STRUMENTI CULTURALI
del Magazzeno Storico Verbanese
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- Denominazione:
- Lesa, loc. Villa Lesa
- Breve Abstract:
- Chiesa di S. Giorgio e S. Giovanni
- Abstract:
- Traiamo dall`edizione 1928 dell`annuario diocesano Novara Sacra l`utile, e pur aggiornabile scheda sul monumento in oggetto.
Ovviamente, come già per altri testi, molto si può aggiungere e modificare, ma queste poche righe possono servire da base per i futuri studi che di questo monumento verbanese si compiranno nelle pagine del sito del MSV.
«Certo è che la prima chiesa parrocchiale di Villa presenta parti antichissime: il campanile è giudicato del 1000, e un fianco del medesimo altro non è che la parte della vecchia chiesa. Rovinata, anzi distrutta quasi per metà nella costruzione della nuova chiesa, è una Crocifissione, in un vecchio documento attribuita a Gaudenzio Ferrari, da altri al Luini e da altri ala chiesa parrocchiale della frazione di Villalesa (campanile, resti della primitiva chiesa con affreschi di scuola gaudenziana) monumento pregevole d’arte e di storia. Il grazioso portalino in marmo d’Angera fu posto nel 1597.
A fianco della vecchia sorge la nuova parrocchiale sotto il titolo di San Giovanni Battista, cominciata nel 1764 e inaugurata il 10 settembre 1774. Il disegno dell’ingegnere Casasopra presenta un’unica navata in stile settecento (sic!), con tre altari avanti ai quali scorre un’unica balaustrata in marmo, stile barocco, molto pregevole, che dà grazia speciale alla linea del ‘presbiterio. L’altar maggiore è in marmo e ai lati dell’abside stanno due matronei non molto grandi, forse già di proprietà privata di nobili famiglie. _Si ammira, sopra la bussola d’ingresso, l’organo rinnovato di recente secondo le leggi liturgiche, molto ben riuscito sia nel ripieno di fondo, sia nelle singole voci d’orchestra. Da pochi anni fu pur rinnovata la facciata, ultimamente abbellita dal lastricato che, in occasione della visita pastorale di mons. Castelli (7 agosto 1927) il popolo in pochi giorni di febbrile e gratuito lavoro compì sull’antistante piazzale usando le vecchie pietre di serizzo, tolte all’interno della chiesa, dove furono sostituite con pavimento e mattonelle attorno agli altari».
Fonti bibliografiche:
Testo tratto da: NOVARA SACRA, Annuario Diocesano, 1928, pp. 109-110.- A Cura di:
- [Valerio Cirio]
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