«[L’oratorio si trova presso] l’antico camposanto. Non si conoscono le origini di questa chiesetta che certamente esisteva già prima del 1650. È dedicato alla Madonna la cui statua, dono della signora contessa Leonardi, si vede esposta in una nicchia dell’altare maggiore. La mensa dell’altare è tutta di marmo, le altre parti sono di stucco; pregevole specialmente il palio, a marmi variopinti, con un bel rilievo nel mezzo rappresentante l’Assunzione di Maria Vergine al cielo. Nella chiesetta vi sono due altari laterali: l’uno dedicato a S. Antonio da Padova, l’altro alla Madonna di Caravaggio. Nulla più vi ha di rimarchevole in questo oratorio che fu in parte rovinato nel 1867, quando fu convertito in ospedale dei colerosi. In questi ultimi anni fu rimesso in ordine; anzi fin dal 1894 fu ripristinato l’adempimento di un beneficio detto di S. Filippo Neri, di cui erano patroni per un terzo il conte Gaudenzio Caccia di Romentino e per due terzi il sig. conte Luigi Leonardi. Questa chiesa, abbastanza ampia, è considerata come sussidiaria della parrocchiale».



Fonti bibliografiche:
Testo tratto da: NOVARA SACRA, Annuario Diocesano, 1931, pp. 193-194.