STRUMENTI CULTURALI

del Magazzeno Storico Verbanese

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Elenchi di funzionari e cariche pubbliche in «BRISSAGO SVIZZERA»

Denominazione:
Brissago Svizzera
Breve Abstract:
Cenni storico geografici
Abstract:
Brissago (uffizio di posta e dog.). Oltrepassata la Valmara, dopo un lungo tratto di selvaggi burroni e deserte scogliere, sur un promontorio guardato dal sole con amore costante, e di costanti aure soavi lietamente ravvivato, primo della italiana Elvezia ci si fa incontro il paese di Brissago. In ben dodici piccole terre si divide, e a mo’ di ventaglio si disperge su pel dorso del monte ricco di pampinosi tralci, di fronzute macchie, e di fresche acque cadenti. La maggiore di quelle terre siede più presso al lago: qui è la chiesa parrocchiale, d’antica struttura, con terrazzo all’ingiro leggiadramente alberato di annosi cipressi. Accanto alla medesima si dechinano in fascio le più pulite abitazioni componenti il capoluogo del comune; fra le quali fanno assai vaga mostra alcuni moderni palazzuoli, fiancheggiati da pomiferi orti, da verzieri e giardini pieni d’agrumi, di lucenti magnolie e d’aranci dorati, che ivi crescono all’aperto aere a mo’ de’ più rigogliosi alberi natii, e vi mantengono un perpetuo verde con soavissimi olezzi.
Cose notevoli - Questo comune da antichissimi tempi con ispeciali prerogative governossi, e fu lungamente in signoria della nobile famiglia Orelli da Locarno che fino al cadere dell’ultimo secolo nominavane il podestà: ora fa parte del circolo di Ascona, nel medesimo distretto di Locarno.
La sua parrocchia, già dipendente da quella di Cannobio, è la sola che appartenga alla diocesi di Milano in tutto il distretto, sul quale ha giurisdizione il vescovo di Como.
”Gode Brissago di un’aria temperatissima, dice il Morigia; quindi è che quella gente è di sangue vivacissimo, di colore bellissimo e di corpo sanissimo; e perciò non solo le donne sono belle, ma accogli uomini, e vivono assai””.
Conta 1713 ab. (1) di cui la porzione più agiata ha negozio e consueta dimora a Milano, che qui trae soltanto a diporto autunnale.- Fu patria della ven. Maria Antea vissuta a mezzo il XVI sec.: di GIAMBATTISTA BRANCA, filologo di colta riputazione a’suoi di, morto in Milano il 1799; e di GIUSEPPE BRANCA, distinto orator sacro, di cui sono divulgatissime in Italia leSpiegazioni del Vangelo, più volte ristampate dopo la sua morte avvenuta nel 1817.
Commercio- Il paese non è senza industria. La ditta Brambilla vi possiede una casa di commissioni con magazzino di ferramenta; ed una società d’azionisti formatasi nel 1845 vi stabilì una grande fabbrica di Tabacchi, nella quale sonovi giornalmente occupate da 150 a 170 operaie, e si spediscono mensilmente circa 200 colli di sigari di 100 chilogr. Per cadun collo. I sigari ad uso di quelli del Piemonte costano sul luogo in ragione di 2 cent. L’uno; quelli detti di virginia cent. 3; quelli di avana sopraffini da 3 50 a 15 fr. Per ogni pacco di 100 sigari: il tabacco rapè, ha un prezzo che varia da fr. 0 70 a 1 25.
Santuario.- In cima al vicin colle, di fianco all’amena villetta del sac. P. BAZZI, per una ripida via segnata da bianche cappellette, levasi un ermo santuario fattovi erigere da Ant. Francesco Branca, che dipartitosi povero da questa sua patria, vi ritornò con molta fortuna acquistata in mare. Nella chiesa mostravi ancora la bandiera del bastimento ond’egli arricchivasi. Il santuario è dedicato a N. Donna dei Dolori; è in assai pittorica forma sta eretto sulla punta di scheggia masso con attigue terrazze, cui fan sostegno grandi e vetuste arcate a cavaliere di selvaggio burrone. Da quel terrazzo, altamente accerchiato alle spalle da un’irta corona di rigide stagliate creste di monti, l’occhio s’adima pei tortuosi anfratti del romantico valloncello, che allargandosi inverso oriente lascia intravedere da lungi un breve e liscio piano di lago, verso il quale con rumoreggiante foga volgesi l’onda del suo precipitevol torrente.

(1) Per tutta la riva Ticinese la statistica della popolazione abbiamola desunta dall’Annuario della repub. e Canton del Ticino per l’anno 1654.



Fonti bibliografiche: L. Boniforti, Il Lago Maggiore e Dintorni, Corografia e Guida, Torino e Milano s. d. (ma 1858), pp. 162-165.
A Cura di:
   [Valerio Cirio]

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Biografia Carlo Alessandro Pisoni

Carlo Alessandro Pisoni (Luino, 1962 - Varese, 2021). Seguendo le orme del padre Pier Giacomo, dal 1991 al 2017 è stato conservatore, per gentile concessione dei principi Borromeo, dell'Archivio Borromeo dell'Isola Bella. Appassionato studioso e ricercatore, ha sempre voluto mettere a disposizione degli altri conoscenze e scoperte, togliendo la polvere dai fatti che riguardano Lago Maggiore e dintorni; insieme a studiosi e amici, ha riportato alla luce tradizioni, eventi e personaggi passati dal lago, condividendoli con la sua gente.

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