STRUMENTI CULTURALI

del Magazzeno Storico Verbanese

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Nominativo:
Guidotti, Giovanni Battista
Descrizione Personaggio:
Industriale cotoniero
Luogo e Data di Nascita:
Armeno,  1806 [...]
Luogo e Data di Morte:
Intra,  1864 feb 28
Testo completo:
Giovanni Battista Guidotti e Donato Pariani, ambedue giovani tecnici del cotonificio “Cobianchi” di Intra, il 1° gennaio 1831 costituirono una società per la tintoria e l’appretto dei tessuti di cotone provenienti dalle tessiture svizzere ed inglesi.
Il loro primo stabilimento fu installato a Intra nel palazzo Peretti, dopo due anni (1833) la tintoria fu affiancata da una tessitura in località San Giovanni.
Nel 1844 la Guidotti-Pariani, dopo solo tredici anni di attività, lasciò Intra e trasferì la produzione a Gravellona Toce rilevando lo stabile della ex cartiera Pirinoli: un grande stabilimento di cinque edifici (da tre a sei piani) con relativo impianto idraulico.
Dopo qualche anno l’azienda divenne una delle più grandi e rinomate della zona: nel 1867 contava 16.844 fusi, 120 telai e relativi impianti di tintoria e candeggio.
Ai due fondatori, morti rispettivamente nel 1854 (Pariani) e 1864 (Guidotti), successero i loro discendenti che nel frattempo si erano legati da vincoli di parentela.


Bibliografia
Boccardi Renzo, Antiche e recenti cronache di traffici ed industrie in Intra, (rist. anast. dell’ediz. 1949), Verbania 1997, pagg. 110-111.
Negroni Roberto, Il Verbano nella rivoluzione industriale, Libreria Margaroli, Verbania 1977, pagg. 89 e seg.



Di seguito il necrologio pubblicato su “Il Lago Maggiore” del 5 marzo 1864

«Domenica 28 febbraio nelle ore tre del mattino moriva di morbo acutissimo Giovanni Battista Guidotti, uno tra i più cospicui rappresentanti del commercio e dell’industria intrese, nella ancor valida età di anni cinquantasette. La sua vita offerse a’ suoi concittadini un’imitabile esempio d’incessante operosità: a niuno più che a lui s’addiceva il nobil vanto di poter dire: nulla debbo a nessuno, fuor che a me stesso.
Giovinetto ancora associavasi col suo amico e collega Donato Pariani, e con lui moveva i primi e più difficili passi in quella commerciale carriera, che poi percorse dal principio alla fine con integrità inappuntabile. Spirito eminentemente attivo e ordinato, alla pochezza de’ suoi primi mezzi finanziarii supplì con la ferrea volontà e col lavoro indefesso: a forza d’ingenio, di coraggio e di costanza la sua piccola fortuna mutò in floridissima, e arricchì il paese di importanti stabilimenti industriali.
A mezzo cammino, venutogli meno, per inaspettata morte, il prezioso aiuto del socio Pariani, non si lasciò abbattere dal grave colpo e messasi in mano tutta quanta la gestione della Società, condusse gli affari sociali a quel grado di prosperità in cui oggidì si trovano.
Padre egli pure, avea sentito nell’anima, quanto grande infortunio avesse percosso gli orfani figliuoletti del Pariani, promise a se stesso di porvi efficace riparo e tenne lealmente e intiera la promessa. I Pariani perdono in lui assai più che un socio fidato e un occulato amministratore: essi piangono in lui un padre affezionatissimo.
A’ suoi funerali s’accompagnarono, oltre a gran folla di popolo il Consiglio Municipale, di cui il defunto era membro; l’Asilo Infantile, a cui egli soccorreva fin dalla sua fondazione con l’egregio sussidio di L. duecento annue ed elargiva pochi giorni prima dell’inaspettata sua morte il bel dono di L. 700; la Società Operaia “La Fraterna”, di cui fu socio promotore e oblatore; il Circolo del Commercio, di cui era membro; una deputazione del del commercio intrese, la musica cittadina, e tutto il corpo de’ suoi numerosi operai».

Autore:
[Leonardo Parachini]

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Biografia Carlo Alessandro Pisoni

Carlo Alessandro Pisoni (Luino, 1962 - Varese, 2021). Seguendo le orme del padre Pier Giacomo, dal 1991 al 2017 è stato conservatore, per gentile concessione dei principi Borromeo, dell'Archivio Borromeo dell'Isola Bella. Appassionato studioso e ricercatore, ha sempre voluto mettere a disposizione degli altri conoscenze e scoperte, togliendo la polvere dai fatti che riguardano Lago Maggiore e dintorni; insieme a studiosi e amici, ha riportato alla luce tradizioni, eventi e personaggi passati dal lago, condividendoli con la sua gente.

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