Nato il 1 ottobre 1812 da Giuseppe Polli e da Angiola De Filippi, nativa di Cannobio, fin dai primi anni dimostrò grande amore agli studi ed ingegno svegliatissimo. Ancor giovane ottenne nell`Università di Pavia la laurea in medicina e chirurgia; subito in Milano ebbe una clientela estesissima e fra le migliori famiglie patrizie, perché alla scienza univa modi affabilissimi, inspirava agli ammalati grande fiducia. Si applicò indefessamente alla chimica, dicendo necessaria questa scienza per esser buon medico.
Fin dai primi anni della sua carriera medica fondò gli
Annali di chimica applicati alla medicina e li diresse fino al principio del corrente anno. Per trenta e più anni fu professore di chimica nell`Istituto Tecnico superiore di Milano.
Membro anziano del Reale Istituto Lombardo di scienze e lettere. I più distinti corpi accademici, venti e più, di Europa lo vollero chi a socio corrispondente chi a membro. Fece studii profondi sul sangue, e ne pubblicò opere importantissime. Introdusse pel primo l`uso dei solfiti nelle malattie da fermento morbifico, e con grande vantaggio. Fu promotore della Cremazione dei cadaveri. Nella sua carriera medica ebbe dal Governo e dal municipio di Milano continui ed importanti incombenti. Godeva fama di medico valentissimo in Italia e fuori.
Fu fregiato di più ordini cavallereschi nostrali ed esteri.
Si formò un ricco patrimonio, ed ebbe la consolazione di essere circondato da amabilissima figliolanza che lo prodigava dei più affettuosi servizii.
In mezzo agli accurati e profondi suoi studi non dimenticava gli indigenti.
In Oggebbio, la sua
villa Solitudine, durante le vacanze, era sempre aperta a tutti, e principalmente al povero, al quale, oltre ai soccorsi e visite, somministrava anche le medicine necessarie.
Già da molti anni in Milano ogni giovedì l`aveva destinato alle visite gratuite dei poveri, e chi scrive ebbe molte volte a vedere la via Amedei piena di ammalati, che correvano da lui per farsi visitare.
[...]
Nella cattedrale di Milano gli furono resi solenni onori funebri e la società di Cremazione inaugurava mestamente il suo stendardo accompagnando all`ultima dimora la salma del compianto prof. Polli.
Fonti Bibliografiche
Il Corriere del Verbano, N. 25 (II), 23 giugno 1880, p.2
- Autore:
- [[Anonimo redattore del Corriere del Verbano]]
- A Cura di:
- [Anna Elena Galli]
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