STRUMENTI CULTURALI

del Magazzeno Storico Verbanese

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Nominativo:
Guidini, Augusto
Descrizione Personaggio:
Architetto ticinese
Luogo e Data di Nascita:
Barbengo,  1853 mag 01
Luogo e Data di Morte:
Milano,  1928 dic 25
Testo completo:
Architetto ticinese, nacque a Barbengo il primo maggio 1853 e morì a Milano giorno di Natale del 1928, fu figlio di Pietro, pittore e decoratore, e di Cesira Crespi; operò nel periodo storico-artistico condizionato dall`Eclettismo e dal Liberty.
Frequentò la scuola di disegno a Mendrisio. Viaggiò in Italia, Medio Oriente e Grecia; stabilitosi poi nel 1875 a Milano, studiò come architetto con Giuseppe Mengoni, con cui collaborò nel progetto della galleria Vittorio Emanuele II.
Sul Verbano il nome dell`architetto ticinese è legato specialmente a quello di Villa Ducale di Stresa, già di proprietà dei Bolongaro e di Rosmini. Villa Ducale, dopo la morte del religioso roveretano, fu acquistata dalla duchessa Elisabetta di Sassonia, madre della regina Margherita, che fece della dimora verbanese la sua residenza estiva. Sotto la direzione del Guidini furono sistemati alcuni locali interni, aggiunto il piano mansardato e organizzato il parco. Vicino alla villa sempre su disegno dell`architetto ticinese fu realizzata una palazzina per il duca Tommaso di Savoia, figlio di Elisabetta di Sassonia, in stile neogotico, ora purtroppo pesantemente rimaneggiata.
Un`altra villa realizzata dal Guidini sul lago Maggiore è Villa Taranto. La villa fu costruita nel 1875 per volere del conte Orsetti e presenta un progetto massiccio e monumentale con riferimenti neo rinascimentali di chiaro sapore eclettico. La villa fu acquistata nel 1931 dal capitano britannico Mc Eacharn che diede avvio ad un imponente giardino fra i più importanti del Verbano.
A Pallanza per intervento del Guidini sorse verso la fine dell`Ottocento anche villa Ashburner di sapore eclettico, con citazioni neogotiche. La villa è caratterizzata inoltre dall`uso della pietra con la tecnica ”a scagliola”, tanto che ora essa è conosciuta appunto come ”Villa Scagliola”.
Sempre sul Verbano il Guidini fu attivo anche in costruzioni che a ragione si possono dire di minor impegno: tra esse la villetta che Nicola Della Casa (1849 nov 11 - 1894 feb 28), imprenditore svizzero attivo nel campo della estrazione e lavorazione dei graniti si fece realizzare a Baveno, e un villino per il conte Orsetti a Caprezzo.
Il Guidini ebbe però una attività professionale che vide varie altre realizzazioni, verbanesi e non: un asilo a Locarno, numerosi palazzi a Milano, e alberghi in Lombardia e nel Canton Ticino, campi di tiro a segno a Lugano e Roma.
Nel 1883, nell’ambito di una fra le periodiche feste di Tiro federale, il Guidini realizzò due “impianti”, la «Cantina della Festa» e il «Tempio dei Premi»; dell’opera dell’architetto restano due «splendide tavole litografate» riprese dai progetti eseguiti di pugno dal Guidini.(1)
In linea con quanto fatto per la lunga e sperimentata tradizione del tiro federale, in patria, il Guidini progettò gli edifici del tiro a segno nazionale alla Farnesina di Roma (1890), tra Porta Angelica, Cerchia del Vaticano e Ponte Milvio, famosi al punto che perfino la «Ilustracion Espanola Americana» ne riportava l’ottima struttura escogitata dall’architetto e ingegnere elvetico.
Nel villaggio natale di Barbengo Augusto Guidini comprò casa dando nome sia all`edificio - Casa Guidini appunto - che alla Piazza antistante. Dopo aver conseguito la proprietà e aver condotto varie modifiche (tra cui le affrescature dei soffitti) vi elesse residenza. L’edificio prende le mosse da una casa tardo-neoclassica edificata da Giovanni Battista Ramelli alla metà del secolo XIX, a cui furono aggiunti un corpo con finestre ogivali del 1851 e un`ala che da sul giardino, a propria volta arricchita con elementi decorativi neogotici. Quest’ultima fu aggiunta nel 1891 circa dal Guidini, che edificò anche una torre eclettica.
Come molti suoi illustri colleghi, il Guidini non disdegnò l’arte funeraria. Egli progettò l’edicola monumentale della famiglia Caccia opera del 1884, nel cimitero di Morcote; nel Cimitero di Ligornetto Guidini pose mano (1893) al monumento funebre a Vincenzo Vela, realizzato in marmo di Carrara ma eseguito da allievi dell’architetto.
Due anni dopo, il 3 novembre 1895, in Piazza Cairoli a Milano viene inaugurato da un discorso di Felice Cavallotti il monumento a Garibaldi opera di Ettore Ximenes e con la progettazione di Augusto Guidini; nel 1906 il Guidini realizzava il padiglione nazionale svizzero per l’esposizione di Milano: «Le gracieux pavillon de la Suisse, dit un journal italien, bâti sur les plan de l’architecte Guidini dans le style suisse si élégamment rustique encadré de verdure» aveva però suscitato qualche critica circa le disposizioni interne degli “stand”.
Si conoscono poi interventi del Guidini nella ristrutturazione della Cattedrale di San Lorenzo a Lugano (anni 1905-1910):
«Nel 1906 gli architetti Augusto Guidini e Otto Maraini furono incaricati del restauro globale dell’edificio, conclusosi nel 1910. Il proposito dei progettisti era quello di ”ridurre la cattedrale come era in origine”, volevano cioè ridarle un’unità stilistica e formale secondo uno stile prescelto, quello romanico, conservando però la facciata rinascimentale, la cappella della Madonna delle Grazie e le cappelle seicentesche, tutte opere di grandissimo valore. Il primo progetto prevedeva di conseguenza l’abbattimento di tutte le volte a crociera e la riduzione a pieno centro delle arcate. A seguito delle osservazioni fatte dagli organi di vigilanza cantonali e federali, tale proposito fu però considerevolmente ridimensionato. Il Guidini sostituì solamente la volta a botte cinquecentesca della prima campata con una nuova volta a crociera rampante, e ridusse a tutto sesto alcuni arconi laterali della navata centrale».
Testimonia questa attività del Guidini la ricerca poi apparsa a sua firma con il titolo di «La Svizzera italiana nell`arte e nella natura. La Cattedrale di San Lorenzo in Lugano», Lugano 1915, 52 pagine illustrate da 16 tavole fuor di testo, per la Società Ticinese per la Conservazione delle Bellezze Naturali ed Artistiche, 1915 fascicolo 6.
A Lugano il Guidini operò anche erigendo il Liceo Cantonale: «istituto che non è soltanto una scuola, ma un faro di cultura per la comunità civile luganese». L’attuale edificio liceale luganese, sorto tra il 1902 e il 1904, come opera dell’architetto in collaborazione con il collega Otto Maraini «fu chiamato fin dai suoi inizi “Palazzo degli studi”»; inoltre, il Guidini si cimentò nell’ampliamento dell’Hôtel Splendid, sempre a Lugano.
Dalle carte conservate nella Biblioteca Negri Da Oleggio emerge poi l’attività di urbanista del Guidini, che a Milano si cimenta tra 1900 e 1909 in un progetto di realizzazione del nuovo quartiere meridionale adiacente alla piazza Duomo.(2) L`attività non finì con Milano: a seguito del terremoto di Messina, il Guidini, fortemente impressionato dalla triste sorte della città, propose nel 1910 un piano urbanistico dalle caratteristiche abbastanza personali: l`idea del piano fu per il Guidini ”lo scioglimento di un voto”, «essendo fortemente colpito dalla sorte della città dove era presente nel periodo seguente al sisma». Così scrisse nell`introduzione al piano: «Lo studio di un Piano Regolatore della città di Messina conquistò l’animo mio sin dai giorni luttuosi dei primi provvedimenti; e nelle dolorose impressioni di quelle ore tragiche, al cospetto delle monumentali e fumiganti rovine, e di quell’ampia e desolata distesa di macerie…». Il Guidini «elaborò un piano regolatore che univa classicismo monumentale e armonia con le caratteristiche mediterranee del sito». Esaminando lo stato di fatto di quanto restava della famosa ”Palazzata”, la trovava «né difettosa, né inadatta, può essere considerata la sua antica e principale zona d’impianto, e le nuove di necessaria espansione: consistendo principalmente il problema, ed il conseguimento della sicurezza e della resistenza di un organismo architettonico, nella buona costruzione, nell’adatto impianto e nella solidità e collegamento della massa edilizia […]»; si finì poi però per preferire un altro piano e progetto, e la totale distruzione di quanto restava dell`assetto storico della bella struttura.

Si conosce inoltre la militanza del Guidini a favore della approvazione del disegno di legge sulla cremazione facoltativa, discusso con «violenta polemica nella sessione granconsigliare del 14 novembre 1902. Favorevolmente vi presero parte gli On. Alfredo Pioda, relatore, e l’arch. Augusto Guidini, il quale illustrò con dovizia di particolari l’intero argomento, occupando ben quaranta pagine dei verbali di quella sessione».

Poco conosciuta, e da approfondire, è la parentesi argentina del Guidini, che risiedette a Montevideo tra 1910 e 1913, esplicandovi attività di costruttore e progettista. In effetti, da ricerche effettuate, è stato ritrovato un quadro posseduto dal Guidini, poi in vendita in Uruguay, sul retro del quale compaiono simultaneamente le due etichette «Comm. Augusto Guidini Architetto – 6 via Bagutta» e «Bazar Maveroff – Calle Sarandì - Montevideo». Durante la parentesi uruguaiana Augusto Guidini ebbe anche a scrivere ed elaborare teorie personali sulla regolamentazione del territorio, e delle leggi che dovevano osservarsi per l’espropriazione nei casi di intrapresa di piani regolatori; resta del architetto il contributo «El porvenir de Montevideo. La ley de expropiación, el plano regulador y la acción privada», Montevideo 1913. Rientrato in Italia, il Guidini mantenne la propria attività professionale, spegnendosi a Milano il giorno di Natale del 1928.



Note:
(1) Giorgio Ghiringhelli, Bruno Weber, Il Ticino nelle vecchie stampe, Edizioni Casagrande, 2003, p. 204.
(2) Cfr al sito della Università Cattolica di Milano, nella sitografia alle fonti internet.



Fonti bibliografiche:
V. Cirio, Artisti di frontiera, Todaro, Lugano 2001.
G. Margarini - C.A. Pisoni, Il Granito di Baveno. Nicola Della Casa, un pioniere, Alberti Libraio Editore, Verbania 1994.
A. Vincenti, G. Pacciarotti, P. Spinelli, Ville della Provincia di Novara, Rusconi, Milano 1985, alle voci d`indice Guidini, Augusto.



Fonti internet:
http://wapedia.mobi/it/Morcote
http://www.lugano.ch/quartieri/welcome.cfm?docid=D7765B51BBF1D351C1257490004B570B&catid=01002&quartiereID=16
http://www.ti.ch/CAN/SegGC/comunicazioni/GC/odg-mes/5027.htm
http://crematoriolugano.ch/storia.html
http://www.liceolugano.ch/liceo/150anni/pelli.htm
http://page.pagegangster.com/YFweq/126.swf
http://www.artnouveau-net.eu/data/PROCEEDINGS_DOWNLOAD/BRUSSEL/JD_Jeanneret.doc
http://www3.unicatt.it/pls/unicatt/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=11075
http://www.solnet.it/Ipiam_me/Pagine/storia/quartiere_lombardo_di_messina.htm
http://www.messinawebtv.it/Site/rubriche/storia.php?contenuto=storia/articoli/palazzata2.php

Autore:
[Valerio Cirio]
e con modifiche e integrazioni di:
   [Fabio Copiatti]
   [Francesco Malingamba]
   [Nicola Menepento]

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Biografia Carlo Alessandro Pisoni

Carlo Alessandro Pisoni (Luino, 1962 - Varese, 2021). Seguendo le orme del padre Pier Giacomo, dal 1991 al 2017 è stato conservatore, per gentile concessione dei principi Borromeo, dell'Archivio Borromeo dell'Isola Bella. Appassionato studioso e ricercatore, ha sempre voluto mettere a disposizione degli altri conoscenze e scoperte, togliendo la polvere dai fatti che riguardano Lago Maggiore e dintorni; insieme a studiosi e amici, ha riportato alla luce tradizioni, eventi e personaggi passati dal lago, condividendoli con la sua gente.

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