Voce desunta da: DSS, s.v. Basso, Giovanni, da documenti inediti, e con aggiunte da: Bianconi, Sandro,
Lingue di Frontiera. Una storia linguistica della Svizzera Italiana dal Medioevo al Duemila, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2005, p. 78):
Giovanni (Giovanni Angelo) Basso nasce in Airolo nel maggio 1552 da Giovanni, militare e muore il 13 ottobre 1629 di peste a Biasca.
Grazie all`interessamento di Carlo Borromeo frequenta il seminario minore di Arona e il seminario a Milano. Viene ordinato sacerdote nel 1576.
Nel 1582 entra nella congregazione degli oblati di S. Ambrogio. Parroco di Airolo dal 1577, coadiutore del prevosto di Biasca dal 1582 e poi prevosto di Biasca (1586-1629), è provisitatore delle Tre Valli ambrosiane dal 1584 al 1629. Convinto assertore della politica borromaica, mette in pratica nelle Tre Valli i principi e le direttive del Concilio di Trento. Intrattiene una fitta corrispondenza con le autorità ecclesiastiche milanesi, tra cui anche l`arcivescovo Federico III Borromeo, anche a riguardo di temi ”caldi”, quali la sorveglianza dell`eresia e delle malefiche.
Così si esprime a suo riguardo Bianconi:
Questo ecclesiastico originario di Airolo in Val Leventina è senza ombra di dubbio l`esempio più completo e convincente, sia dell`eccezionale impatto affettivo, culturale e pastorale che la figura di Carlo Borromeo e la sua opera hanno avuto tra il clero dei baliaggi italiani, sia dell`impegno e dell`entusiasmo profusi per realizzare nella realtà quotidiana locale il passaggio dal vecchio mondo pretridentino al nuovo. Tutta la vita e l`azione del Basso stanno sotto il segno di San Carlo: nella prima visita pastorale alle pievi ambrosiane nel 1567, il cardinale aveva preso con sé il ragazzo quindicenne, figlio di un soldato di ventura, e l`aveva portato nel seminario di Arona e in seguito a Milano dove studiò nella `Canonica`, il primo istituto con la funzione del futuro seminario controriformista, e in seguito al seminario di Brera dove conseguì il dottorato in teologia. Curato nel villaggio natale, nel 1581 venne designato dal Borromeo vicario foraneo della Leventina e nel 1584 visitatore delle Tre Valli ambrosiane. Dal 1585 alla morte nel 1629, il Basso fu prevosto di Biasca, borgo capopieve delle Tre Valli ambrosiane (Bianconi,
Lingue..., cit., p. 78).
Da una minuta del febbraio 1614, così il card. Federico Borromeo indicava le linee guida di comportamento al Basso:
Al prevosto di Biasca.
Ai quattro capi della vostra lettera, del primo del ricorso fatto dal focth [= landfogto
] delle Riviere a mons. Nontio, per la licienza d`educatione, della risposta che se le deve dare di quello s`haverà a fare per l`avvenire, del legato, e del particulare delle streghe, si risponde con l`allegata scrittura, Conformatevi però a quello che vi si dice in essa.