STRUMENTI CULTURALI

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Nominativo:
Prini, Pietro
Descrizione Personaggio:
Filosofo, scrittore, cultore di storia locale belgiratese
Luogo e Data di Nascita:
Belgirate,  1915 mag 14
Luogo e Data di Morte:
Pavia,  2008 dic 28
Testo completo:
Biografia e bibliografia essenziale

Pietro Prini è nato a Belgirate (Verbania) il 14 maggio 1915. Proseguì gli studi grazie al conseguimento del posto gratuito a concorso nell’Almo Collegio Borromeo di Pavia,conferitogli dal principe Borromeo nel 1937. Allievo di Michele Federico Sciacca, si laureò in filosofia nel giugno del 1941, con una tesi sulla Teosofia di Antonio Rosmini Nell’inverno di quell’ anno, la Società Filosofìca Lombarda, presieduta da Antonio Banfi, organizzò, presso la Biblioteca Ambrosiana, un ciclo di conferenze sull`esistenzialismo, invitandolo a tenerne una su L`esistenzialismo francese.

La terribile esperienza della guerra e la dura presa di coscienza del male nel mondo lo indussero a fare i conti con lo spiritualismo, e i primi articoli redatti tra il 1944 e il 1949 (raccolti nel volume Itinerari del platonismo perenne, 1950) gli valsero la nomina a membro rappresentativo per l’Italia della International Society of Neoplatonic Study degli USA.

Il suo primo intervento autorevole riguarda invece l’opera del filosofo e scrittore di teatro Gabriel Marcel: G. Marcel e la metodologia dell’ inverificabile (Ed. Studium, Roma 1950). La conoscenza personale tra i due risale al marzo del 1950, quando Prini soggiornò a Parigi, fruendo di una borsa annuale che gli era stata offerta dal Collegio Borromeo, e il suo interesse si concentrò sull’importanza che Parigi riservava ai temi proposti dalle nuove filosofie dell’esistenza.

Nel 1951 conseguì la libera docenza in Filosofia Teoretica, insegnando poi come incaricato di Storia della Filosofia Antica nell’Università di Genova. I suoi lavori successivi furono dedicati a l’Esistenzialismo (Studium, Roma 1952), Introduzione alla metafisica di Rosmini (Sodalitas, Domodossola 1954), e Verso una nuova ontologia (Studium, Roma 1957), opera con cui Prini formulò una prima elaborazione teoretica personale dei temi indagati in precedenza. Nel 1958 sposa la spagnola Josefa Flores. Nel 1961 pubblica: Rosmini postumo (A. Armando, Roma), Situazioni nuove del discorso educativo (Palombi, Roma); Discorso e situazione (Studium, Roma). Nel 1962 diviene professore straordinario di Filosofia Teoretica nell’università di Perugia.

Membro di vari organismi (è segretario della Società Filosofica Italiana), prende parte a convegni e collabora a numerose riviste. In qualità di esperto di problemi educativi è chiamato a dirigere il “Centro Europeo della Educazione” nella Villa Falconieri di Frascati e alla presidenza del Centro Didattico della Scuola Elementare. Membro della Commissione d’indagine sui problemi della scuola italiana, rappresenta l’Italia alla conferenza di Tokyo sulla scuola primaria in Asia, ed è inviato a Mosca dall’UNESCO, presso l’ Istituto di Pedagogia di quella università.

Nel 1964 viene chiamato alla Facoltà di Magistero dell’Università “La Sapienza” di Roma, come ordinario nella cattedra di Storia della Filosofia; carica mantenuta fino al 1985.

Nel 1967 pubblica Introduzione critica alla Storia della Filosofia (A. Armando, Roma). Nel 1969 gli venne conferita la direzione della “Scuola di Perfezionamento in Filosofia e di Preparazione all’Insegnamento Filosofico”; l’ anno seguente fondò “Proteus”, una rivista che accoglieva anche i contributi degli annuali Incontri Internazionali “Il mondo di domani”, sotto la presidenza dello stesso Prini.

Lo sviluppo e l’ampliamento di un saggio giovanile origina, nel 1972, la Storia dell’Esistenzialismo (Studium, Roma), opera di larga diffusione, rivista nel 1989.

Nel 1980 è nominato dal Governo Italiano e dall’UNESCO, presidente della XVI Esposizione di Arte, Scienza e Cultura: “Firenze e la Toscana dei Medici nell’ Europa del ‘500”, svoltasi a Firenze da marzo a giugno di quell’anno. Dal 1994 al 1997 entra a far parte della Consulta Qualità della RAI, presieduta da Jader Jacobelli.

La successiva produzione del filosofo belgiratese evidenzia una preoccupazione nuova del suo pensiero, che coincide col prendere una coraggiosa autonoma posizione nei confronti della cultura ecclesiastica predominante: Il cristiano ed il potere. Essere per il futuro (Ed. Studium, Roma 1993) e Lo scisma sommerso (Studio g.due, 1998, Garzanti 1999). Per queste sue posizioni, aperte alla società contemporanea e alle sue problematiche, Pietro Prini fu invitato a partecipare al convegno, tenutosi dal 7 all’8 dicembre 2004 presso il Parlamento Europeo, sul tema Laicità e religioni nell’Unione Europea: le emergenze Francia, Italia e Spagna, dove svolse una riflessione su “La Chiesa e l’apertura al discorso dell’altro”.

Nei primi anni del Duemila i Prini si sono trasferiti a Pavia, città alla quale il professore ha donato la sua biblioteca e nella quale si è spento il 28 dicembre 2008. A Belgirate Dario Antiseri ha letto il discorso funebre, prima che la salma venisse inumata nella tomba di famiglia.

La moglie del filosofo, Josefa Flores, è scomparsa a Pavia il 9 agosto 2009; il funerale si è tenuto a Belgirate nel pomeriggio dell`11 agosto.



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Autore:
[Vittorio Grassi]
e con modifiche e integrazioni di:
   [Vittorio Grassi]

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