Pittore, di Montegrino Valtravaglia.
Visse ed operò a cavallo tra Quattrocento e Cinquecento; l`opera più antica da lui firmata è del 1488, mentre l`ultima è datata 1522. Non restano di lui notizie biografiche, ma solo tracce pittoriche in varie località del Varesotto.
La prima opera di Guglielmo si trova nell`oratorio di San Martino a Montegrino; è un ritratto a mezzo busto di San Bernardino, recante la firma dell`artista [si veda in calce al presente testo, a fig. 3:
Montegrino, oratorio di San Martino: San Bernardino]. Nella chiesa di San Biagio a Voldomino si trova un affresco della Madonna di Loreto, datato 1503, raffigurante la Vergine seduta su un baldacchino trasportato da angeli. Del 29 agosto 1517 è la rappresentazione della Madonna col Bambino nella chiesa dedicata alla Madonna della Neve a Ligurno, parte di un affresco di dimensioni maggiori [vedasi a fig. 1:
Ligurno, chiesa della Madonna della Neve: Madonna col Bambino].
Sempre di Guglielmo sono gli affreschi della chiesa di San Giorgio a Brissago (lo testimonia il contratto tra il pittore e la comunità brissaghese per la realizzazione del ciclo pittorico della chiesa, datato 2 gennaio 1522, reperito dalla studiosa Janice Shell). ll nostro artista realizzò anche gli affreschi della chiesa - oggi non più esistente - di San Donnino a Roggiano; la Shell ha ritrovato, infatti, anche in questo caso il contratto tra committenti ed esecutori, risalente al 1520. [si veda a fig. 2:
Brissago, chiesa di S. Giorgio: Crocifissione]
Un critico, il Tettamanti, gli attribuisce anche il ciclo pittorico della collegiata di San Vittore a Brezzo di Bedero, risalente all`inizio del Cinquecento, senza che però si possano sciogliere tutti i dubbi legati a questa attribuzione. Sempre lo stesso critico lega al nome di Guglielmo la Crocefissione della chiesa del Carmine di Luino, originariamente collocata nel convento ed in seguito strappata.
La consuetudine di firmare e datare gli affreschi da parte di Guglielmo da Montegrino ne fa uno degli artisti che si distinguono dal novero dei pittori del suo tempo e prova la fama di cui egli godette nel suo tempo. Lo stile dell`artista è caratterizzato da una vena espressionistica, che tende spesso a sconfinare nel grottesco, evidente nella descrizione di volti e corpi; altrettanto inconfondibile è la tendenza ad inserire, con soluzioni di volta in volta diverse, lo scritto nella sua opera, con cartelli, cartigli e scritte d`ogni genere. Le scritte di cui parliamo sono, naturalmente, in latino e vergate con grafia gotica. Evidente, soprattutto, nella chiesa di San Giorgio a Brissago, le influenze del mondo nordico e la tendenza dell`artista ad inserire nelle sue raffigurazioni opere tocchi popolareschi.
Qualora fosse possibile attribuire con certezza a Guglielmo il ciclo pittorico della collegiata di Brezzo di Bedero, il rilievo del nostro pittore nel panorama della pittura quattro-cinquecentesca aumenterebbe decisamente.
Fonti bibliografiche:
P. VIOTTO,
Guglielmo da Montegrino e la pittura ad affresco in Valtravaglia tra Quattrocento e Cinquecento, in «Loci Travaliae», V (1996), pp. 25-55.
Referenze fotografiche:
La fotografia della Madonna col Bambino (Ligurno) e dell`affresco nella chiesa di San Giorgio a Brissago sono tratte dall`articolo di P. Viotto in bibliografia; l`immagine di San Bernardino è di
Carlo Parini.