STRUMENTI CULTURALI

del Magazzeno Storico Verbanese

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Nominativo:
Piccardi, Giovanni
Descrizione Personaggio:
Medico
Luogo e Data di Nascita:
Armio,  1807 nov 22
Luogo e Data di Morte:
Como,  circa 1871 [...]
Testo completo:
Figlio di Antonio, cuoco emigrante stagionale, e Veronica Sartori.
Rimasto orfano di padre all`età di due anni, venne cresciuto dalla zia Giovita Saredi, moglie di Giovanni Maria Boscetti, facoltoso impresario edile di Graglio incaricato dal Governo inglese della ricostruzione di Gibilterra dopo l`assedio del 1779-80.
Nel 1823, sedicenne, raggiunse lo zio a Gibilterra, qui si fece apprezzare dal dottor Roman Amel che convinse il Boscetti a pagare gli studi in medicina al nipote.
Iscrittosi a Pavia, si laureò il 15 giugno 1834. Da principio ottenne la condotta di Paullo (LO) - paese da cui scappò durante una epidemia di colera - poi quella di Armio.
In cerca di fortuna soggiornò brevemente a Costantinopoli, a Parigi, infine giunse a Milano dove si perfezionò nella pratica medica all`ospedale Fatebenefratelli diretto dal dottor Gola (1843-44).
Sposatosi con Clelia Cantova (1840), cugina di Maria Bolongaro, nel 1847 ottenne la condotta di Stresa: uno stipendio di mille franchi annui più l`allogio.
Dopo la morte della Bolongaro, avvenuta nel 1848, a causa dell`eredità della nobildonna entrò in forte contrasto con i padri rosminiani (Antonio Rosmini compreso), da lui accusati, in due opuscoletti editi a Torino tra il 1850 e il 1851, di pensare solamente ad accumulare sostanze.
Condannato a tre anni di reclusione per aver falsificato una nota spese, presentata al rosminiano padre Branzini, fuggì a Indemini in Canton Ticino, ma non vi restò molto tempo: a causa di una illegitima paternità fu costretto a far ritorno in Piemonte dove fu associato alle carceri di Pallanza.
Scontata una pena di 39 mesi, rimesso in libertà ottenne la condotta a Intra, subissato dai debiti si portò a Maccagno Superiore alla ricerca di protezione tra i suoi amici d`infanzia.
Implicato in un ennesimo processo per querela promossa dall`avv. Poiasina, se ne perdono le tracce. Una nota degli editori ad una lettera del Rosmini al marchese Arconati ci informa che morì in prigione a Como.


Bibliografia
Sergio Baroli - Giorgio Margarini, Giovanni Piccardi. Medico di provincia tra pratica innovativa e disavventure giudiziarie, in Medici e Medicina nell`età del Risorgimento sul Lago Maggiore, Alberti Libraio Editore, Verbania 2004, pagg. 41-62
Giovanni Piccardi, I gesuiti rosminiani. Prime parole di G.P., Stamperia sociale degli artisti, Torino 1850.
Giovanni Piccardi, Ubbidienza cieca. Massime cavate testualmente dalle Regole rosminiane, Zecchi e Bona, Torino 1851
Giovanni Piccardi, Risposta di G.P. alla lettera dell`abbate Branzini, Zecchi e Bona, Torino 1851
Giovanni Piccardi, Seconda risposta di G.P. alla lettera dell`abbate Branzini, Zecchi e Bona, Torino 1851.
Giovanni Piccardi, La mia difesa di G.P., s.n.e., 1852.
Giovanni Piccardi, Sentenza del Magistrato d`Appello di Casale contro il dottore G.P. con osservazioni del medesimo, Unione Tipografico Editrice, Torino 1855.
Giovanni Piccardi, Della falsità in private scritture nulle o inefficaci e della ritrattazione dell`uso de` documenti impugnati di falso. Ragionamento a difesa del dottore G.P. nella causa di falsità discussa avanti il Magistrato di Cassazione nelle udienze del 26 febbraio, 1 e 2 marzo 1855, Unione Tipografico Editrice, Torino 1855.

Per le pubblicazioni di carattere scientifico si rimanda alla sezione Volumina

Autore:
[Leonardo Parachini]

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Magazzeno Storico Verbanese

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Biografia Carlo Alessandro Pisoni

Carlo Alessandro Pisoni (Luino, 1962 - Varese, 2021). Seguendo le orme del padre Pier Giacomo, dal 1991 al 2017 è stato conservatore, per gentile concessione dei principi Borromeo, dell'Archivio Borromeo dell'Isola Bella. Appassionato studioso e ricercatore, ha sempre voluto mettere a disposizione degli altri conoscenze e scoperte, togliendo la polvere dai fatti che riguardano Lago Maggiore e dintorni; insieme a studiosi e amici, ha riportato alla luce tradizioni, eventi e personaggi passati dal lago, condividendoli con la sua gente.

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