Famiglia ALBERTINI
Questa famiglia è, secondo che narra il sullodato Del Sasso, da Gurono, terra della Valle Cannobina, e fu cosi chiamata da un Alberto, detto per soprannome Albertino De Pagliari, che viveva nel 1338, come si ha da una carta da lui veduta nell`archivio della Chiesa Collegiata di S. Vittore in Cannobio, ed abitava nella villa di Gurono, donde i suoi discendenti vennero a stabilirsi nel nostro borgo, nel quale nacquero in diversi tempi, com`egli scrive, qualche notaio e causidico di valore.
È assai probabile che di questa famiglia sia uscito il famoso medico ALBERTINO, amico del Petrarca, se forse non è anche lo stesso ricordato dal Del Sasso. Per errore è chiamato Albino dall`ab. De Sade nelle sue Memorie per servire alla vita del Petrarca (T. 3, pag. 54). Noi abbiamo altrove parlato della venuta tra noi di questo insigne poeta, e della sua dimora in Milano al tempo dell`arcivescovo Giovanni Visconti e dei suoi successori.
Infieriva in Milano nel 1360 la peste. L`amico Albertini prese questa occasione per invitarlo a recarsi presso di sé sulle sponde del Lago a piedi dell`Alpi, come a luogo di aria saluberrima, e più sicura dal contagio, e gli scrisse quindi una lettera in esametri Latini, che fu pubblicata per la prima volta dal prof. Vincenzo Malacarne, insieme coll`orazione, che questi tenne nell`aula dell`Università di Pavia in occasione di conferire la laurea ai tre Novaresi Oliviero Ferrari, Tommaso Fortina e Giuseppe Gautieri l`anno 1791.1
Il Petrarca gli rispose con lettera, che ancora esiste (è la XII del libro XXII delle famigliari, pubblicate dal Fracassetti), nella quale lo ringrazia del cortesissimo invito, ma insieme si scusa di non poterlo accettare per traversie sopraggiuntegli.
L`Albertini, come narra Salvatore De Renzi nella sua Storia della Medicina in Italia (lib. IV, sez. 3, cap. 2) sulla fede del Valeriano, è anche autore di una dissertazione col titolo: De oratione supra aegrotantibus disserendi, che l`avv. Carlo Negroni, da noi qui in gran parte seguito, nel citato suo opuscolo: Francesco Petrarca a Novara, rettamente propone doversi emendare De ratione, ecc.
1 Il Malacarne chiama il nostro Albertino insigne per la dottrina ed elegante versificatore. Lo loda anche altrove, cioè nell`opera, che ha per titolo: Delle Opere de` medici e de` cerusici, che nacquero o fiorirono prima del secolo XVI negli Stati della It. Casa di Savoia, Torino, 1786, in 4° (alla pag. 119).
- Autore:
- [Vincenzo de Vit]
- A Cura di:
- [Giuseppe Passera]
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