A Meina in località Folletta si trova un altro oratorio intitolato a sant’Ambrogio.
La
Folletta deve il proprio nome all`antico esercizio di una cartiera, o
folla. Là aveva residenza la famiglia Bedoni, che fu amica di Felice Cavallotti, e sfruttò il commercio degli stracci per far carta.
Il commercio della quale fu sempre vivace nel Settecento sul Verbano: alla concorrenza d’oltre Vergante faceva riscontro l’altrettanto spiacevole (per la famiglia dei cartai Pirinoli) improvvisarsi cartai di alcuni imprenditori verbanesi. Gli stessi supplicanti che avevano lamentato la “rapina” delle “strazze” da parte dei cusiani si trovarono in contemporanea a dover contrastare l’apertura di una folla di carta a Meina e una ad Intra; cosicché Paolo e fratelli Pirinoli, Rosalba Steffenina nata Del Signore come tutrice del figlio Carlo Giuseppe Steffenino, e Giuseppe Moretino (quest’ultimo in veste di affittuario di una cartiera) lamentarono l’invadenza dei fratelli Bedoni di Meina che avevano « ridotto un loro molino in un battitore di carta », e di Giambattista e fratelli del fu Francesco Imperatori di Intra, che volevano « ridurre un molino da grano, da loro acquistato nel territorio di Ramello giurisdizione d’Intra, in battitore di carta ». La preoccupazione era la medesima: «i battitori vecchi non avranno l’allimento delle straze per continovare l’esercizio, e converà chiuderli per qualche tempo dell’anno, molto più che dal fuori stato con sommo stento si possono avere qualche poche straze».
Si generarono così documenti di supplica, quali questo qui riportato:
«Rappresentano Paolo e fratelli Pirinoli del luogo di Turbaso proprietari di un battittore di carta sittuato sulle fini di Casale, ed affittavoli di un altro di ragione di s. Ecc.za il sig.r conte Giberto Borromeo Aresi situato in Intra, Rosalba Steffenina proprietaria di altro battitore nel luogo di Meina e Bartolomeo Del Signore affittevole di altro battitore in quella valle [in altro documento detta “Valle di Meina”], dell’eredità giacente de’ sig.r Guidetti, esser sempre stati soliti di raccogliere tanto nella prossimità di Pallanza, quanto nelle valli d’Ossola le straze per uso de’ loro battittori di carta senza che siano mai admessi altri a raccoglierne in detti luoghi tanto per uso de’ battitori di carta fuori della prossimità quanto per farne mercimonio, massime che la raccolta di esse straze è tanto scarsa che non basta per alimentare questi battittori, e quantunque proccurino tirarne qualche parte dalli Svizeri e proccacciarsene dall’opposta riva del lago milanese ad ogni modo non basta per continuare il travaglio, così che alle volte conviene o sospenderlo o rallentarlo. In oggi non si sa con quale principio si fanno lecito gli esercenti i battittori di carta nella Riviera di San Giuglio ed Orta di fare raccogliere straze nelle valli d’Ossola, trasportarle in quella diversa provincia per uso loro, perlocché vengono vieppiù a mancare di straze ai battittori dei succorrenti, quindi per andare al riparo d’un sì fatto disordine che ridonda in grave danno non meno delli supplicanti quanto ancora di tutta la provv(inci)a, ricorrono a v.ra S.rìa ill.ma supplicandola degnarsi di volere prendere in benigna considerazione le circostanze avanti esposte ed ordinare ai ricevidori di Domo d’Ossola ed Omegna ed altri delle sudette gabelle di non spedire licenza alli esercenti di battittori di carta nella Riviera di San Giuglio, ed Orta, e loro commessi di raccogliere strazze nell’Ossola e di poterle trasportare » (ABIB, Stabili, Intra, Cartiera. Supplica manoscritta, non datata come d’uso per le suppliche; data da collocarsi intorno al 1781).
Quanto alla folla Bedoni, si trattava dello stesso opificio che era stata oggetto di una supplica presentata dal conte Federico VI Borromeo e dai fratelli Pirinoli alla regia Camera dei Conti nel luglio 1776; dal documento si evince che essa era «un nuovo […] edificio da carta nella valle di Meina fattosi fabbricare da Rocco Silvera» circa nel 1766 e passato poi ai Bedoni; essi non avevano mai avuto la privativa della raccolta di stracci, finché era campato il regolatore delle regie gabelle De Filippi; i Bedoni avevano sin lì sopperito al fabbisogno di materia acquistando strazza «in paesi esteri non molto discosti» (il Milanese e la Svizzera), in ciò originando un
modus vivendi che non recava danno né alle cartiere dei Pirinoli, né a due altre in Meina, esercite dagli eredi Guidetti e dagli eredi di Bartolomeo Stefenino; alla morte del De Filippi, però, il nuovo regolatore Manfredi aveva improvvidamente concesso ai Bedoni la privativa, con il conseguente tracollo dell’approvvigionamento di tutti gli altri imprenditori.
Per quanto riguarda i Bedoni, la loro attività continuò comunque, nonostante l’avversione dei rivali: un
Felice Bedone ebbe addirittura modo di nascondere nella propria cartiera denominata «la Folletta» di Meina l’amico Felice Cavallotti, che, memore dell’aiuto, ricordò il luogo che l’aveva ospitato in alcuni suoi versi (
Felice Cavallotti. Atti del convegno, Arona, 7 marzo 1998, a c. di L. POLO FRIZ, Verbania Intra, Alberti, 2000, p. 48).
Fonti bibliografiche:
NOVARA SACRA, Annuario Diocesano, 1925, p. 57.
- A Cura di:
- [Valerio Cirio]
- e con modifiche e integrazioni di:
- [Carlo Alessandro Pisoni]
La scheda che stai visualizzando è visibile GRATUITAMENTE.
Magazzeno Storico Verbanese
Il sito del Magazzeno Storico Verbanese si rinnova. Visita il nuovo sito dell'associazione,
scoprirai cosa � e cosa fa il Magazzeno Storico Verbanese. Tante nuove sezioni e novit� ti aspettano per informarti
sulla nostra associazione, sulle nostre pubblicazioni, sugli eventi organizzati e sponsorizzati dal Magazzeno e sulle collaborazioni in corso!
Visita il sito del Magazzeno Storico Verbanese!
Il Gazzettino
Il Gazzettino si rinnova, e da voce del Magazzeno Storico Verbanese che quotidianamente rende conto delle novit� aggiunte al database sociale e dei lavori in corso, diviene, arricchendosi, esattamente come se fosse una vera testata giornalistica, un "contenitore culturale" di articoli singoli, editoriali, recensioni, commenti su fatti di cultura di lago e immediati dintorni, segnalazioni di particolari eventi, corrispondenze e altro ancora.
Sfoglia il Gazzettino!
Pubblicazioni del Magazzeno Storico Verbanese
Il Magazzeno propone una cospicua serie di pubblicazioni (pi� di venticinque, dunque circa due all'anno, a partire dal 2002) che portano quasi sempre il marchio del Magazzeno Storico Verbanese e � dal 2005 � della Compagnia de' Bindoni. Scopri le copertine, contenuti, descrizioni, disponibilit� e riferimenti per conoscere possibilit� di conseguirne copia.
Le pubblicazioni del
Magazzeno Storico Verbanese!