguendo le orme del padre Pier Giacomo, dal 1991 al 2017 è stato conservatore, per gentile concessione dei principi Borromeo, dell'Archivio Borromeo dell'Isola Bella. Appassionato studioso e ricercatore, ha sempre voluto mettere a disposizione degli altri conoscenze e scoperte, togliendo la polvere dai fatti che riguardano Lago Maggiore e dintorni; insieme a studiosi e amici, ha riportato alla luce tradizioni, eventi e personaggi passati dal lago, condividendoli con la sua gente.

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